Amici 22, Aaron Cenere svela un curioso aneddoto sulla sua partecipazione al talent
Il cantautore ha poi confessato quali sono stati i momenti più difficili all'interno della scuola
Valeria Luglio 19, 2023
Aaron Cenere è stato protagonista di una nuova puntata del format ideato e condotto da Lorella Cuccarini, Dimmi di Te.
Dopo i suoi compagni di classe, anche per lui è arrivato il momento di fare un recap dei momenti più difficili vissuti all’interno della scuola di Amici:
I momenti più difficili? Le mie notti dentro la casetta erano complicatissime ma mi ricorderò per sempre una data: il 27 Settembre, appena entrato. C’è stata questa notte dove è stato veramente tosto andare avanti. Avevo tante paure già da prima di entrare e Amici era come se me le facesse vedere in 4K, zoommate, per poi dirmi: “Quando uscirai dovrai prenderle per mano, affrontarle e riuscire a conviverci“. Quindi da lì c’è stata una grande lente di ingrandimento per i miei stati d’animo e gestirli è stato complicato soprattutto senza le persone a me vicine.
Poi ha raccontato qual è stata per lui la vera vittoria:
E’ stata una grande vittoria soprattutto la fine di qualcosa perché io nella mia vita non ho mai finito le cose. Appena risultavano complicate, scappavo perché in realtà io non ho mai creduto in me stesso. E’ stato un percorso complicato ma sono arrivato alla fine e per me è una vittoria. Amici mi ha aiutato assolutamente. Non credere in sé stessi troppo però a volte fa anche bene.
Per quanto riguarda i momenti più belli invece vissuti all’interno del talent show, Aaron ha detto:
Il momento di gioia massima penso tutte le volte che finivo un esibizione. Anche questa è molto strana come cosa. Perché quando entravo nell’esibizione ero perso e quando rientravo in me stesso dicevo: “Wow, è stato un bel film“. Lottavo per stare là quindi è stato bello.
Il cantautore ha poi colto il momento per fare dei grandi apprezzamenti in primis al suo insegnante Rudy Zerbi:
Rudy mi ha insegnato a fidarmi di me stesso, ad andare per la mia strada e soprattutto rimettermi nei binari quando cadevo qualche volta. Questo è ciò che mi ha insegnato Rudy.
Poi anche per la conduttrice, Maria De Filippi:
Maria mi ha aiutato anche in saletta perché a volte veniva in saletta a sentire i pezzi nostri. Lei mi dava i consigli su come gestire le emozioni, su come guardare questo film. Mi ha aiutato a focalizzare.
Una cosa è certa, Aaron Cenere ha avuto dei grandi insegnamenti dall’esperienza di Amici e a confermarlo è stato lui stesso:
La cosa più importante che mi è rimasta è che non si deve dare mai nulla per scontato. Qui dentro avevo perso tante cose però ho appreso che nulla si deve dare per scontato: la mano di papà, di mamma, un abbraccio, quelle sono cose molto forti che qua dentro mi mancavano. Qui dentro ho appreso dalla perdita.
Poi ha anche parlato della fidanzata Silvia, riservandole solo parole di apprezzamento:
Era destabilizzante perché lei mi rimette un po’ nella vita. Io sono un’altalena vivente e lei mi concentrava le emozioni. Ecco perché io tendo sempre a dire che le emozioni hanno il dovere di essere vissute al 100% perché io scappo e invece lei mi ha aiutato a viverle. Io avevo paura di scomparire. Una volta uscito da Amici è successo che ogni frammento di tempo libero che avevo, per me era uno spreco perché prima avevo le giornate piene di lavoro. E avevo paura di scomparire. Da lì ho capito e mi sono detto: “Basta, ama quello che hai e costruisci piano piano!”. Il ritorno a casa? Io ho incontrato Silvia alle 4 del mattino però prima ci siamo messi spalla a spalla perché io avevo paura. Non sapevo cosa potevo provare. Però è stato bello. Avevano tutti la maglia con Aaron, sono i miei primi fan.
Aaron Cenere ha poi fatto una grande confessione, ossia che la sua partecipazione ad Amici doveva avvenire nei panni di ballerino e non come cantante:
Io dovevo venire ad Amici come ballerino. E’ strana questa cosa ma io ho smesso a 16/15 anni però sognavo di entrare ad Amici come ballerino e invece 2 anni dopo sono entrato come cantante. Io avevo smesso di ballare per un’operazione, per via del Covid, per la morte del nonno, una serie di cose. E papà mi disse: “Canta!” e da lì ho iniziato anche a scrivere. Non ballando più, sentendomi solo, ho iniziato a scrivere durante il Covid con la paura di morire e da lì è nata questa passione.
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