Alfonso Signorini difende Amadeus dalle critiche per i bassi ascolti sul Nove: “Gli fa solo onore che…”

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Il 22 settembre Amadeus ha debuttato sul NOVE con Chissà chi è, nuovo titolo de I Soliti Ignoti, game show che il conduttore ha condotto per anni in Rai. Lo scorso 15 aprile Amadeus, attraverso un video pubblicato su Instagram, aveva infatti confermato l'addio alla Rai. "Ho dato tutto me stesso. Ora è tempo di nuove sfide professionali e personali. È tempo di nuovi sogni", le parole del conduttore, che ha dunque firmato un contratto con Discovery.



Nonostante la familiarità del pubblico con il format, gli ascolti di Chissà chi è non sono stati all'altezza delle aspettative, merito anche della concorrenza, ovvero Stefano De Martino su RaiUno con Affari Tuoi. Alla luce dei bassi ascolti, quasi sempre inferiori all’1% di share, le repliche del game show sono state sospese. Amadeus è dunque intervenuto rispondendo alle critiche rivolte al suo programma con un intervento a RTL 102.5 (clicca qui per leggere l'intervista completa):

Se dicessi che non ci ho sofferto sarei bugiardo. Dopo cinque anni a Sanremo, sono abituato alle polemiche [...] Non sono il pifferaio magico. Ci vuole tempo perché il pubblico si abitui a cercare il canale.



Un suo collega, il conduttore del Grande Fratello Alfonso Signorini, ha preso le sue difese rispondendo alla lettera di un lettore sul nuovo numero del settimanale Chi. Il lettore in questione ha scritto:

Gentile Signorini, sono un grande fan di Amadeus e lo seguo anche adesso che ha "traslocato" sul canale 9. Certo, la sua trasmissione Chissà chi è sta andando male: lo share è basso. Molto probabilmente non è stata una mossa felice andare al 9 in termini di carriera...Ma Amadeus ha 62 anni, ha guidato programmi di successo e dei Festival di Sanremo che rimarranno delle pietre miliari su cui fare paragoni negli anni a venire.



Magari Amadeus non ha voglia di dimostrare più nulla, solo di seguire quello che gli dice il cuore, anche andare a sperimentare nuovi progetti in un’altra rete. Chiedo, a lei che è un collega di Amadeus e che ha tante anime, dal professore al giornalista al regista d’opera lirica...A un certo punto della vita, dopo tanti successi, non ha senso prendersi dei rischi e togliersi uno sfizio pure se può trasformarsi in una débacle? Davvero bisogna solo seguire la legge del successo, degli ascolti, del denaro, come vorrebbe chi tanto critica Amadeus per le sue scelte?

Signorini ha dunque risposto sottolineando di essere "dalla parte" del collega:

Caro Antonio, io sto dalla parte di Amadeus. Quando non si ha più niente da dimostrare nella vita ci si può permettere anche il lusso di ascoltare di più la voce del cuore che quella della ragione (vorrei scrivere del portafoglio, ma quello di Amadeus mi sembra sufficientemente appagato). Lui aveva voglia di tornare a vivere nella sua Milano, vicino alla famiglia, stanco di fare il pendolare tra casa e Roma. In fondo ha sempre condotto format più che consolidati, dove la percentuale di rischio era assai ridotta. Può darsi che dopo tanti anni passati nella sua comfort zone avesse anche voglia di rischiare. Questo gli fa solo che onore. Un caro saluto!