Vladimir Luxuria nel mirino dei fanatici dell’Islam: “Ho paura, ma lotto ancora per i diritti e la libertà!”

Edicola Marzo 23, 2015

Vladimir Luxuria nel mirino dei fanatici dell’Islam: “Ho paura, ma lotto ancora per i diritti e la libertà!”

Prima lo shock e poi una notte insonne: i pirati informatici dell’Isis hanno bloccati gli accessi al sito dell’ex parlamentare Vladimir Luxuria. Lei, veterana dell’Isola dei famosi, prima come concorrente e poi come opinionista, è stata la prima parlamentare transgender ed è da sempre in prima linea nella lotta per i diritti delle coppie gay, ma stavolta si è spaventata. “Se pensano che io crolli devono aspettare, perché io tengo ancora botta” ha esordito lei. “Quella sera sono rientrata a casa tardi e ho controllato la pagina web. Ho trovato una scritta in arabo e una in inglese. Ho letto due volte perché ero incredula e c’era scritto ‘Sito oscurato dallo Stato islamico’, con la parola Isis, e ho capito. Ero scioccata, avrei voluto chiamare qualcuno per una parola di conforto, ma era tardi. Tutta la notte non ho chiuso occhio, pensando alle ipotesi possibili, dallo scherzo a una cosa seria. E’ difficile si tratti di uno scherzo: il timore è che sia qualche fan italiano dello Stato islamico. Questa è l’ipotesi più preoccupante perché sarebbe un fiancheggiatore dell’Isis, che come loro usa lo strumento del terrore per intimidire. Voglio augurarmi che lì non mi conoscano. Ho pensato che la causa potrebbe anche essere un messaggio che avevo pubblicato tempo fa, in cui condannavo quelli dell’Isis perché imbavagliavano gli omosessuali o presunti tali e li lanciavano dai palazzi. Alla mia denuncia, gli agenti della polizia postale sono stati molto cauti. Bisogna capire se l’origine di questa aggressione virtuale è nel nostro Paese o no. Se fossero italiani, occorrono ulteriori accertamenti. Ho avuto paura, poi l’ho superata e ho tirato fuori la grinta. Non mi sento così importante da essere un obiettivo del Califfato ma l’esperienza mi ha insegnato che non bisogna mai dare niente per scontato. Io dico la mia contro ogni forma di omofobia, anche se si tratta dell’Isis non sto zitta. Non sopporto la crudeltà, anche se fuori dai nostri confini: sono rimasta colpita quando ho visto le immagini dei ragazzini brutalmente uccisi solo perché gay. Io non riesco a dire ‘Tanto non sono italiani’. Questa barbarie mi indigna comunque. Figuriamoci quando ho trovato quella minaccia nel computer di casa mia, prima di andare a dormire! Nel messaggio avevo scritto che l’Isis è il nuovo nazismo, nemico della libertà, della religione, della bellezza e della cultura e credo di esser stata presa di mira per le mie battaglie per i diritti civili e per la libertà sessuale. Di aggressioni e minacce ne ho subite tante, ma questo episodio è tra i più inquietanti“. Infine, quando le si chiede quale sarebbe il lieto fine che si augura per questa storia, Vladi risponde: “La sconfitta del Califfato, una nuova primavera di libertà e diritti anche in quei Paesi dove vivono i nostri fratelli e le nostre sorelle gay di fede musulmana“.

Fonte: Nuovo

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