‘Amici 18’, Maria De Filippi racconta a ‘Chi’ le emozioni di Ricky Martin e Vittorio Grigolo in vista del serale. E a proposito dell’invito di Milly Carlucci…
Simo Marzo 27, 2019
Il serale di Amici 18 è alle porte e Maria De Filippi ha raccontato, in una lunga intervista a Chi, tutto quello che succede nella macchina della produzione di uno dei programmi ormai cult della televisione italiana e di come si stanno tutti preparando al serale, inclusi i professori e nuovi direttori artistici.
Claudia Ciaramella, produttore esecutivo della trasmissione, ha raccontato a Chi come funziona la macchina militare di Amici: sono messe a lavoro circa 250 persone tra costumisti, truccatori e parrucchieri, fonici, tecnici e operatori di ripresa, per una lavorazione complessiva di undici mesi all’anno sulla trasmissione, passando dal pomeridiano al daytime e infine alla fase serale.
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Quella di Amici è una vera e propria scuola, televisiva, sì, ma impegnativa più di qualsiasi altra accademia di arte: per i ballerini la campanella d’ingresso suona alle 8.45, per i cantanti un’ora più tardi, e sono attesi tra le quattro sale danza e le quattro sale canto per le lezioni con i professori fino alle 19.30.
Le lezioni sono state seguite quest’anno dai professori di canto Rudy Zerbi, Stash dei The Kolors e Alex Britti e dai professori di ballo Alessandra Celentano, Timor Stiffens e Veronica Peparini.
Proprio alla Celentano e a Zerbi Chi ha chiesto un parere sul loro ruolo di professori e su come si approcciano agli studenti. La Celentano, sul suo essere definita cattiva, replica dicendo di non esserlo, ma di credere nelle regole e nella disciplina e di essere rigida solo per il bene dei ragazzi. Zerbi, invece, dichiara di aver imparato l’importanza della parola, poiché ogni cosa detta da un professore può pesare molto sui ragazzi, ed è quindi bene non esagerare.
Tornando ai direttori artistici, con i due nomi nuovi per la trasmissione, la De Filippi si è espressa così:
Si, Ricky Martin e Vittorio Grigolo sono i direttori artistici (…) La reazione (dei ragazzi, ndr) è stata assolutamente positiva, sono davvero entusiasti come lo sarebbe stato chiunque al posto loro. la scelta è caduta su Martin e Grigolo perché rappresentano due grandi artisti di fama internazionale: uno il re del pop, l’altro il re della lirica.”
Sulle attese e le aspettative dei due direttori artistici ha poi dichiarato:
Vittorio Grigolo è entusiasta all’idea di far capire come la lirica non appartena a una élite, ma sia piuttosto patrimonio popolare. L’opera lirica racconta storie d’amore, di passione, di gelosia, di intrighi e deve, ed è capace, d’intrattenere un largo pubblico. (…) Ricky Martin è felice, a sua volta, all’idea che si trovi non davanti a un talent che in realtà è un grande casting – un casting che poi premia un ragazzo che canta e balla una volta sola o poco più o che sulla base di questo è o non è eliminato – ma su ragazzi che hanno alle spalle mesi e mesi di studio; mesi di performance e di esibizioni e che sono in grando di preparare, per esempio, per la prima puntata ben otto coreografie, se ballerini, e otto canzoni se cantanti”.
Infine, i direttori artistici hanno apprezzato soprattutto la diversità di stile e di personalità tra i ragazzi:
A entrambi piace l’idea che ognuno di loro sia, in qualche modo, rappresentativo di un mondo e di un gusto diverso nella canzone come nel ballo. C’è chi è un talento nel latino americano, chi è lo è nella danza classica, chi nell’hip-hop e chi è un talento nella break; chi, infine, è particolarmente versatile in tutte le discipline. Nel canto, poi, c’è chi è un talento nella scrittura e nel cantare le proprie canzoni, chi è un talento anche nella produzione dei propri pezzi, chi è un talento nel trap, chi nel rap, chi nel pop. E pure chi è un talento nel bel canto.
A proposito di ballo, è ancora fresco l’invito a mezzo TV che Milly Carlucci, durante l’incontro con Carlo Conti a Tale e Quale Show, ha lanciato proprio a Maria De Filippi per averla ospite come ballerina per una notte.
Maria dichiara, però, che alle parole dette in tv e scritte in un’intervista alla Carlucci su Chi non è ancora seguito un contatto diretto con lei o con la sua produzione:
Stavo vedendo Tale e Quale di Carlo Conti. Milly Carlucci era sua ospite quando, a un certo punto, ho sentito Milly dire a Carlo di consegnarmi l’invito non di C’è posta, ma al suo programma. Ho pensanto che fosse una battuta dettata dal sapere che io e Carlo siamo amici e sinceramente l’ho presa come tale. Poi mi è capitato di rileggere sulle pagine del vostro giornale, in una intervista a Milly, la stessa proposta di partecipazione al suo spettacolo. Ho capito che non era una semplice battuta, però ho pensato che non facesse sul serio, ma si trattasse di una intelligente mossa di comunicazione per creare attesa sul programma dato che sia all’invito in televisione sia all’invito attraverso il giornale non è mai seguita una telefonata né da parte di Milly né da parte degli autori di Ballando, in cui mi si chiedesse di diventare ballerina per una notte. Solitamente la prassi è questa, almeno così da sempre faccio io, e tanti altri, quando si vuole invitare qualcuno a partecipare a un programma. Da parte mia nessun problema. Per la grande Milly nulla è impossibile, anche superare la contemporaneità della diretta dei nostri programmi e se i suoi autori mi dovessero chiamare, certamente risponderò e certamente troveremo una soluzione.
Vedremo mai Maria danzare davanti alle palette di Guillermo Mariotto e Selvaggia Lucarelli? Staremo a vedere.
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