Alessandro Basciano a La volta buona: “Io e Sophie lavoriamo d’immagine e io sto perdendo la reputazione perché risulto quello violento”
“Ho usato parole dure ma sono da circoscrivere a momenti di rabbia”, ha detto l’ex corteggiatore che è tornato a parlare anche della famosa borsa regalata alla Codegoni
Rossella Novembre 29, 2024
Alessandro Basciano, intervistato da una giornalista de La Volta Buona, ha raccontato la sua versione della complessa relazione con Sophie Codegoni, rivelando dettagli personali e riflettendo sulla piega che gli eventi hanno preso. Il racconto si snoda attraverso momenti di affetto, tensioni e accuse, gettando luce su una storia che, secondo Alessandro, meriterebbe di essere giudicata con maggiore equilibrio.
Ha raccontato Basciano:
Lunedì 11 novembre, dove io arrivo a Milano e decido di farle questa famosa borsa. Brutto parlare di cose materiali anche se [ stato un sacrificio e va apprezzato, ma a me interessava la lettera. Con questa borsa le ho scritto una lettera che lei mi ha detto di avere apprezzato tanto. Sophie mi ha detto che l’ha letta per 10 volte e ha pianto per 10 volte.
Alessandro ha anche voluto replicare alle critiche ricevute per le parole che sono uscite dalla denuncia di Sophie:
Io ci tengo a dire che le parole che ho usato sono dure sì, ma sono da circoscrivere a momenti di rabbia, non alla situazione generale, cioè riprendere i virgolettati come se fossero le uniche parole che io le ho detto, non è corretto e non mi si può contestare. Nei giorni successivi, Sophie mi ha chiesto di andarla a trovare a casa perché era piena di scatoloni dopo il trasloco, di fare la spesa.
E riguardo all’affermazione della Codegoni di avere paura di lui, Basciano ha voluto chiarire:
Cioè non capisco quando, poi, parla dei bodyguard. Io mi chiedo, tu hai paura di Alessandro o dell’immagine che stai facendo passare? Se lei si nasconde è perché ha le sue di paure ma io non c’entro nulla. Una persona che ha paura e che non vuole niente da te, non ti chiede di andare a fare la spesa, non accetta di sentirti tutti i giorni chiedendoti “Che fine hai fatto, non ti ho più sentito?”.
Infine il deejay ha riflettuto sulla loro relazione e sul danno d’immagine che gli ha causato questa vicenda:
Dovevamo fermarci prima? Non lo so, fatto sta, che abbiamo avuto una relazione tossica e forse avremmo dovuto risolvere tutto da un terapista, non in tribunale. Stiamo soffrendo entrambi perché noi lavoriamo d’immagine e io sto perdendo la reputazione perché risulto quello violento, nonostante la giustizia mi lasci libero perché non mi ritiene violento. Io ho le mie colpe, però, non al punto di arrivare a un procedimento legale così grande e con accuse così gravi. Sono stato condannato prima di una sentenza e anche il mio lavoro ne sta risentendo.
L’avvocato di Alessandro è intervenuto in diretta, spiegando:
Innanzitutto partiamo dal regalo della borsa. A volte sarà capitato nella storia dell’umanità, che qualcuno accetti il regalo per non creare attriti con l’ipotetico aggressore. C’è qualcosa di più importante della borsa, che è anche volgare nominare e di poco conto, ovvero la lettera che Alessandro scrive a Sophie. Lei, poi, manda una foto a lui e scrive “Mi hai fatto commuovere e ho ripensato a noi”. Tutto questo è naturale, non si discute la commozione perché ci sono stati dei sentimenti, ma il giorno della denuncia, Sophie contatta Alessandro e gli chiede di andare a prendere la bambina per fare una passeggiata a Parco Sempione. Proprio per questo riscontro, abbiamo riprodotto la foto al gip, Alessandro è stato rilasciato.
In studio c’era un dibattito sullo stalking, e l’avvocato ha voluto puntualizzare che anche lui segue casi di questo tipo:
Io capisco tutto quello che viene detto perché assisto Basciano ma anche tante vittime di stalking, quindi, mi trovo a confrontarmi con entrambe le parti. Io non sto dicendo che il loro era un rapporto sano ma se c’è un problema di coppia si va dai terapisti, non dai giudici. In questi casi, credo che sia giusto che sia uomo che una donna vengano tutelati.
Il legale ha concluso rivelando i grandi problemi lavorativi che sta affrontando il deejay:
Alessandro ha perso il lavoro, lui fa il deejay e ha due figli da mantenere. Lui rimane, sì indagato, ma io rimango per il garantismo, siamo tutti innocenti fino a prova contraria e abbiamo tutti diritto al beneficio del dubbio. Quello che ho apprezzato molto è che la giustizia abbia aggiustato il tiro e scarcerato Alessandro.
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