Stefano Bettarini scrive una lunga lettera a Simona Ventura: “Perché covi così tanta rabbia nei miei confronti? Forse sei tu che non sei ancora andata oltre…”

Franci Aprile 29, 2016

Stefano Bettarini scrive una lunga lettera a Simona Ventura: “Perché covi così tanta rabbia nei miei confronti? Forse sei tu che non sei ancora andata oltre…”

Sembrano non avere assolutamente nessuna intenzione di placarsi gli scontri tra Simona Ventura e l’ex marito Stefano Bettarini.

Era stato l’ex calciatore il primo a intervenire in un’intervista rilasciata al settimanale Chi in cui commentava il percorso di Simona a L’Isola Dei Famosi 11, parlando anche dei loro figli (QUI l’articolo che gli avevamo dedicato. La Ventura, poi, di ritorno dall’Honduras, aveva risposto a Bettarini nel corso di una puntata del reality, mostrando la sua delusione nei confronti dell’amico Alfonso Signorini che, secondo lei, non avrebbe dovuto concedere tanto spazio a Stefano sulla sua rivista, in quanto le parole dell’ex marito avrebbero procurato sofferenza ai figli nati dal loro matrimonio (QUI il post). Poche ore fa è riapparso l’ex calciatore con una lunga lettera rilasciata a un altro settimanale, Diva e Donna, in cui non fa sconti a Super Simo:

Ti ho sentito dire in tv che tu hai la tua famiglia mentre io non sono ancora riuscito ad andare oltre. Ti è sfuggito che ho avuto altre relazioni per me importanti? Quindi: che cosa vuoi dire o insinuare? Sei sicura che sei in perfetta buona fede quando fai allusioni così? […] Perché ripeti che ti sei sentita offesa e attaccata da me? Solo perché ho detto che mi sono sentito mortificato come padre quando, durante una diretta dell’Isola, hai ringraziato il tuo compagno, Gerò, per l’aiuto che ti stava dando con i ragazzi in tua assenza, e non hai neppure espresso un pensiero di gratitudine per chi davvero se ne stava occupando? E’ forse un attacco questo o non piuttosto l’amara difesa di un padre affettuoso che non vuole essere dipinto come assente e non curante? […] Ribadisci in pubblico che la porta di casa tua è sempre aperta per il padre dei tuoi figli. Dici che dobbiamo pensare ai nostri ragazzi ed essere genitori insieme. Ma, se davvero questo è il tuo pensiero, perché mai da due anni mi fai chiamare dalla tua assistente Cristina, anche solo per comunicarmi a che ora i ragazzi verranno da me? Non pensi che i nostri figli soffrano di questo? Non credi che si dispiacciano a cogliere in te segni di acredine o rancore verso di me? […] Visto che nell’ultimo periodo mi attacchi spesso e volentieri, dovrei dirti anche io che non sei ancora andata oltre? Perché covi così tanta rabbia nei miei confronti? Perché non chiami mai tu per parlare dei nostri figli?

Che pensate delle sue parole? Secondo voi arriverà la risposta di Simona?

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