Max Tortora: “Per l’amore bisogna essere seri!”

Edicola Novembre 22, 2014

Max Tortora: “Per l’amore bisogna essere seri!”

L’attore e ormai lanciato showman Max Tortora racconta i progetti a cui sta lavorando e svela un suo lato inedito: “Il mio spettacolo si chiama Amore e follia, un po’ perché io sono folle e un po’ perché credo nell’amore, sono due cose che mi hanno portato nella vita, due binari che non si sono mai incontrati. L’amore non ha mai accettato la follia e la follia non ha mai accettato l’amore, non si sono mai messe d’accordo. Il palcoscenico è l’unico posto dove posso metterle d’accordo. In amore, se sei troppo folle, l’altra scappa. Bisogna essere serio per essere un bravo innamorato. L’amore non è solo amore fisico verso le altre persone, è una cosa generale, e per pensare all’amore devi stare serio. Io sono innamorato di questo passaggio che facciamo, che è la vita, in particolare della novità, di poter scoprire sempre cose nuove. La mia follia, invece, è il mio lavoro: ho 51 anni e ogni sera devo ricominciare da capo. Scrivo tante storie, ma non ho ancora avuto modo di raccontarle. Devo trovare chi mi produce i film, le fiction e le miniserie che penso. Adesso mi hanno appena prodotto una sit-com su Rai2. Se questa fiducia si allargasse a tutte le cose che faccio…! In questo il teatro mi dà molta soddisfazione, perché le commedie hanno molto successo e sono i teatri stessi a chiedermi di scriverne altre” dice lui. Quando gli si chiede a quale dei personaggi che imita è più affezionato, risponde: “Questo è un equivoco. Io imito solo tre personaggi: Alberto Sordi, Luciano Rispoli e Franco Califano. Mi hanno identificato come il nuovo Noschese, ma io non mi sento imitatore! Il rapporto con Albertone è strettissimo: ho fatto questo mestiere perché mi piaceva la sua vita e pensavo che questo mestiere fosse bellissimo e infatti avevo ragione. Ancora adesso, prima di salire sul palco o quando recito sul set, chiedo “Albé, tu che faresti?” e lui, ti assicuro, mi manda un suggerimento. Per conoscerlo, mi dovetti fingere un tecnico operatore e farmi assumere sul set di un film dove lavorava. Poi, però, mi sono lavorato tutti quelli che gli erano attorno, per dirgli che ero un attore e di farmi fare qualcosa. Il suo fotografo gli disse: “Albè, fagli fà qualcosa a questo ragazzo” e lui rispose: Che gli faccio fà, lo sportivo?” ricorda Max. Infine, tornando ai piani futuri, rivela: “La prossima stagione è tutta teatro, ho scritto una commedia con Paola Tiziana Cruciani, Di mamma non ce n’è una sola, in cui sarò protagonista con lei, che sarà mia suocera; debutta a marzo a Roma e ci rimane un mese. Il tempo libero? Leggo filosofia, scienze spirituali, sociologia, antropologia. Di queste scienze mi affascina il voler risolvere i problemi con la mente, ma i problemi si risolvono col cuore! Se non avessi fatto l’attore, però, avrei fatto il direttore d’orchestra, perché mi piace tutta la musica”.

Fonte: Cronaca rosa

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