Ambra Angiolini criticata perché dice ancora “ti amo” a Francesco Renga sbotta: “Mondo orribile di persone che si detestano”

La conduttrice nelle scorse settimane aveva parlato del grande affetto che la lega al cantante nonostante la separazione

Valeria D'Ignoti Luglio 3, 2024

Ambra Angiolini criticata perché dice ancora “ti amo” a Francesco Renga sbotta: “Mondo orribile di persone che si detestano”

Ambra Angiolini, dopo la sua ultima dichiarazione pubblica sul suo rapporto con Francesco Renga, è stata aspramente criticata. L’attrice infatti durante un recente evento a Milano aveva svelato:

Siamo abituati alla guerra ormai, in tutte le cose del mondo e due persone che si sono separate ma che si amano lo stesso, fanno suscitare dubbi, incertezze, portano scompiglio. Guardate che non è sano, è più sano credere che qualcosa davvero si possa salvare, perché è la cosa giusta. La cosa principale è che noi non l’abbiamo fatto solo per i nostri figli (…). Lo dobbiamo fare per noi stessi, per essere persone migliori. (…) Io non credo di aver mai provato un amore così grande. Può succedere che due persone separate si dicano ancora ti amo.

Da lì numerose sono state le critiche e la stessa Angiolini, durante un’intervista a La Repubblica ha così fatto chiarezza:

Una notizia che ha letto male chi invoca la pace, ma dentro si fa la guerra, in casa o sui social. Continuerò ad essere provocatoria nel buon esempio, ci credo. In troppi si riempiono la bocca di slogan, ma nella vita non scelgono davvero la pace. Francesco ed io l’abbiamo scelta me quando ne parliamo fa più effetto. Mi ha dato noia che non ci si stupisca della violenza, ma ci si accanisca con chi propone qualcosa di diverso, che sa di quel che ci piacerebbe vivere in questo mondo orribile di persone che si detestano. Pensi quanto c’era bisogno di un messaggio come il nostro.

La conduttrice ha poi parlato anche del legame con i due figli, nati appunto dal folle amore con il cantautore: Jolanda e Leonardo.

Jolanda lavora con me a teatro. Fin da quando allattavo i miei figli hanno frequentato i camerini. Li mettevo con i seggiolini dietro le quinte: Leonardo mi guardava sempre come se la mamma non dovesse tornare più. Jolanda aveva lo sguardo acceso. Si guardava intorno, ora è preziosa dietro le quinte.

Leonardo non vuole essere localizzato, è l’unico essere umano che non viene fotografato da un iphone come Dracula. Una ribellione legittima, non vuole essere associato ai genitori famosi, per ora ci è anche riuscito.

Inevitabile poi è stato ripercorrere gli inizi della carriera artistica di Ambra Angiolini, partendo proprio dal provino per Non è la Rai:

Il provino di Non è la Rai?

Le tate sono state mio fratello e la danza, i miei lavoravano. La danza era parte ludica e una responsabilità. Clelia, la mia insegnante, mi manda al provino, mi ritrovo, complessata, in una marea di ragazze,migliori di me. Come sempre nella carriera sono fuori contesto, un pezzo di flamenco, lo scialle, Innuendo dei Queen. Boncompagni mi guarda come una forma di vita non identificata.

Quando penso a Boncompagni cosa mi viene in mente? Che c’era già tutto quello che avrei scelto, in questa complicatissima corrente di pensiero che era lui. I detrattori definivano i programmi superficiali, anticonformisti ma scomodi: le ragazzine minorenni, i balletti, gli ammiccamenti. Ma l’intellighenzia lo stimava. Da lui ho imparato l’ironia, la scialuppa di salvataggio della vita. Diceva non farti fregare, realizzati nella vita vera, fai come i bimbi: allunga il braccio e prendi la distanza. Sono ancora con quel braccetto un po’ teso. Ecco perché a volte sembro distaccata.

Ma non solo successi per l’ex giudice di X-Factor, bensì anche numerose critiche:

Il pregiudizio l’ho assaggiato dai giornali, i critici, i colleghi. Le donne della mia vita oggi sono quelle che incontro e che mi chiedono di essere abbracciate. E io le abbraccio.

Ambra Angiolini ha anche sofferto di bulimia nella sua vita, esperienza che ha condiviso con parecchie persone nel libro InFame:

Grazie ce lo diciamo solo per il fatto di esserci ancora, sopravvissute a noi stesse. Molte mi chiedono aiuto, o un motivo per poter pensare che finirà prima o poi. Di notte mi trovo tanti messaggi su Instagram, raccontano ciò che provano. Non sono un medico, ma ci sono passata e cerco di farle sentire meno sole, lo avrei voluto quando sono stata in questo viaggio lunghissimo. Erano altri tempi e la solitudine di questa malattia era molto più forte di adesso.

Infine l’Angiolini ha così concluso parlando del rapporto con il suo pubblico:

Credo che mai come in questo periodo ci sia la consapevolezza che non ho finto mai, anche quando avrei voluto non ce l’ho fatta, tutto è andato fuori di me, anche le storie d’amore. Credo che il pubblico sia piacevolmente incuriosito da come ho sempre risistemato i disatri. Su questo potrei aprire un numero verde.

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