‘The Voice of Italy 3’: l’opinione di Chia sulla finale
Chia Maggio 28, 2015
Hallelujah, è proprio il caso di dirlo. Finalmente, dopo due edizioni dall’epilogo deludente, un vincitore di The Voice of Italy come si deve.
Lui è Fabio Curto, 27enne calabrese di professione artista di strada, dalla voce così maschia e intensa che dopo le performance di ieri sera qualche telespettatrice mi è sicuro rimasta incinta via etere, me sa.
Io iniziavo un po’ a disperare, visto che tra tutte le voci più o meno particolari che venivano selezionate ogni anno alle Blind Auditions, alla fine il televoto mi andava sempre a premiare quelle sicuramente belle, per carità, ma decisamente banali e sentite mille volte, vedi Elhaida Dani o Suor Cristina Scuccia. Roba che mi sono quasi stupita quando è stata eliminata Keeniatta Baird, ma ci rimaneva sempre la piccola Carola Campagna a portare alta la bandiera del bel canto, quello così soave, così perfetto, così… noioso.
Sì, lo so, la pischelletta piace a molti, ma che ve devo dì, per quanto mi riguarda vale lo stesso discorso che vedendo Amici ho fatto a proposito di Valentina Tesio… Tanto brave, tanto carine, ma quanto m’ammosciano! Preferisco timbri più originali e voci meno perfette, magari, ma più empatiche, più comunicative… Non a caso l’anno scorso ho tifato fino allo stremo Tommaso Pini, e quest’anno le mie preferenze ricadevano su Luca Boccadamo (eliminato prematuramente e ingiustamente) e Ira Green… Persino Thomas Cheval, che di imperfezioni ce ne ha regalate parecchie, mi risulta molto più interessante di voci infallibili ma tutte uguali…
Incredibilmente ieri sera ho resistito fino al momento della proclamazione (perché se già non bastava un pomeriggio dedicato ai vecchietti del Trono over di Uomini e Donne a mettermi a dura prova, ci si è messo pure Roby Facchinetti a cercare di stordirmi a forza di acuti… ‘Votate il numero quattroooah!‘, ‘Vai Fabioooah!‘, ‘Francesco se vinciamo giuro che non ti diseredo piùùùah!‘) e, per quanto anche Roberta Carrese non fosse malaccio, sono proprio contenta abbia vinto un interprete così intenso come Fabio, che già dalle prime note di Father and Son mi ha fatto venire la pelle d’oca…
Del resto lo aveva detto anche J-Ax poco prima che Carola si esibisse durante la prima tornata di performance della sera, ‘Gli ultimi saranno i primi!‘.. Eh sì, peccato che dopo di lei a chiudere il giro ci fosse proprio Fabio… Profetico Ax!
E sono stata felice che a trionfare siano stati i Facchinetti, perché per il percorso che hanno fatto la vittoria se la meritavano tutta… Dei coach con gli attributi, protettivi e dediti ai loro ragazzi, che senza aspettare l’esito della finale al loro quintetto approdato ai Live Show avevano già proposto di produrre un album, tanto credevano nei loro talenti… Chapeau, e complimenti ai miei bergamaschi!
Una serata meravigliosa, quella di ieri, fatta di godibilissime esibizioni non soltanto dei finalisti ma anche degli ospiti del programma, Tiziano Ferro su tutti. Basta un sorriso di Tizianone a riconciliarti col mondo, che ve lo dico a fa, e io adoro la sua estrema umiltà nell’approcciarsi con i giovani talenti. Poi arriva quella Belen in miniatura di Ariana Grande -che fino a ieri sera disconoscevo- che sta più attenta a sistemarsi i capelli che a cantare, e la domanda è sempre ‘pkkè?‘.
Si conclude così la terza edizione di The Voice, con Noemi che si classifica per la terza volta di fila al quarto posto, e Piero Pelù per la terza volta di fila al secondo. Niente, regà, tocca rassegnasse, ci sono cose che non cambieranno mai. Gem lo sa bene.
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