‘Amici di Maria De Filippi 15’: l’opinione di Chia sulla semifinale
Chia Maggio 19, 2016
Prima che iniziasse il serale della quindicesima edizione di Amici di Maria De Filippi, tra tutti gli allievi della scuola che vi avevano avuto accesso io sognavo una finale a quattro con Andreas Muller, Cristiano Cosa, Ale Gaudino e i La Rua. Capitemi, quindi, se il #MaiNaGioia a sto giro mi risulta così riduttivo che mi toccherà farmi qualche bestemmione per rendere meglio il concetto.
Quello sguardo qui sopra, lo sguardo di un talento indiscusso che ha visto svanire in un colpo solo la vittoria della categoria danza e la finale del programma nel quale è cresciuto tantissimo e soprattutto al quale ha dato così tanto che se le sarebbe meritate entrambe, è un colpo al cuore.
E la colpa di tutto ciò non è nemmeno di chi alla fine ha avuto la meglio su di lui, ossia Gabriele Esposito, verso il quale ho letto critiche parecchio esagerate sui social network nelle ultime ore. “Sa solo sculettare“, “Va bene giusto per gli addii al nubilato“, “Ha vinto perché ha un be faccino“. Gabriele ha fatto il suo percorso, è sicuramente un bravo ballerino con tanto potenziale ed in futuro sono sicura potrà sbocciare come è capitato a tanti suoi colleghi prima di lui (Giuseppe Giofrè, per fare un esempio).
Ad oggi, però, non può che risultare incredibilmente acerbo, soprattutto quando come metro di paragone abbiamo un pezzo da 90 come Ale. Per questo dico che la colpa non è sua, ma dei professori e dei giudici che hanno decretato la sua vittoria decidendo di schierarsi dalla sua parte piuttosto che da quella del rivale.
Quello che mi rincuorava, ieri, era vedere tutti coloro di cui apprezzo la vena artistica e l’onestà intellettuale, Morgan e Veronica Peparini su tutti, andare a sedersi accanto a Gaudino. Poi oh, se a fare la differenza sono i voti di Sabrina Ferilli e di Garrison (ma anche di un’Alessandra Celentano che per anni ci ha smaronato con la storia delle cubiste per poi improvvisamente -e stranamente- ammorbidirsi) io alzo le mani.
La cosa davvero allucinante è che si arrivi a decretare un vincitore (anche solo di categoria) e dei finalisti senza interpellare manco per sbaglio il pubblico da casa. Che non è detto che abbia gusti migliori della Bertè, ovviamente, ma per lo meno rappresenta chi di questi ragazzi andrà poi a comprare i cd o a vedere gli spettacoli, che è poi quello che dovrebbe davvero interessare.
Io lo capisco che le sontuose coreografie di Giuliano Peparini male si adattano ai tempi di una diretta, ed è per questo che casualmente negli ultimi anni il vincitore della categoria danza si è sempre deciso durante la semifinale quando ancora le puntate sono registrate, però sarebbe più onesto nei confronti dei telespettatori rinunciare a un po’ di scenografie faraoniche optando per i quadri più semplici possibile ma dando a chi sta a casa la possibilità di dire la sua, senza che siano una dozzina di persone ad emanare un verdetto così importante.
Tra i quattro finalisti, Elodie Di Patrizi, Lele Esposito, Sergio Sylvestre e appunto Gabriele Esposito, non mi resta che tifare per il Big Boy, che se nella scuola aveva un po’ perso smalto in questo serale è tornato a splendere di luce propria, quella luce che ai casting mi aveva affascinata. Ieri sera nella ‘Prova Morgan‘ dedicata ai brani cult degli anni ’80 se l’è proprio mangiato, il fenicottero rosa, per non parlare del duetto con Fedez, dove due voci così diverse da risultare improbabili insieme hanno invece dato vita alla performance migliore della serata.
Ma contando che l’anno scorso ci è andata troppo di grazia con la doppia vittoria dei Blu, e a sto giro ai Bianchi pure le bici elettriche hanno fatto vincere (ma già che ci siamo, una fetta di culo, così per gradire, non la volevano?), dopo la vittoria di Gabriele nella danza temo fortemente che ad impossessarsi del gradino più alto del podio sarà quella poco sponsorizzata, poco tutelata e poco tinta.
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