Le proposte di Sanremo Giovani: “Con otto artisti come noi, il mondo cambia musica!”

Edicola Gennaio 21, 2014

Le proposte di Sanremo Giovani: “Con otto artisti come noi, il mondo cambia musica!”

Tra le “Nuove proposte” del festival di Sanremo c’è chi ha suonato coi Deep Purple e chi festeggia i vent’anni di gavetta. Insomma, i veri giovanissimi si contano sulle dita di una mano. Tra questi c’è Rocco Hunt, rapper salernitano 19enne, il cui video ha 4.700 visualizzazioni sul sito di Sanremo. Rocco porta al festival la canzone Nu juorno buono, in cui porta alla luce gli aspetti legati all’emergenza ambientale provocata dal traffico di rifiuti tossici transitati tra Campania e Puglia, con frasi come “I tumori devono finire, la nostra è la terra del sole, non dei fuochi” e con la volontà di lanciare ai giovani il messaggio che un futuro migliore è possibile. Tutt’altra attitudine artistica è quella di Bianca, alias Emma Fuggetta, torinese 21enne che si ispira a Ella Fitzgerald e Norah Jones: “La canzone Saprai racconta del mio senso di inadeguatezza, la difficoltà di comunicare e la malinconia. Alla festa per gli 80 anni di mia nonna, mentre tutti festeggiavano, io mi rinchiusi a piangere nel “bagno rosso pallido” di cui parlo”. L’altra donna in gara è Veronica De Simone, nota al pubblico per il terzo posto ottenuto a The Voice: “Il produttore, autore e compositore Pietro Cantarelli mi ha vista in tv e mi ha donato la canzone Nuvole che passano: sembra scritta per me, che sogna un amore puro e incondizionabile dagli eventi”. Sergio Vallarino, detto Zibba, ha scritto con Tiziano Ferro il testo della canzone che ha fatto vincere X Factor a Michele Bravi, ma ha anche collaborato con Federico Zampaglione, Cristiano De André e Eugenio Finardi e ha vinto il Premio Tenco; porta la canzone Senza di te, dedicata al figlio che sta per nascere. Vadim Valenti ha cercato più volte di giocarsi la carta del talent, ma senza riuscirci, porta invece il brano La modernità. Antonio Diodato porta Babilonia: “Sono contento di partecipare ad un festival che sembra dare più attenzione a realtà indipendenti e non solo alla musica che è sempre sotto i riflettori. Spero mi permetta di intensificare la mia attività live”. Filippo Graziani si prepara ad affrontare il Palco dell’Ariston vent’anni dopo l’ultima apparizione del padre Ivan: “Ho iniziato a suonare quando mio padre già non c’era più. Ho suonato per anni all’estero, dove mi sono creato una personalità sganciata da quella di mio padre e credo di essere abbastanza maturo da poter cantare senza l’etichetta di “Figlio di”. Infine, è figlio d’arte anche Davide Combusti, alias The Niro: il padre Giordano è stato batterista dei Centauri e dei La Somma: “1969 parla dello sbarco sulla Luna, l’ultimo momento in cui l’umanità si è sentita realizzata. La Universal mi ha chiesto se fossi favorevole a Sanremo e ho accettato: non c’è platea migliore per promuovere la musica”.

Fonte: Visto

 

COMMENTI