Andrea Spadoni e l’elogio a ‘Scherzi a parte’: “Basta tragedie familiari, questa è la tv che ci fa ridere!”

Edicola Febbraio 7, 2015

Andrea Spadoni e l’elogio a ‘Scherzi a parte’: “Basta tragedie familiari, questa è la tv che ci fa ridere!”

Questa settimana, nel suo spazio dedicato alla tv, il giornalista ed ex concorrente del Grande fratello Andrea Spadoni ha commentato uno dei grandi ritorni di questa stagione televisiva. Su Canale 5, infatti, dopo anni d’assenza, è tornato il programma Scherzi a parte, seppur in pochi appuntamenti e con una veste tutta nuova: gli scherzi sono ideati e messi in atto dal cast de Le Iene e in studio troneggia la comicità pura di Paolo Bonolis. “Parliamo di ascolti: Le Iene presentano Scherzi a parte ha raccolto un grande successo, il più importante di una stagione finora non proprio straordinaria per Mediaset: oltre 6 milioni nella prima puntata con il picco su Alba Parietti e 5,8 milioni per la seconda puntata, con uno share che ha sfiorato il 40% nei momenti più alti. Merito, a quanto pare, dell’ironia a tratti cinica di Bonolis miscelata alla dose di giusta insensibilità de Le Iene. Nonostante le critiche ricevute per lo scherzo a Paolo Brosio, al quale è stato fatto credere un collegamento telefonico col Papa Francesco I, il programma è apparso ben confezionato. Bonolis e i suoi collaboratori sono i migliori in circolazione per l’intrattenimento televisivo. Inoltre, la spettacolarizzazione della realtà, a volte politicamente scorretta de Le Iene, funziona. Di tutti questi passaggi, però, mi preme citare lo scherzo al comico Paolo Ruffini, che presto ritornerà in tv con Colorado. In quei minuti si sono uniti imbarazzo, sgomento, psicologia maschile che facevano scoppiare dalle risate. Ruffini che diceva ‘Aprilo tu il pianoforte’ è stata la battuta più riuscita della stagione. Il ritorno di un classico della tv anni ’90, con lo stile di Bonolis e l’incisività de Le Iene ha dimostrato che ancora oggi si può costruire uno show di qualità, unito al risultato eccezionale negli ascolti e quindi nel business. E’ successo un po’ come quando nel calcio si dice che una squadra vince e gioca bene, a discapito di chi crede che conti solo il risultato. Lo stesso vale quando si spettacolarizzano vicende familiari per tenerci incollati al teleschermo. Non funziona così: di tragedie ne abbiamo fin troppe a casa e quando si schiaccia il telecomando vogliamo divertirci. La tv generalista deve puntare sul sorriso, come ha fatto Scherzi a parte”.

Fonte: Vip

COMMENTI