Alfonso Signorini è stato ospite della prima puntata del nuovo podcast di Giulia Salemi Non lo faccio X moda e si è raccontato in una lunga intervista, parlando della su giovinezza, del compagno e anche dell'ultima edizione del Grande Fratello, che si è conclusa da poche settimane.
Proprio in merito al reality, il presentatore ha commentato la vittoria di Perla Vatiero, spiegando i motivi per cui era certo che Beatrice Luzzi non avrebbe vinto, nonostante il grande apporto che ha dato al reality in questi mesi:
Mentre a proposito di Perla:Ero certo che non vincesse Beatrice anche se non l’ho mai lasciato intendere. Lei non rappresenta il concorrente ideale per il pubblico del Grande Fratello. Lei è stata la vera anima di questa edizione perché è una donna che ha saputo raccontarsi a 360 gradi offrendo ogni puntata dei punti di discussione e di riflessione, è stata un’anima meravigliosa che ha avuto la generosità di raccontarsi. Lei è un’anima che divide il pubblico, che può piacere ma che può essere anche detestata. Si è raccontata con verità.
Perla è più tonda come personalità, è più morbida e rappresenta pienamente il target del Grande Fratello. Tante ragazze e tante donne si sono identificate in lei, dato che è nata come la sf*gata che è stata tradita, anche se in realtà è stata prima lei con Igor che Mirko con Greta. Quel mondo lì ero sicuro che facesse sfracelli. Me ne ero accorto anche dallo studio dato che in ogni puntata c’erano un sacco di Perline.
Ma Alfonso ha anche parlato della sua vita privata e si è lasciato andare ad alcuni ricordi d'infanzia, svelando di essere stato vittima di bullismo:
Ero un bambino molto solo che non aveva tanti amici. Ero molto deriso perché mi piaceva giocare con le bambine, non andavo in bici e in motorino, giocavo all’elastico, a palla prigioniera e non a calcio. Mia mamma mi chiamava dal balcone e diceva “Alfiii”, e mi buttava la merenda, e i ragazzi, per prendermi in giro, dicevano “Alfiiii”, e quell’Alfi mi è rimasto dentro e torna negli incubi notturni, si vede che ha lasciato una ferita.
Signorini ha anche aggiunto di essersele spesso anche cercate, perché a scuola suggeriva sbagliato ai compagni:
Ero anche molto st*onzo, suggerivo sbagliato, per forza venivo bullizzato: pensavano di aver preso 8 perché hanno copiato da Signorini e poi si trovavano con il 2 e il 3 e mi aspettavano fuori dalla scuola con il palloncino, ci sputavano dentro e poi con lo spillo “stank!”. Mi hanno picchiato, piangevo come un pazzo, ricordo le volte in cui sono andato a casa e dicevo alla mamma che ero caduto, perché avevo paura, ero terrorizzato che facessero ancora più branco. Mi tenevo tutto dentro, avevo paura anche di andare in bici e incontrare il gruppetto perché mi avrebbero massacrato.