Camila Raznovich: “Non è colpa mia se mi hanno chiamato al posto di Licia Colò. Non le devo chiedere scusa!”

Edicola Novembre 7, 2014

Camila Raznovich: “Non è colpa mia se mi hanno chiamato al posto di Licia Colò. Non le devo chiedere scusa!”

Nessuno più di Camila Raznovich, che ha vissuto più in giro per il mondo che in Italia e si definisce “cittadina del mondo” poteva essere adatta a condurre Kilimangiaro, il programma sui viaggi di Raitre che per 15 anni è stato condotto da Licia Colò. “Sono consapevole che si tratta di una grande responsabilità, perché mi è stata offerta una trasmissione che Licia ha condotto per molto tempo. Non è facile far accettare il mio volto al pubblico, ma mi sono buttata comunque. Ci sono state polemiche per questo cambiamento, ma io non c’entro niente. Comprendo la posizione della Colò come donna e il suo stato d’animo dopo tanti anni di lavoro su Raitre, però non mi sento di dover chiedere scusa a nessuno: mi è stato offerto un lavoro e sono contenta di poterlo fare con grande passione e soprattutto con gratitudine verso chi mi ha preceduta. Quando sono stata contattata, ero a Dubai e ho pensato che, dopo due anni d’assenza dal video a causa della mia seconda maternità, finalmente tornavo in tv. Cosa mi preoccupa? E’ una vera e propria maratona: sarò in onda per 4 ore di fila per ben 25 domeniche di fila. Gli ascolti sono importanti, ma stiamo puntando sulla qualità e a me interessa fare un buon prodotto. La concorrenza è agguerrita, ma proponiamo una domenica pomeriggio diversa dagli altri e questo è il nostro punto di forza”. Quando le si fa notare che forse, grazie a lei, Kilimangiaro sarà guardato da un pubblico più giovane, risponde: “Credo di sì. Il fatto di avermi chiamata indica il cambiamento di target, visto che il mio pubblico è composto essenzialmente da giovani”. Infine, spiega come farà combaciare lavoro e famiglia: “Mi ritengo privilegiata perché durante la settimana posso stare con le bimbe ed è importante che la domenica stiano solo con il padre. Da Milano mi sono trasferita a Roma, dove c’è la redazione del programma; nel week-end il padre si sposta da Milano alla Capitale, mentre io vado a Napoli per registrare. Le mie bambine amano viaggiare come me e spero che crescano come me: i miei mi hanno cresciuta in India per i primi 10 anni e non vedo l’ora di portarci anche loro”.

Fonte: Nuovo

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