Amici 23, Grazia Di Michele critica su Sarah Toscano: “È acerba, non ha molto da dire. Avrei preferito vincesse Holden”
E a proposito di un suo possibile ritorno del talent ha svelato: “Non ne ho mai sentito la nostalgia”
Rossella Maggio 28, 2024
Il mondo della musica sta vivendo una trasformazione radicale, ed un ex insegnante di Amici ha colto l’occasione per riflettere su questi cambiamenti in un’intervista rilasciata al portale TvBlog.
Si tratta di Grazia Di Michele, nota al grande pubblico per il suo ruolo passato come insegnante nel programma televisivo Amici e per la sua carriera nelle università e nei conservatori, la quale ha espresso preoccupazione per il crescente disinteresse delle nuove generazioni verso la storia della musica e le radici del cantautorato.
Ha dichiarato a riguardo la ex insegnante del talent:
Il mondo della musica cambia vertiginosamente. Insegno da più di 20 anni, l’ho fatto ad Amici, nelle università e nei conservatori e ho a che fare con il materiale umano. Ho visto i ragazzi cambiare tantissimo, prima erano interessati alla storia della musica e alle radici del cantautorato; ora a tutto ciò sono disinteressati. E allora sono andata in crisi: tecnica, interpretazione, storia della musica, nozioni di cultura musicale… niente. Ho visto cambiare l’approccio allo studio del canto delle nuove generazioni.
Grazia Di Michele ha anche espresso la sua critica verso le tendenze attuali della musica, lamentando la perdita di originalità e la predominanza del linguaggio quotidiano nelle canzoni moderne. Ha detto:
Oggi non ci sono artisti, ci sono le canzoni. Prima seguivo Fabrizio De André e avevo tutti i suoi dischi. Idem per i The Beatles, Conte, Guccini, De Gregori, Fossati. C’era la riconoscibilità. Un pezzo di Dalla sarà sempre di Dalla. Oggi si è persa la capacità poetica: per qualche motivo si è spiegato ai ragazzi che devono scrivere le canzoni così come parlano tra loro. Io di poesia nelle canzoni non ne vedo. C’è tanto linguaggio quotidiano ‘andiamo a mangiare i cornetti, poi ciao ciao, vabbè’. La canzone è una combinazione tra versi poetici e melodia. Se rimane la melodia – quando rimane – e togli la poesia… aiuto!”.
Grazia ha anche parlato della sua esperienza a Sanremo nel 2015, in coppia con Mauro Coruzzi, e del possibile ritorno al Festival sotto la direzione artistica di Carlo Conti nel 2025 e 2026:
“L’esperienza con Carlo Conti è stata incredibile. Il brano del 2015 – Io sono una finestra – era tosto, parlava di pregiudizi e identità di genere, allora se ne discuteva poco. […] Quindi sì, se avrò qualcosa da dire, lo proporrò e ci proverò.”
Riguardo ad Amici, programma che ha lasciato nel 2015 dopo 13 anni, la Di Michele ha osservato come sia cambiato nel tempo:
Fino a quando ci sono rimasta – sono entrata alla terza edizione e sono andata via dopo 13 anni, nel 2015 – i ragazzi indossavano una tuta, che io chiamavo il pigiama. La motivazione mi convinceva: deve venir fuori la loro personalità artistica. […] Adesso credo ci si sia avvicinati a un modello in cui i ragazzi arrivano già con la sicurezza di avere visibilità durante e dopo… e così il percorso è formativo, ma soprattutto di accreditamento di quello che si è già.
Sulla vincitrice dell’ultima edizione del talent, Sarah Toscano, la ex professoressa ha dato un giudizio tagliente:
È una ragazza che non ha molto da dire. È acerba, è in formazione. Può dare l’idea a chi si vuole iscrivere alla nuova edizione di Amici che ‘sì, ce la posso fare’. Un bel bigliettino da visita per i casting.
Ha anche svelato chi avrebbe voluto che vincesse:
Holden. Ha delle carte.
Alla domanda se nel tempo ha mai pensato di tornare ad Amici, Grazia ha svelato:
Non mi sono mai proposta e la redazione non mi ha mai contattato. Ci siamo lasciati serenamente, senza avvocati. Dopo Amici ho fatto tante cose, ho scritto libri, lavorato in teatro, viaggiato. Il programma ti assorbe tempo ed energie. Non ho mai sentito nostalgia e il bisogno di riavvicinamento. Il momento in cui ho fatto Amici non c’è più. Ora sono in altre faccende affaccendata.
La cantautrice ha anche raccontato come hanno vissuto la celebrità improvvisa i ragazzi che hanno partecipato al talent:
Fuori dagli studi di Amici ho visto allievi sommersi da folle di ragazzini che volevano foto e autografi. Si immagini cosa succede quando, dopo un mese, cammini per strada e nessuno ti riconosce. Amici è una scuola nata quando non c’era niente, ma ha risentito dei tempi e di dove sta andando la musica.
A quel punto ha ammesso che anche lei ha fatto parte del sistema, ma ai suoi tempi era differente:
Sì, ero dentro il sistema, facevo attività didattica. Con Peppe Vessicchio, Luca Pitteri, Gabriella Scalise. Sapevo che dovevo fare un lavoro di formazione. Non ci limitavamo a insegnare le canzoncine, ma anche a strutturare i ragazzi, affinché sapessero cosa avrebbe rappresentato quell’esperienza e cosa li avrebbe attesi fuori da lì. Emma, Annalisa, Alessandra Amoroso, Pierdavide, Antonino, tanto per citarne alcuni, hanno marciato e lavorato a testa bassa. Avevano voglia di sfidarsi se stessi; altri, invece si sono fermati all’aspetto esteriore.
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