Alberto Tomba: La mia vita senza sci

Edicola Dicembre 24, 2013

Alberto Tomba: La mia vita senza sci

Tra il 1986 e il 1998 Alberto Tomba è stato l’atleta più famoso del pianeta, con 5 ori olimpici e 50 vittorie alla Coppa del mondo di sci. Ha rifiutato cifre astronomiche per non partecipare a reality e le sue interviste sono una rarità. “Dopo aver vinto il mio ultimo slalom speciale nel 1998, sono sempre rimasto legato al mondo della neve. Ho collaborato coi comitati olimpici e sosterrò la candidatura di Cortina per i Mondiali di sci 2019. Ho promosso lo sci tra i giovani e i ragazzi in difficoltà, grazie all’associazione Laureus. Forse mi sono fermato troppo presto con lo sci, ma ero molto stanco, demoralizzato. Mi hanno detto: “Riposati un paio d’anni, poi torni solo in slalom”, ma sapevo che sarebbe stato complicato. Fino a qualche anno sognavo le gare di sci, mi svegliavo di scatto, dicendo: “Sono pronto, andiamo!”. Oggi non più. Dicevano che ero un latin lover, ma non sono mai stato con le donne fino all’alba la sera prima delle gare. Al massimo due o tre sere prima!” scherza lui. “Se prendi quel vizio e non ti gestisci le serate, non vinci più. Mi descrivevano come sbruffone, ma sono sempre rimasto me stesso. Quando sei il personaggio del momento, sei sempre sulla bocca dei giornalisti: tutti ti attaccano per farsi notare, un po’ come succede ora a Mario Balotelli. Da quando ho smesso sono irreprensibile. Non le sembra strano?”. Parlando invece della storia con l’ex Miss Italia Martina Colombari, durata 5 anni, dice: “Ero troppo giovane per formare una famiglia. Oggi si aspettano un erede da me, ma è difficile trovare impegnarsi per tutta la vita. Quella con Martina è stata una storia che ha fatto epoca, siamo cresciuti insieme ed è rimasta una bella amicizia”. Infine, fa un bilancio della sua vita e si proietta verso il futuro: “Rifarei tutto quello che ho fatto, anche se sono stato troppo disponibile. Sarò opinionista alle Olimpiadi invernali 2014: le gare mi piace viverle, se possibile, dalla pista”.

Fonte: Chi

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