Lory Del Santo: “Vi presento Marco, il mio “giocattolo” !”

Edicola Gennaio 7, 2014

Lory Del Santo: “Vi presento Marco, il mio “giocattolo” !”

La vincitrice dell‘Isola dei famosi Lory Del Santo ha 55 anni, ma presenta il suo nuovo uomo, Marco Cucolo, che ne ha soli 22: “Mi ha contattato su internet, ma io gli risposi che non mi piaceva perché aveva le sopracciglia fini, tipo donna. Lui voleva vedermi subito, mentre io ero in partenza per l’America. Così aveva due mesi di tempo e io gli ho scritto: “Odio le sopracciglia fini, e smetti di fumare”. Poi, ho visto che aveva del grasso sulla pancia e gli ho detto: “Non va bene per niente. Uno della tua età messo così?”. Poi gli ho detto che odiavo l’ignoranza e gli ho chiesto: “Tu che fai a Napoli?” e lui mi ha risposto che guardava le partite del Napoli e che spendeva molti soldi per seguirlo. Allora gli ho consigliato di mettere quella stessa passione per costituire il suo bagaglio culturale e imparare l’inglese. Ma non finisce qui: la dizione! Ha l’accento napoletano. Io gli sto scaricando da internet tutte le pronunce esatte. Non andava neanche in palestra quando l’ho conosciuto, ora è dimagrito otto chili, ci va tre volte a settimana e gioca a tennis. Lui è presissimo e mi dice: “Voglio essere la persona perfetta per te!”. Io ho esagerato con le richieste per cercare di allontanarlo! Gli ho anche detto di leggere il mio libro! Mi ha dimostrato che mi ama follemente. Dopo l’esperienza di Rocco Pietrantonio, voglio andare coi piedi di piombo e vivere le emozioni giorno per giorno”. E quando le si chiede della differenza d’età, risponde: “Ma lui è molto uomo. Non era preparato sull’inglese e sulla dizione, ma su un altro piano…Mi riferisco all’attenzione e alla generosità che ha verso la donna: in questo senso ha una maturità mai incontrata prima. Io sono una divertente e mi sta pure bene che i ragazzi più giovani vengano chiamati “toy boy“: sono persone che scegli per rendere migliore la tua vita, dei rallegramenti alla tua esistenza. I ragazzi giocattolo sono una cosa seria, perché se abbiamo voglia di giocare, abbiamo voglia di essere felici”.

Fonte: Chi

 

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