Guerra social, l’ironica risposta di Maria De Filippi alla querela di Milly Carlucci

Franci Febbraio 10, 2016

Guerra social, l’ironica risposta di Maria De Filippi alla querela di Milly Carlucci


Solo stamattina in QUESTO articolo vi abbiamo raccontato della guerra a colpi di tweet combattuta virtualmente da Maria De Filippi e Milly Carlucci nel maggio 2015, che avrebbe dovuto portare una delle due conduttrici a vincere il premio di Trasmissione Più Amata Dei Social, conteso appunto da Amici e Ballando Con Le Stelle.

A poche ore della proclamazione del vincitore, una serie di tweet partiti dall’indirizzo @defilippi_M e della pagina Facebook Trash Italiano, però, aveva insinuato che la Carlucci avesse compiuto dei brogli per ottenere il premio, comportando il declassamento dello stesso a semplice menzione, con danni enormi alla trasmissione di Milly, che era avviata alla vittoria. La conduttrice di Ballando, quindi, reagì depositando una querela contro ignoti e compito della procura era chiarire se la De Filippi fosse a conoscenza dell’offensiva social.

La regina di Canale 5, però, pochissimi istanti fa ha deciso di intervenire sul sito WittyTv, dove si è così espressa:

In risposta alle velate o esplicite polemiche sorte in conseguenza all’esposto effettuato dalla Signora Milly Carlucci riguardo al ‘Premio Social TV 2015’, e alle conseguenti letture e controletture della vicenda, mi sento di dichiarare quanto segue, nella speranza che non sia stato tutto fatto artatamente per accendere riflettori su programmi tv che dovrebbero tendere ad intrattenere i telespettatori anziché dibattersi su polemiche più consone ai tribunali che non alla pagina degli spettacoli.

1.- Posso dichiarare qui come in Tribunale, di NON essere la regista occulta di un bel niente. E tanto meno di essere indagata per questo tipo di accuse.

2.- Ho rispetto del mio tempo e ho altre priorità a cui dar spazio nella mia vita, che non dettare alle cosiddette web star, messaggi offensivi contro chicchessia.

3.- Non ho profili personali, ufficiali, ufficiosi o fake su nessun social (anche se mi è stato più volte offerto). Ciò non di meno, li leggo e mi diverto, a volte di più, altre volte di meno, a seconda di quel che leggo.

4.- Conosco personalmente alcuni titolari di questi profili social – chi lo fa per hobby, chi lo fa per mestiere – anche perché spesso presenti nelle platee o nei backstage dei programmi tv. E con certezza, senza tema di essere smentita, so di non aver mai nemmeno influenzato nessuno di questi “operatori”.

5.- Sono convinta dell’importanza di combattere il cyberbullismo, ma penso anche che né Trash Italiano o il fake che porta il mio nome o altri profili similari, possano indurre nessuno al suicidio.

Ieri, per esempio, il fake con il mio nome, durante Sanremo pubblicava una foto di me e di mio marito con scritto “Strani amori”, vista la presenza di Laura Pausini sul palco. Né io né mio marito abbiamo sentito l’impeto al suicidio. Io la penso così. So bene che sia lecito pensarla diversamente e tifo per la libertà di pensiero. Aggiungo anche un bel “mai dire mai”. Per cui potrò persino cambiare idea, ma fino ad ora, per esempio, non mi sono mai sognata di querelare chi da ambiti di produzioni rivali ai programmi che conduco, ha fatto intendere, velatamente o meno, via social o blog, che io avessi il potere di taroccare l’Auditel a mio vantaggio.

Auguro tanta serenità

Che ne pensate?

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