Eva Grimaldi: “Quante ferite sotto le ciglia finte! A 50 anni, mio marito mi ha lasciata e io ho rischiato l’alcolismo!”

Edicola Dicembre 13, 2015

Eva Grimaldi: “Quante ferite sotto le ciglia finte! A 50 anni, mio marito mi ha lasciata e io ho rischiato l’alcolismo!”

Ha fatto tanta simpatia al pubblico italiano durante la terza edizione di Pechino Express, in cui era una delle Cougar, che Eva Grimaldi è stata invitata come ospite speciale di una puntata anche nella quarta edizione, quella conclusasi con la vittoria degli Antipodi Andrea Pinna e Roberto Bertolini. Una bella distrazione per l’attrice, che recentemente ha affrontato un divorzio. E ora, per la prima volta, ne parla apertamente: “L’universo si polverizza in un istante, anche se tutto intorno resta uguale. Ma il mio matrimonio non è stato solo un fallimento, la crisi mi ha attraversato in quanto donna. Mio marito mi ha mollata dicendomi: ‘Ho sposato Eva Grimaldi e mi sono ritrovato con una casalinga’. Evidenziò il dramma della mia vita, questa distanza fra la mia apparenza e il mio essere. Perché, ecco, questa tempesta interiore non riguarda mica soltanto gli omosessuali!“. E quando le si chiede se è questo il motivo che la lega all’amica Imma Battaglia, attivista e politica, Eva risponde: “Sì, Imma è arrivata così. Quando stavo molto male, mi sono fatta portare al Gay Village e ho incontrato questa donna così forte, così carismatica. Ho voluto conoscerla, sono stata io a cercare lei. Imma mi ha insegnato ad essere orgogliosa delle mie debolezze, delle mie paure. E’ arrivata nella seconda parte della mia vita ed…è stato un lungo percorso. Stavo diventando alcolizzata. E’ che negli anni Ottanta ti mettevano un nome d’arte, così Milva Perinoni è diventata Eva, ti mettevano le ciglia finte, ti investivano di un personaggio e avanti così. Io, però, dentro di me, avevo delle ferite. Quando mi sono successe delle disgrazie…Beh, sono arrivata a 50 anni e mi è toccata fare i conti con me stessa e chiedermi ‘Da che parte vado adesso?’. L’età è un tema delicato. E’ un’età molto bella la mia, volendo, se incontri persone che ti valorizzano“. Quando le si chiede se in passato le è stato difficile scegliere e si nota che ha lavorato con Dino Risi e Federico Fellini, ma anche con Massimo Boldi, lei osserva: “Sì, ma è stato Mia moglie è una bestia a darmi popolarità. Io sono priva di pregiudizi da sempre, sin da quando facevo la benzinaia. Allora ero una ragazzina, i clienti hanno fatto dei tamponamenti, ma c’erano mio padre e mio fratello con me, c’avevo dei paletti alti così: potevo servire solo i preti, le suore e gli anziani! Oddio, visti i fatti di cronaca di oggi, forse oggi mi avrebbero vietato pure i preti!  Tutto quello che faccio diventa un po’ erotico!” scherza lei. E, a proposito, quando si ricorda la coppia fantastica che componeva insieme al collega Gabriel Garko, lei racconta: “E’ venuto alla prima in teatro del mio spettacolo Il marito di mio figlio con la fidanzata. E’ stato molto carino, ma non mi ha detto che si sposava, come si vocifera. Non mi dispiacerebbe, si figuri! Organizzerei una cenetta con tutti i miei ex, sarebbe un tavolo lunghetto! Ci sarebbe posto anche per il mio ex marito: è l’unico che ho avuto, quindi perché no?!“. E la definizione di ‘cougar‘, che indica le donne mature che cercano ‘prede’ più giovani, che è le stato assegnato a Pechino Express, le dà fastidio? “Che esperienza! Io e Roberta Garzia abbiamo fatto vedere quanto siamo forti! La competizione tra donne per me è un’invenzione degli uomini! ‘Cougar’ è solo un aggettivo. Forse oggi vorrei un compagno della mia età“. E quando si nota che però la sua immagine è un po’ trasgressiva, lei osserva: “E’ stato il sistema che me l’ha imposta. Ho avuto un’infanzia difficile, eravamo poveri, non potevo avere i regali di Natale e c’era la Caritas che ti faceva arrivare le bambole. Io ne avevo una senza un occhio e la chiamavo Polifemo. Prima mi vergognavo del mio passato, mi è rimasto dentro il non dire. Quando ho iniziato a guadagnare, il mio primo sfizio è stato un orologio gioiello, che poi mi hanno rubato. Tutti mi dicevano ‘Chi te l’ha regalato?’. Che soddisfazione rispondere che me l’ero comprato io (e tutti pensavano ‘Ma questa è scema’). Il fatto è che per me il segreto della felicità è essere indipendente. Che poi ci sono le donne che ci nascono, bravissime, e che si fanno intestare tutto. Io lo trovo così faticoso che preferisco rimetterci. Avevo pure trovato, una volta, un fidanzato ricchissimo. Ci ho rimesso! Gli ho regalato, io a lui, un orologio bellissimo. Facevano bene a dirmi scema? Non ero scema. Io l’amavo. Io ho molto amato“.

Fonte: Chi

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