Amici 22: l’opinione di Chia sulla sesta puntata del serale
Chia Aprile 23, 2023
Nessuna puntata di un talent show riuscirà mai a mettere d’accordo tutti, e il serale di Amici di Maria De Filippi non fa certo eccezione. Quando si tratta di “arte” entra in scena anche il gusto personale, che in quanto tale è estremamente soggettivo, e ciò che per qualcuno può essere pazzesco per qualcun altro sarà magari tremendo, e viceversa. E ci sta, eh. Il mondo è bello perché (grazie al cielo, sennò sai che noia!) è vario.
Però che Cristiano Malgioglio dica a Ramon Agnelli “perché non ci sconvolgi con qualcosa di straordinario? Lo vedo saltellare in continuazione. Lui è bravo, tecnicamente sul classico è meraviglioso. Ma sconvolgimi con qualcosa di pazzesco… Che ne so, su una danza thailandese, giapponese. Fagli fare una danza del ventre, ma deve sconvolgere la gente da casa. Questo ragazzo salta come un giradischi rotto quando la puntina si incanta!” nun se po’ proprio sentì, su.
Primo, perché vedere un ballerino STRAORDINARIO come Ramon continuamente mortificato in mondovisione, e il suo “saltellare” descritto come una cosa banale e scontata anziché l’espressione di un innegabile talento, fa passare un messaggio a mio parere sbagliatissimo. Come se certi risultati non fossero eccezionali ma alla portata del primo che passa. Come se il frutto di anni e anni di studio fosse meno apprezzabile di qualche performance circense per intrattenere come una scimmietta il pubblico da casa. E come se un ballerino che si è esibito alla Scala non fosse sufficientemente credibile senza una danza del ventre in prima serata su Canale 5.
Ma poi, giusto per sapere, davvero a qualcuno fregavacaz*i di vedere Ramon alle prese con qualche danza folkloristica random? Dite che il sirtaki la taranta di Maddalena Svevi non era sufficiente? Voglio dire, ma quando uno è un’ECCELLENZA nel suo che ci importa che non sia versatile? Cioè, penso che ‘sta storia della versatilità stia un po’ sfuggendo di mano, lì dentro. Perché riuscire ad essere credibili in più stili è sicuramente un pregio indiscutibile, ma non imprescindibile. Che è decisamente meglio essere fenomenali nel proprio che – magari – mediocri in tutto, a ben vedere. E, nonostante sia stato sottovalutato da tutti lì dentro (a partire, tocca essere onesti, da Alessandra Celentano che in sei puntate giusto ieri sera l’ha schierato un po’ più spesso, guarda caso…), che Ramon sia un fenomeno non lo dico io ma il suo (già ricco, per essere così giovane) curriculum, ecco.
Di gente veramente versatile ad Amici ce n’è sempre stata ben poca, negli ultimi anni la si può contare sulle dita di una mano. Ma due di quelle dita sono senza dubbio Angelina Mango e Isobel Kinnear, che di puntata in puntata riescono sempre a stupirci con qualche performance PAZZESCA che dimostra cosa significa DAVVERO essere delle artiste. Così poliedriche, intense, coinvolgenti… ma che je manca a ‘ste due, oh?
Angelina è passata da un’esibizione di Kiss seconda solo a quella di Marco Mengoni a X Factor nel lontano 2009 a delle barre da pelle d’oca su Lunedì di Salmo. Isobel è stata assolutamente struggente in Che sia benedetta, completamente travolgente nel tip tap e decisamente sensuale (checché ne pensi la zia Malgy…) nel guanto di sfida contro Maddalena. A parer mio le esibizioni migliori della serata sono state senza dubbio le loro.
Ma arrivati a questo punto del serale a balzarmi all’occhio oltre al talento dei ragazzi è il loro modo di approcciarsi. Non solo a ciò che amano fare ma anche a tutto ciò che ci gira attorno, risvolti meno piacevoli compresi.
Quando di fronte mi trovo gente come Wax, Cricca e Maddalena che spesso storce il naso di fronte ai guanti di sfida che riceve perché “non è equo!” e “io ovviamente non lo faccio!” e soprattutto difficilmente sa accettare le critiche (emblematico l’episodio con quella giornalista durante lo speciale di venerdì, che mi ha trovato completamente d’accordo con Aaron Cenere e che si è rivelato l’ennesima dimostrazione di quanto sia deleterio pompare l’ego già fin troppo smisurato di ragazzini così giovani che non riescono a concepire di poter anche non piacere a qualcuno, là fuori, tanto da rispondere a qualsiasi parere meno favorevole e lusinghiero del solito con una strafottenza che manco artisti con vent’anni di carriera alle spalle), non posso che apprezzare ancora di più chi invece sa sempre mettersi in gioco. Anche di fronte alle prove oggettivamente più ardue.
Sotto questo aspetto a colpirmi particolarmente in queste ultime settimane sono stati Ramon, Isobel e Mattia Zenzola. Che MAI si sono tirati indietro di fronte alle performance che gli venivano proposte dai prof, nemmeno quelle per loro discretamente proibitive, perché le hanno sempre prese come una preziosa occasione di studio e di crescita. Come dovrebbe essere SEMPRE in un programma come Amici, per altro.
Mattia, in particolare, in questo serale si sta dimostrando una rivelazione. Non so se è solo merito della sua determinazione o anche delle esibizioni in coppia con (una deliziosa) Benedetta Vari che hanno tirato fuori un lato di lui che fino a qualche settimana fa ancora non conoscevamo, ma vederlo su quel palco è uno spettacolo. In tutti i sensi, proprio.
Tornando a noi, ieri sera ad uscire doveva essere Cricca. Di lui ho sempre apprezzato la precisione, l’intonazione e la potenza vocale, fin dalla prima puntata del pomeridiano, ma qua tocca essere oggettivi.
Doveva uscire lui perché non è stata decisamente la sua serata migliore, quella di ieri, e in Cercavo amore ha dimostrato quanto debba ancora lavorare non solo sul costruirsi un’identità precisa ma anche su quel quid in più che purtroppo spesso sul palco gli manca.
Doveva uscire lui perché tra tutti gli allievi rimasti è forse quello che spicca di meno, nonostante umanamente parlando sia un ragazzo meraviglioso.
E, posto che di chance di vittoria – a meno che non spuntino evoluzioni Pro del pongoregolamento, certo – Cricca non ne ha, doveva uscire lui per porre finalmente un freno a quella valanga di critiche (onestamente esagerate e immeritate, eh. Specie in un programma dove abbiamo visto gente ben più scandalosa arrivare pure in finale) che gli vengono rivolte sui social e che di settimana in settimana non fanno che diventare più feroci.
Vergognosa la cattiveria che gli viene riversata addosso. Un odio del genere non me lo sarei spiegato nemmeno di fronte alle pippe più clamorose che negli anni abbiamo visto approdare al serale, figuriamoci nei confronti di uno che – piaccia o meno – qualche dote artistica ce l’ha. Se non è stata questa puntata, spero davvero (anche e soprattutto per lui) che sia la prossima.
Al posto suo, intanto, siamo ingiustamente stati privati di quel gioiellino di Ramon. Sentirgli dire – in una casetta che trasuda egocentrismo (spesso immotivato) – che “tra quelli al ballottaggio ero il più scarso!” o “non credo in me stesso e in quello che so fare…” mi ha fatto stringere il cuore, l’altro giorno. Diciamo che le valutazioni non sono il suo forte (e avremmo potuto intuirlo da quel pezzo di intonaco che spacciava per torta, del resto…), ma ci può lavorare.
Tanto umile quanto talentuoso, insomma. Uno che in questo serale hanno palesemente trattato come uno scappato di casa. Ma l’unico, lì in mezzo, che se ne va non con una semplice borsa di studio ma con un contratto di sei mesi con i Complexion, compagnia in cui ballerà insieme a Vincenzo Di Primo. E chiamali spicci.
Ps 1. Come non empatizzare con le vampate della zia Malgy per Emanuel Lo. Davvero tanta tanta roba, oh. Lui e Lorella Cuccarini sono praticamente l’unico motivo per cui non cambio canale durante il guanto di sfida tra prof. Illegali in 47 nazioni e forse pure di più.
Ps 2. Che dalla messa in onda abbiano deciso di tagliare completamente tre esibizioni dei ragazzi ma NON quelle stucchevoli polemiche tra prof dovrebbe sconvolgerci e perplimerci. E invece ehi, siamo pur sempre ad Amici. Di che ci dovremmo stupire?
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