Fabrizio Corona: “Mi hanno ridotto la pena!”

Edicola Marzo 20, 2014

Fabrizio Corona: “Mi hanno ridotto la pena!”

L’ex paparazzo Fabrizio Corona scrive una profonda lettera ad Alfonso Signorini, direttore di Chi: “Ciao direttore, sono passati 14 mesi dal momento del mio arresto, 410 giorni. Tante cose sono successe e una mi ha dato la forza di tirare avanti: lunedì 10 febbraio, il gip di Milano si è pronunciato in relazione a una mia istanza e la mia pena è stata rideterminata, passando da una pena di 13 anni e 2 mesi a una di 9 anni. In questi mesi ho vissuto continuamente un’alternanza di sentimenti, che a volte cambiavano a distanza di ore: tristezza, rabbia, riflessione, sconforto. Non ho mai tentato il suicidio, non sono mai stato depresso, ho sempre trovato la forza di andare avanti. Ho subito di tutto, tradimenti di ex amici, senza senso perché ormai ero impossibilitato a reagire. Nel mio lavoro ci ho sempre messo la faccia, mi sono preso le mie responsabilità: credo che tra persone vere ci si dovrebbe picchiare e poi magari ricominciare daccapo, mentre in questi mesi gli avvoltoi hanno giocato sfruttando la mia condizione di debolezza. Ma io sono come una palla gonfia in piscina, che torna su anche se provi a spingerla giù. Per me il carcere è stata una disfatta, ma mi ha anche fatto bene, mi ha reso un altro, mi ha fatto superare le mie ossessioni. Sono riuscito a fermarmi, a riflettere. Oggi ho capito e un giorno mi prenderò tutto, ma solo quello che ho capito di volere veramente, ciò per cui vale la pena vivere. Ho sbagliato tante cose, ma non meritavo una condanna così assurda e soprattutto non meritavo una condanna morale. Nella mia cella ho un quadro pieno di foto di mio figlio Carlos, a fianco un collage di tutti i miei amici, gli unici veri, ai quali scrivo tutti i giorni. Loro sono la mia forza e soffrono con me. Poi c’è una foto della mia amata moto e un foglio con una dedica: “Il mio augurio è che lei un giorno possa sentire il silenzio del mare”, ricevuto come regalo di Natale da un assistente sociale cui sono molto legato. Tra poco compio 40 anni e questo è il regalo che vorrei ricevere, perché la libertà da sola non basta. La libertà dovrà arrivare quando sarà un uomo nuovo, quando riuscirò a godere delle piccole cose della vita, essere me stesso, guardarmi allo specchio ed essere fiero di me”.

Fonte: Chi

 

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