Rosario Rannisi: “Dopo quattordici anni di studio, mi sono laureato e ora voglio tornare in Tv”

Edicola Gennaio 24, 2014

Rosario Rannisi: “Dopo quattordici anni di studio, mi sono laureato e ora voglio tornare in Tv”

Rosario Rannisi è arrivato in finale al Grande fratello nel 2006 e ha poi partecipato al reality La fattoria, ottenendo la vittoria. Adesso, però, ha raggiunto un altro obiettivo: si è laureato in Giurisprudenza: “Nel 1999, dopo essermi diplomato, mi ero iscritto all’Università di Catania e nell’arco di pochi anni ero riuscito a dare 20 esami. Me ne mancavano 7 alla laurea quando sono entrato nella Casa del Grande fratello. Poi la mia vita è stata stravolta e gli studi sono passati nel dimenticatoio. Grazie alle serate nei locali, fino al 2009 ho vissuto nel lusso. Ma quando il successo è finito, ho passato un periodo di depressione, stanchezza e tristezza. Avevo comprato un appartamento, ma l’avevo dato in affitto ad un uomo che non mi voleva pagare, ed ero al verde. Ho accettato l’aiuto della mia famiglia e sono andato a vivere a Brescia dai miei zii e ho deciso che mi sarei laureato”. E oggi, tiene la tesi stretta tra le mani: “Si intitola Le società a partecipazione pubblica nel contesto locale. Mi sono laureato con 94, non mi posso lamentare. Cercherò di mettere a frutto i miei studi: grazie a mio zio, che fa l’avvocato, ho fatto un po’ di pratica sul campo. Però non ho detto addio alla tv: ho deciso di riprovarci e lo farò con provini mai fatti prima, quelli di X Factor e di The Voice. Ho sempre avuto la passione per la musica e canto per locali”. Quando invece gli si chiede della vita privata, dice: “Mi vedo con una ragazza, ma la situazione è precaria. A causa di un’operazione alle vie urinarie non ho potuto fare l’amore per un anno. La copertina dei giornali in cui raccontavo la mia storia mi ha reso popolare e le ragazze volevano provare se tutto fosse tornato alla normalità! Ma in quel periodo ero fidanzato con Alessia, una ragazza che mi ha lasciato per andare a Londra, facendomi soffrire”.

Fonte: Di Più

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