Sarah Nile: “L’Italia mi ha rotto (la scultura) e io scappo in Messico!”
Edicola Giugno 23, 2014
Forse non tutti sanno che la concorrente del Grande fratello 10 Sarah Nile è anche pittrice, specializzata in falsi d’autore che vende da anni con successo, e amante di Klimt e Monet. Ma quando ha realizzato un’opera tutta sua, è scoppiato un vero caso: “Si sta scatenando un putiferio incredibile. Io l’ho saputo qui in Messico e sono veramente indignata, non tanto perché la mia opera è stata spostata dall’Università La Sapienza di Roma al Museo V. Crocetti, ossia una location privata ritenuta più ‘libera’, ma soprattutto perché durante il trasloco l’hanno letteralmente massacrata. Nella nuova collocazione la mia scultura è monca, perché manca tutta la parte inferiore col telo bianco su cui gronda il sangue che forma la parola Soul, anima. Spostandola ha perso una parte e così tutto il suo significato. La mia era una denuncia alla violenza: il tema sono le anime svendute per arricchire le tasche di pochi, i valori disgregati per piaceri carnali, distorti e perversi, come la pedofilia. L’essere umano ne è artefice e solo lui può dire “stop” a tutto ciò. Immaginavo che parlando di temi così forti potessero scattare alcuni meccanismi, perché parlo di violenza sulle donne, su animali, su bambini, ma specifico che le persone ritratte nell’opera siamo io, mio padre Ivan, che rappresenta il prete, e mio fratello, il bambino”. Quando le si chiede perché la sua opera è stata spostata e come reagirà, risponde: “L’Italia è un Paese bigotto e la pedofilia è un argomento scomodo. Ma quello che è successo per me è un incentivo a continuare. Appena torno in Italia, andrò a riscattare la mia arte. Per fortuna ho ricevuto tanta solidarietà e il Museo di Arte contemporanea di Città del Messico si è offerto di ospitare la mia scultura: questa vicenda, tutto sommato, mi ha aperto molte porte”.
Fonte: Top
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