Alice Campello a cuore aperto sulla crisi superata con Alvaro Morata: “Morirei per lui, farei qualsiasi tipo di cosa”

Ospite di una nuova puntata di Verissimo, Alice Campello.

Ai microfoni di Silvia Toffanin l’influencer si è commossa parlando delle motivazioni per cui lei e Alvaro Morata si erano allontanati.

Alice, che da poco ha compiuto 30 anni, ha parlato del trasferimento a Istanbul. Il calciatore infatti dopo la breve parentesi al Milan milita attualmente fra le fila del Galatasaray:

Sto bene, sono felice, tranquilla. Ho fatto 30 anni. 30 con 4 bambini, sposata, ho fatto tantissime cose in questi 30 anni e sono molto felice, penso di aver raggiunto un equilibrio, una stabilità. Sono molto felice, è un bel momento. Come è stato ricominciare in un’altra città? Ormai posso essere un’agenzia viaggi e traslochi. Abbiamo cambiato 4 paesi e ho fatto 11 traslochi. Ormai è facile, sono abituata, è il suo lavoro. Quando mi sono sposata con lui sapevo come era il suo lavoro. Istanbul è una bella città, le persone sono molto carine con noi. Sono tranquilla, sto bene. Ci siamo conosciuti che io avevo 21 anni.

Alice si è poi lasciata andare a un lungo racconto sulla crisi che ha coinvolto la coppia la scorsa estate:

La separazione di questa estate? Lo dico a tutti, non c’è stata una crisi tra me e lui. Siamo molto giovani, abbiamo vissuto tante cose molto velocemente, abbiamo avuto 4 bambini, l’Europeo che è finito benissimo è stato comunque un’esperienza pesante a livello emotivo. Sono tanti fattori che si sono messi insieme e non li abbiamo saputi gestire bene. Non siamo stati maturi, molto impulsivi, ed è l’errore più grande che abbiamo fatto nella nostra vita. Tutti i giorni ce lo ripetiamo perché non so come siamo potuti arrivare a una decisione del genere e soprattutto di averla gestita così male. Una cosa che abbiamo proprio nel cuore entrambi.

Però è la vita, si sbaglia, l’importante è che ci ha insegnato tanto a entrambi questa esperienza, perché abbiamo capito cosa vuol dire stare senza l’altro. La sofferenza che abbiamo provato, terribile per entrambi. Però adesso è ancora più bello perché non diamo niente per scontato. Non lo facevamo neanche prima, però una semplice litigata la gestiamo in un modo diverso, molto più maturo. Abbiamo lavorato tantissimo su noi stessi. Io ho lavorato tantissimo su me stessa in tutti questo mesi e ho capito anche tanti errori che facevo senza rendermene conto.

Ci siamo riscoperti, capiti, alla fine bisogna prendere il lato positivo delle cose. È una cosa che se ci pensiamo è tremenda. Tutto con 4 bambini, è stato veramente brutto. Sì entrambi abbiamo avuto la depressione, è uno dei motivi. Le persone da fuori non possono capire.  Per questo dico che l’amore non è mai mancato, sennò non saremmo qui adesso però nella vita, soprattutto con il tipo di vita che abbiamo noi, è facile entrare in depressione o avere dei momenti comunque di fragilità. Io dopo l’ultima gravidanza, dopo l’ultimo parto sono quasi morta. Una cosa che alla fine mi ha cambiato. Non stavo bene da tanto tempo e magari non me ne rendevo nemmeno conto.

Dopo questa cosa che mi è successa con lui ho lavorato tanto su me stessa, su tutte le sofferenze che avevo dentro e adesso riesco secondo me a dare la migliore parte di me. La stessa cosa vale per Alvaro. Ha un lavoro molto complicato, molta pressione. Secondo me le persone da fuori non riescono a percepirlo, lo capisco perché da fuori sembra tutto stupendo. Ma è un mondo molto complicato. Puoi essere il migliore al mondo per tre giorni e poi essere un oggetto. Invece noi siamo persone come tutti. Soffriamo come tutti e quindi siamo fragili. Siamo persone molto fragili, molto sensibili. Eravamo in un momento negativo entrambi personale. Quando tu non stai bene con te stesso non riesci a dare niente di positivo a nessuno.

Eravamo in un momento dove entrambi non stavamo bene, quando tu non stai bene non riesci a dare niente di positivo. Le cose ti sembrano più grandi e vedi tutto nero. Quando vedi tutto nero una semplice litigata che non è importante ti sembra la litigata del secolo. Quando si accumulano tutto sembra gigantesco, poi alla fine quando lavori su te stesso ti rendi conto che non c’era niente di grave, che sono problemi che hanno tutte le persone, tutte le coppie e che ci si può lavorare. Morirei per mio marito. Da separata o da non separata io per lui farei qualsiasi tipo di cosa. Per me è l’amore della mia vita.

Semplicemente è stato un momento duro per entrambi. A 29 anni non avevo la maturità sufficiente per gestirlo, né io né lui. Come ci siamo riavvicinati? Insieme, è stato un po’ alla volta. I bambini avevano anche bisogno di vederci insieme. Quindi una volta una cena a casa insieme, poi un film… sono quelle cose che alla fine ti riavvicinano. Noi siamo cresciuti insieme 24 ore su 24. Abbiamo cambiato mille posti insieme, io non riesco a vedere completamente la mia vita senza di lui  e per lui è la stessa cosa. Alla fine avevamo sempre bisogno di raccontarci cosa c’era successo o un consiglio. Ci siamo quindi un po’ alla volta riavvicinati e anche riconquistati. Abbiamo saputo riconquistarci, è stato bene. Alvaro è contento, sta bene, ha un altro viso. Siamo rinati entrambi.

Il gossip?  Prima ero una persona che andava a controllare un po’ tutto. Non sopportavo magari se dicevamo qualcosa che non era vero. Invece lì erano talmente storie impossibili che era impossibile anche credere a una cosa del genere. Mi hanno fatto relativamente male. Sapevo che non erano vere, perciò non posso starci male, altrimenti sarebbero venute fuori cose. Non è venuto fuori nulla. L’importante è che noi sappiamo la verità.

Mio padre era molto arrabbiato con noi in questo periodo. Mi diceva ‘non posso spiegarmi come due persone che si amano così tanto siano capaci di distruggere da soli una cosa così bella. Non si può essere così immaturi, capisco il tuo momento difficile, capisco il suo momento difficile, capisco tutto però non si può, siete una famiglia’. Mi ha sempre dato dei consigli meravigliosi. Sono grata dei valori che mi hanno dato. Siamo maturati molto e ci rendiamo conto anche di quanto siamo indispensabili l’uno per l’altro. Ci sentivamo entrambi molto vuoti.

 

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