Amici 21: l’opinione di Chia sulla seconda puntata
Chia Marzo 27, 2022
La vedete l’espressione di Crytical nell’immagine qui sopra? Ecco, somiglia terribilmente alla mia quando Maria De Filippi ieri sera ha annunciato che il secondo eliminato della puntata, dopo Calma, era Christian Stefanelli. Mai nella vita sono stata più contenta che delle anticipazioni si rivelassero sbagliate, giuro. Anche perché, in caso contrario, avrei dovuto esordire con una sequela di bestemmie che non sarebbe stata troppo carina, nella mia prima opinione su Amici 21.
Sia chiaro, mi spiace davvero un sacco per Christian. E non tanto perché ieri è stato eliminato, ma piuttosto perché da oltre un mese a questa parte non c’era proprio più, non era più lui. Era diventato l’ombra di se stesso e la luce che aveva negli occhi quando ballava era completamente scomparsa. Non stava bene, né sul palco né in casetta, e questo era evidente daytime dopo daytime. Vederlo quasi costretto a continuare un percorso che palesemente non lo entusiasmava più da tempo mi sembrava una tortura totalmente priva di senso, e – dopo settimane di sguardo spento e assente – vederlo illuminarsi in un sorrisone alla notizia dell’eliminazione mi ha dato l’idea che si sia finalmente tolto un gran peso dallo stomaco.
Sicuramente non farà il ballerino classico, nella vita, questo è chiaro. Ma nonostante la valanga di critiche che si è beccato da settembre ad oggi, in primis da Alessandra Celentano, è stato forse il ballerino che più di tutti si è messo in gioco, cimentandosi più spesso in stili altrui che nel proprio. Sono contenta che sia uscito con la soddisfazione per come aveva ballato in puntata, e non posso che augurargli di ritrovare presto quel fuoco che lì dentro, carognata dopo carognata, erano quasi riusciti a spegnere. Ma non ho alcun dubbio che ce la farà.
Ma torniamo alle mie scampate bestemmie. Amici, lo sappiamo bene, è talent show, e per sua stessa natura non si basa solo sul talento ma ha anche una forte componente di show. E’ in virtù di quest’ultima che da anni ci puppiamo le infinite querelle tra professori (nonostante ad una certa appaiano terribilmente patetiche, assolutamente ripetitive e – spesso – incredibilmente pretestuose…), gli amorazzi tra allievi (che manco Uomini e Donne ormai sforna così tante coppie, praticamente) e i momenti comici che fanno ridere solo Queen Mary (ciao Pio e Amedeo, stavo pensando proprio a voi!).
Però il talento dovrebbe SEMPRE venire prima di tutto il resto. Bisognerebbe preservarlo come fosse un panda in via d’estinzione, proprio. E invece ogni anno vediamo andare avanti degli scarsoni tremendi, solo perché funzionali allo show, rischiando di perderci per strada dei talenti meravigliosi.
E onestamente rimango ALLUCINATA nel vedere con che agghiacciante leggerezza certi professori – Rudy Zerbi su tutti, ça va sans dire – non si facciano alcuno scrupolo nel mortificare in mondovisione quelli che, alla fine della fiera, sono pur sempre dei ragazzini alle prime armi. Soprattutto perché per mettere in luce i propri allievi – specie se così superiori rispetto agli altri come si sostiene – non c’è alcun bisogno di affossare i rivali.
Tra i più bistrattati, chevvelodicoaffa, c’è proprio Crytical, che viene costantemente fatto passare quasi come un miracolato quando è uno dei più talentuosi di tutta l’edizione. Se tra i ballerini Dario Schirone è il mio preferito in assoluto, infatti, per quanto riguarda il canto sono tre i miei intoccabili. Alex Rina e Sissi Cesana (che ieri sera ci hanno regalato un duetto SPLENDIDO sulle note di Just Give Me a Reason, e se non saranno loro a giocarsi la vittoria finale io sono pronta a spaccare tutto, a partire da Zerbi) oltre – appunto – a Francesco.
Tra loro e gli altri io ci vedo proprio UN ABISSO. E in alcuni casi pure due o tre. Ma se Alex e Sissi qualche complimento in questi mesi lo hanno ricevuto, grazie al cielo, Crytical è stato ingiustamente sottovalutato fin dall’inizio e in questo serale viene martoriato in una maniera indecente. Oggettivamente INDECENTE.
Siamo pieni di rapper o pseudo tali che si atteggiano da duri, che millantano chissà quale passato disagiato, che se non parlano di cash, di fregn* o di coca non sanno mettere insieme due rime decenti. Per una volta che abbiamo tra le mani qualcuno di diverso, capace di smontare il cliché da bad boy e di regalarci barre che ti arrivano dritte allo stomaco (Casa Mia è un piccolo capolavoro), riusciamo a mortificarlo e a banalizzarne l’indiscutibile talento in un modo francamente imbarazzante.
Zerbi è colui che – ci tengo a ricordarlo – inneggiava a Biondo come un artista pazzesco. E poi ha il barbaro coraggio di mettere in dubbio le qualità di Crytical. Io davvero non ho più parole, quando si tratta di lui, perché mi tira fuori solo parolacce. Ma che credibilità potrà mai avere uno che criticava Gio Montana finché stava in squadra con Anna Pettinelli, salvo poi – quando lei l’aveva eliminato (giustamente, pure, visto che manco sarebbe dovuto entrare nella scuola uno così scarso, figuriamoci arrivare al serale!) – prenderlo nella propria giusto per farle un dispetto (e per avere qualcuno da immolare in caso di sconfitta per preservare i propri cocchi, ovviamente)? Zero, assolutamente zero.
(quando nemmeno le gif sono casuali…)
Per non parlare della giuria. La giuria. Ma si potrà chiamare ‘giuria’ questo trio, santo cielo? Cioè, con tutto il bene per Stash, Stefano De Martino e per il buon Filiberto, ma abbiamo visto gente decisamente più competente a giudicare le sfide del pomeridiano (no, Garrison, non mi stavo riferendo a te). Possibile che arrivati alla fase più importante del programma, quella clou, quella a cui ognuno di questi ragazzi ambisce da anni, non ci fosse nessuno di più qualificato da mettere su quelle poltrone per decidere chi merita davvero di andare avanti e chi no?
Cioè, stiamo mettendo nelle mani di SOLE tre persone il futuro di 18 ragazzi. Nessun parere dei prof che li hanno seguiti per sei mesi. Niente giudizio super partes di maestri tipo Vessicchio, Cannito o chi per loro. Nessun televoto a indicare le preferenze del pubblico (che alla fine sarà quello che comprerà i dischi e andrà agli spettacoli). Solo l’opinione, spesso e volentieri tremendamente parac*la, di tre persone. Ve pare normale? Perché a me no, ecco.
E’ vero che chi ha talento, quello vero, potrebbe (e dovrebbe) riuscire a farsi strada in ogni caso. Però è innegabile che qualche esibizione in più su Canale 5, a prescindere dalla vittoria finale che andrà comunque ad uno solo di loro, possa fare la differenza. Ed è per questo che divento una bestia quando vedo ragazzi con un potenziale pazzesco messi lì, a far da sfondo ai soliti 3 o 4 che si esibiscono in ogni manche, e poi silurati che nemmeno i figli della serva.
Altra piaga di questo programma, i pipponi sulla versatilità. Nelle prime edizioni di Amici, come sappiamo, gli allievi dovevano cimentarsi in tutte le discipline. I cantanti dovevano prepararsi anche nella danza, i ballerini provavano a recitare e così via. Da qualche anno non è più così, e tutto sommato ci sta pure che i ragazzi si concentrino sulla propria materia provando a sfruttare la scuola per studiare e migliorarsi quanto più possibile.
Venuta a mancare la querelle sulla completezza, quindi, siamo passati a quella sulla versatilità. Che un artista sia più versatile di altri, e riesca a risultare credibile anche in stili differenti dal proprio, è sicuramente un (apprezzabilissimo) plus. Ma questa dote non basta certo a renderlo di default migliore degli altri. Messi sul piatto della bilancia, preferirei qualcuno capace di eccellere nel proprio stile rispetto a chi se la cava in tutto ma sempre in modo mediocre, per esempio. Se qualcuno riesce ad essere assolutamente PAZZESCO nel suo, ma che me frega se nel resto non è granché?
E questo vale nel canto quanto nella danza, eh. Perché con tutto il bene che voglio ad Alessandra Celentano, a cui riconosco una gran coerenza che la differenzia in modo netto da quella banderuola di Zerbi, i loro pipponi sulla versatilità come requisito imprescindibile mi hanno sfrantumato i mar*ni, per dirlo in francese.
Prendiamo Anbeta Toromani. Una vera DEA since 2002. Vederla ballare è una delizia, pulita, leggera ed elegante come poche altre al mondo. Ma sarebbe credibile in una coreografia di Beyoncé? Ve lo dico io: no. E ce ne fregherebbe qualcosa? No, direi proprio di no. Sicuramente la porterebbe a casa, sicuramente sarebbe tecnicamente perfetta come sempre, ma sicuramente sarebbe lampante che non è cosa per lei, quella. Idem se pensiamo ad Elisa. Una voce celestiale, la sua, che non sbaglia una nota manco se si impegna. Ma se le facessimo cantare un pezzo di Eminem il risultato sarebbe imbarazzante, immagino.
E il punto qua è solo uno: PERCHE’ fare ballare Beyoncé ad Anbeta o far cantare Eminem ad Elisa? Che senso ha snaturare un artista per il puro gusto di vederlo – prevedibilmente – toppare? Vorrei girare il quesito a Zerbi, vista l’incredibile enfasi con cui proponeva a Crytical di cantare Musica leggerissima. Specie quando nella sua squadra ha uno come LDA, che fa i capriccetti perché “La paranza non la canto perché è ridicola. Non la voglio cantare, non la canterò mai e non ci scriverò mai, perché io non voglio perdere tempo“.
Con tutta la simpatia per LDA, ma un conto è puntare i piedini perché un brano non ci suona abbastanza figo per noi. Un altro è essere consapevoli dei propri limiti (visto che Francesco prima di entrare ad Amici manco aveva mai cantato in vita sua, ma solo rappato) e, nonostante gli innegabili progressi fatti nella scuola, non voler fare una inevitabile brutta figura in prima serata su Canale 5. Senza contare l’atteggiamento COMPLETAMENTE DIVERSO che hanno avuto LDA e Crytical di fronte a queste assegnazioni. Che manco lì c’era paragone.
Qualche considerazione sparsa, in conclusione:
– un’affettuosa pacca sulla spalla al povero Calma, la cui eliminazione era più che prevedibile. Ma giusta, alla fine. Un caro ragazzo, tutto sommato. Nonostante quell’assurda rivalità con Alex che Zerbi aveva contribuito sadicamente a fomentare. Queen Mary poi un giorno mi spiegherà perché, se “sei stato un po’ penalizzato dall’ingresso tardivo!“, si ostinano a farli entrare a due giorni dal serale per immolarli in quattro e quattr’otto.
– tanto di cappello ai Cucca Todo che, oltre a non abbassarsi mai a mortificare qualcuno per esaltare qualcun altro, sfruttano le esibizioni corali per mettere in luce TUTTI i loro allievi. Non sempre gli stessi due o tre come fa qualcun altro…
– ma solo a me le coreografie di ‘sto serale stanno facendo rimpiangere vistosamente i quadri di Giuliano Peparini?
– ho poche certezze, quando guardo Amici 21. Ma Alex che annichilisce Zerbi con una facilità disarmante rientra tra quelle poche. Io ancora ferma a Rudy che provocatoriamente esclama “Chi è il tanto bravo?” e Alex che lo spegne replicando “Non lo so, mi chiamo Alex io“.
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