Morgan si sfoga dopo essere stato sfrattato insieme alla sua compagna incinta!
Ludovica Novembre 10, 2019
Solo qualche giorno fa il settimanale Chi lanciava un’indiscrezione riguardante Morgan (QUI il post). Marco Castoldi, nome di battesimo del cantante, sta infatti per diventare papà per la terza volta. Quella che era solo una voce, oggi si è trasformata in certezza. L’artista, dopo le prime due figlie avute da Asia Argento e Jessica Mazzoli, è pronto per accogliere una nuova vita insieme alla sua compagna, Alessandra.
Questa grande gioia, tuttavia, è accompagnata da un grandissimo dolore che ha colpito l’artista negli ultimi mesi. L’uomo ha infatti dovuto lasciare la sua casa in quanto una serie di debiti hanno portato allo sfratto. L’ex giudice di X-Factor ha pubblicato sul suo blog personale un duro sfogo, accompagnato da un’ecografia, denunciando la situazione di disagio in cui si trovano attualmente lui, Alessandra e la bimba che lei porta in grambo. Dalle sue parole, infatti, pare sia un’altra femminuccia:
A Monza il tribunale ha sfrattato una donna incinta. Io e la mia compagna convivevamo da cinque anni nella casa di Monza, l’unica casa che possedevo e mi ero comprato pagandola quasi un milione di euro in quindici anni di lavoro. Era il mio studio di registrazione e ci ho allevato la mia prima figlia Anna Lou, infatti la casa aveva la cameretta della bambina, lo scivolo e l’altalena in giardino e centinaia di giocattoli e di accessori per l’infanzia che avevo conservato. Ho cercato di far valere le mie ragioni di cittadino che vive nella sua prima ed unica casa, ho cercato di far valere quelle di artigiano che lavora nel suo laboratorio, non gliene è importato un fico secco di queste ragioni che già sarebbero bastate, ho cercato di far capire che la casa aveva un valore ed un contenuto artistico, e sono intervenuti politici e ministri dandomi ragione, ma niente, lo schiacciasassi del tribunale ha fatto carta igienica di qualsiasi ragionevole opposizione formale. Abbiamo impugnato il codice civile dove è scritto chiaramente che un bene immobile non può essere svenduto al terzo del suo valore se lo scopo è quello di risanare un debito. La casa vale tot, io devo tot allo Stato, lo Stato se la piglia ma le dà il suo valore, giusto? Così io pago il debito con la casa, giusto? No. Casa venduta a prezzo ridicolo e il debito c’è ancora. Anche questa ragione, supportata da leggi e commi del codice, è sembrata spazzatura al giudice. (Da qui nasce il sospetto che ci sia sotto qualcosa di losco intorno alle aste con giudici corrotti). Abbiamo infine cercato di ricomprarla dall’avvoltoio che se l’era aggiudicata e abbiamo scoperto che è uno squilibrato, ha delle ragioni perverse dettate da mitomania e altre questioni di ordine personale nei miei riguardi (pare una sorta di vendetta per fatti accaduti anni fa che io non ricordo ma che lui sembra si sia legato al dito). Anche questo agli occhi della “legge” è sembrato di nessun interesse. Ma il top arriva quando abbiamo comunicato che la mia compagna era incinta. Anche di questo se ne sono totalmente fregati e ora che la notizia è di dominio pubblico posso dirlo tranquillamente. È incinta di 5 mesi e cambiamo casa ogni due o tre settimane oppure stiamo in albergo senza tranquillità, senza comfort, senza le nostre cose, senza serenità e con grandi fatiche, con grandi preoccupazioni: quella dove stiamo adesso è al quinto piano di un palazzo senza ascensore. Al quinto mese di gravidanza è atroce e fa molto incazzare vedere una ragazza che cosa deve subire, e non ha fatto nulla di male. Che cosa deve subire, rischiare di perdere un figlio? Anche un’assassina ha il diritto di assistenza quando è in gravidanza. Tutte le donne ce lo hanno e perché la mia compagna e mia figlia che porta in grembo no? Non vi sembra una cosa ignobile, inaccettabile? Complimenti tribunale, complimenti giudice, complimenti Italia! È la legge! È la legge! Parapa’ parapa’ parapa’.
Che ne pensate di queste forti dichiarazioni di Marco?
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