Alessandro Basciano, parla il suo avvocato: “Tra lui e Sophie Codegoni violenza verbale che si sono scambiati a vicenda, solo che lei…”
Il legale dell’ex Vippone ha poi aggiunto: “Se una persona ti perseguita non continui a cercarla!”
Vale Novembre 22, 2024
L’avvocato Leonardo D’Erasmo ha rilasciato un’intervista a Fanpage dopo il mandato d’arresto del suo assistito, Alessandro Basciano, e le frasi intimidatorie e minacciose riportate da ADNKRONOS.
Secondo il legale, quella che legava Basciano a Sophie Codegoni, era una relazione non sana da entrambi i fronti e che si limitava ad un’aggressività verbale:
Sicuramente si tratta di un rapporto non sano, ma è sbagliato dire che lui fosse violento o la perseguitasse perché se una persona ti perseguita non continui a vederla.
D’Erasmo ha spiegato che i due avevano deciso di comune accordo di ritirare le reciproche denunce:
Sophie Codegoni e il mio assistito avevano rimesso vicendevolmente le querele che avevano sporto l’uno contro l’altra qualche mese fa. Lui l’aveva denunciata per sottrazione di minore, perché si era portata la bimba all’estero senza il suo consenso. Poi si sono messi d’accordo e hanno rimesso le querele e hanno abbandonato il giudizio. Ieri è stato arrestato perché essendo accusato di minacce, l’articolo 612 del Codice Penale prevede che si proceda d’ufficio.
Alla domanda in merito alle condizioni attuali di Alessandro, nel carcere di San Vittore, ha spiegato:
Il mio assistito è molto rammaricato per l’accaduto perché non vuole passare per una persona violenta. Anche perché poco tempo fa Sophie a Verissimo aveva dichiarato che stessero cercando di mantenere un buon rapporto per la bambina.
In quanto ai capi di accusa che ne hanno scaturito l’arresto, tra cui “condotta pervasiva, controllante e violenta”, l’avvocato ha specificato:
Si è sempre trattato di violenza verbale e non fisica, ci sono stati tanti piccoli episodi violenti che si sono scambiati a vicenda nel corso del tempo, solo che lei li ha denunciati, mentre lui no.
Ed ecco a parer suo il motivo per cui il suo assistito non si sia arreso alla fine della loro storia e si ostinasse ad esserne ossessivamente geloso:
Continuava a non arrendersi perché lei gli dava motivo di non farlo. Lui le faceva regali e lei li accettava, si vedevano di continuo e stavano insieme. Nessuno cercherebbe il proprio aggressore. Avevano entrambi dei comportamenti non sani nella relazione, confido in una dichiarazione da parte della signora Codegoni. Posso capire che lei abbia esercitato il diritto di denuncia, ma la situazione poi era rientrata.
Quali saranno gli sviluppi della vicenda?
COMMENTI