Il conduttore di X Factor Alessandro Cattelan ha esordito su Sky Uno con E poi c'è Cattelan, un talk-show tutto suo: "Sono sempre stato un po' arrogante, per questo ho messo il mio nome nel titolo! Ho fatto come i grandi nomi della tradizione americana, sottolineando che il format è sempre lo stesso, ma ciò che fa la differenza è la personalità di chi lo conduce. L'ironia l'ho sempre avuta, ma spesso non mi era richiesta. Ora posso fare quello che ho sempre sognato! Sto vivendo un momento di entusiastico stupore perché di fare quello che volevo fare da quando ho esordito, 13 anni fa. E' un tipo di programma che guardo e studio da anni: ci fosse un quiz, vincerei di sicuro su questo argomento. Lavorare in un talent così importante come X Factor mi ha fatto crescere e fare esperienza. Mi ha consentito di conquistarmi la fiducia dei produttori del programma, del pubblico e degli ospiti". Quando gli si chiede se è maturato anche grazie alla paternità, spiega: "In questo momento, in realtà, mi sta creando qualche problema in più, perché essendo a lungo impegnato con le prove, non ho tempo per stare con mia figlia Nina. Poi, però, quando torno a casa, sono felice, anche dopo una giornata in cui mi sono arrabbiato tantissimo". Infine, parlando dei suoi ospiti, spiega: "Sono cristallino e spiego loro che non cerco di estorcere loro la frase che il giorno dopo sarà sui giornali. Voglio metterli a loro agio e far sì che possano giocare con me, dando vita a spassose performance. Mi sono divertito molto a giocare ai mimi con Ambra Angiolini e con Edoardo Leo, ma anche a sfidare ai rigori un idolo come Javier Zanetti".