Amici 22, gli autori svelano perché “a volte è una sfida lavorare con Maria De Filippi”

Luca Zanforlin e Mauro Monaco hanno poi rivelato qual è la caratteristica che accomuna tutti i vincitori del talent

Carola Maggio 9, 2023

Amici 22, gli autori svelano perché “a volte è una sfida lavorare con Maria De Filippi”

Mancano solo pochi giorni alla fine di Amici 22 e in attesa di scoprire chi sarà il fortunato vincitore di questa edizione, Mauro Monaco e Luca Zanforlin – storici autori del talent show più longevo della televisione italiana – hanno svelato a Tv Sorrisi e Canzoni quello che succede nel dietro le quinte dello spettacolo, dalla casetta fino ad arrivare alla prima serata di Canale 5.

Per prima cosa i due autori hanno spiegato come mai Amici è uno dei pochi programmi a cambiare ogni anno e qual è l’obiettivo principale di un programma simile:

Mauro: Perché non è un format, non è quindi un programma venduto con un pacchetto e una Bibbia, così come viene chiamata, con tutte le regole per farlo. Il programma si modella sui ragazzi, sul fatto che sono giovani e vivono e comunicano in modo diverso.

Luca: Il problema è che loro hanno sempre tra i 18 e i 20 anni circa mentre noi purtroppo continuiamo a invecchiare. L’obiettivo primario è raccontare i ragazzi e la generazione che rappresentano mentre mostriamo il loro talento. Questo è ciò che negli anni ha portato nella scuola aspiranti attori, conduttori, poi ginnasti, tenori, rapper e band. Agli inizi i brani inediti non c’erano, poi sono apparsi solo nelle fasi finali del talent. Oggi invece sono un biglietto da visita. I ragazzi sono cambiati tanto, se Alessandra Amoroso si ritrovava con difficoltà per la prima volta davanti alla telecamera oggi sono più consapevoli. Con l’affermarsi dei social non vedono Amici come l’unico sogno della vita, ma come una piattaforma in cui far crescere il loro potenziale.

Tra le difficoltà più grandi degli autori c’è il tentativo di riuscire a metterli tutti in luce, come ha raccontato Luca:

È la cosa su cui ci impegniamo di più in assoluto. I ragazzi vengono scelti per il loro talento, ma non sappiamo come si comporteranno nel quotidiano. A volte le personalità sono strabordanti e vanno arginate, altrimenti gli altri spariscono. In altri casi capitano ragazzi che sono muti e non vogliono raccontarsi, e lì proviamo a farli aprire o a dare più spazio alla loro arte. A volte fanno casini, ma non è una passeggiata per loro. È un programma che chiede molto, ti tiene sulle spine. C’è da dire che non hanno sfoghi, non hanno la loro vita normale: a volte questa situazione li porta a fare qualche cavolata. Tante stupidaggini alla loro età le avrei fatte pure io.

Poi arriva la fase serale, che è completamente diversa da tutto quello che c’è stato fino a quel momento e rappresenta una sfida per gli autori, non solo per il programma in sé, ma anche per l’imprevedibilità di Maria:

Luca: Li trattiamo come se fossero programmi diversi. Il primo mostra una vera scuola, il secondo è soprattutto un grande show.

Mauro: Io non sono mai tranquillo. Non ha mai gestito così tanti cambi di scaletta da quando lavoro con Maria, è bello ma anche una sfida collaborare con lei: non ama la rigidità dei tempi e degli schemi della tv, lo si vede in tutti i suoi programmi. Segue un flusso che dipende solo da quello che fanno e dicono le persone che sono davanti alle telecamere. Ama capire e far capire sempre. Considerate che ci sono tra le 28 e le 32 esibizioni a puntata pronte per esser mandate in onda. Insomma è una grande macchina che funziona perché le professionalità sono tante e sono di alto livello.

Luca, infine, ha svelato una caratteristica che accomuna tutti i vincitori:

Premetto che non ci azzecco mai, il televoto è sorprendente, ma credo che tutti i vincitori siano legati da una caratteristica comune: si sono raccontati in modo onesto e resi riconoscibilissimi, in alcuni casi anche senza trionfare, come Annalisa per esempio. Poi ognuno ha il suo percorso e i suoi successi, ma sono tutti indimenticabili.

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