Alvaro Morata e la confessione ai media spagnoli: “Mi vergognavo di stare con i miei figli, mi vergognavo di uscire”

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Negli ultimi mesi il calciatore Alvaro Morata è stato al centro del gossip per via della fine della sua relazione con Alice Campello, dalla quale ha avuto quattro figli. Una notizia inaspettata, che ha colto di sorpresa i fan della coppia, che mai si sarebbero aspettati una notizia simile, dal momento che sui social i due si sono sempre mostrati molto affiatati e innamorati.



La coppia ha giustificato la fine del loro matrimonio spiegando che negli anni ci sono stati numerosi piccoli litigi che hanno minato la loro serenità, spingendoli a prendere questa decisione, sebbene l'amore tra loro ci sia ancora (clicca QUI per leggere).

In questi mesi a parlare è stata spesso Alice, mentre Alvaro ha preferito rimanere in silenzio, almeno fino a questi ultimi giorni, quando si è lasciato andare in una lunga intervista rilasciata alla radio Cope, durante la quale ha ribadito che la causa della fine del suo matrimonio non è legata a tradimenti:



La gente non capisce che non ci sono terze parti. Io e Alice abbiamo opinioni diverse nella vita e per questo è finita. Ho dovuto leggere tutto. Ho la coscienza pulita quando si tratta di infedeltà, ma questo è soprattutto per i miei figli. Alice mi ha aiutato molto e posso solo dire bene di lei. Voglio che i miei figli siano felici. Se è nel calcio, nel calcio; se non lo è, in qualsiasi altra cosa. Il loro padre li sosterrà sempre.

Alvaro ha poi parlato della depressione con cui ha dovuto fare i conti negli ultimi mesi:



Quando si attraversano momenti davvero difficili, depressione, attacchi di panico, non importa il lavoro che fai, la situazione che hai nella vita, hai un'altra persona dentro contro cui devi combattere ogni giorno e ogni notte. Per me è stata la cosa migliore lasciare la Spagna, non potevo sopportarlo. Mi sono appoggiato a persone che avevano vissuto la stessa cosa, come Bojan. Tre mesi prima del Campionato Europeo sembrava impossibile. Mi chiedevo se avrei potuto giocare di nuovo una partita, non sapevo cosa mi stesse succedendo. È un momento in cui ciò che ti piace di più è ciò che odi di più.

E ancora:

Mi vergognavo di stare con i miei figli e di uscire per strada. Ogni volta che uscivo con loro avevo sempre qualche episodio, a volte senza cattiveria, con la gente per qualcosa che era successo nelle partite precedenti. E, alla fine, non volevano nemmeno andare a fare la spesa, cose che un padre normale fa con i suoi figli. È arrivato un momento in cui mi dicevano così tante cose davanti a loro che mi vergognavo di stare con loro.