Amici 23, Kumo e Ayle ospiti a Verissimo parlano di amore e il cantante sembra fare riferimento a Lucia Ferrari

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Ayle e Kumo, eliminato nel corso della prima puntata del serale della ventitreesima edizione di Amici di Maria De Filippi, sono stati ospiti di Verissimo.



Il primo a raccontarsi è stato il cantante, ex allievo di Anna Pettinelli. "E’ stato un percorso lungo, intenso, bello", ha esordito Ayle (Elia Flagella), che ha quindi parlato dell'ansia che ha vissuto all'interno del talent show di Canale 5:

Ho avuto problemi seri con l’ansia nella seconda parte del programma, da dopo Capodanno. Sono rientrato con un'ansia brutta, che mi ha fatto un po' deconcentrare ma sono riuscito subito a recuperare. Quel poco di Serale che ho fatto me lo sono goduto e il mio obiettivo era proprio godermi le performance. Non avevo mai avuto episodi di ansia anche perché non avevo mai cantato davanti ad un pubblico quindi li ho scoperti sul momento. Era un'ansia generale però, non legata al cantare in pubblico. Penso di aver risolto questi problemi, riesco a gestirla molto bene e godermi la performance.



Poi, ha spiegato il motivo che l'ha spinto a decidere di abbandonare la scuola, salvo poi fare richiesta di rientrarvi. Richiesta che, dopo numerosi incontri tra i professori, è stata accolta dalla sua ex coach di canto.

Mi sono pentito subito di essermi ritirato perché non volevo ammettere che il mio era un problema di ansia. Andandomene non l’avrei mai risolto. Ho capito che stavo scappando e che era la cosa più sbagliata che potessi fare. Aver affrontato quella difficoltà mi ha fatto crescere tantissimo. Sono cambiato completamente. Io e Anna abbiamo passato tanti momenti insieme, le voglio un bene incredibile, siamo molto legati.



Per Ayle, lasciare Amici non è stata una sconfitta. "Ho governato l’ansia nella prima puntata. Ho avuto un approccio diverso allo studio e al palco. Un po' di rammarico ce l’ho perché sono arrivato fino a lì, sarei voluto arrivare più in fondo possibile. Non sono deluso, ne sono uscito a testa alta e questo è l’importante per me", ha ammesso. Successivamente l'ex allievo di Amici ha raccontato come è nata la passione per il canto e com'è il rapporto con suoi i genitori:

Ho iniziato a studiare al conservatorio da piccolo poi mi sono un po’ perso. Ho giocato a calcio, ho fatto un po’ di tutto, poi ho ricoperto la musica quando è cominciato il Covid. Stando in casa dovevo trovare delle cose da fare. Ho preso uno studio di registrazione e ho cominciato a scrivere delle cose. Piano piano sono nate le prime canzoni.

La mia fan numero 1 è la nonna, mi difende sempre, anche sui social. Mi sostiene, le piace quello che faccio. E’ come me, le piace l’emozione nel pezzo, che è il mio punto di forza. Mi sento di fare i miei pezzi molto naturalmente e che sono molto sinceri. Con mamma ho un bel rapporto anche se litighiamo spesso perché siamo sempre insieme. Con papà è un po’ più altalenante, ci vediamo meno. Quando ero piccolo ci siamo un po’ divisi ma adesso ci siamo riavvicinati e abbiamo un bel rapporto.

A seguire, ha cantato il suo inedito Allergica alle fragole, che ha descritto come "autobiografico: parla di una relazione che ho vissuto, è stata bella e quindi questo pezzo mi fa sentire l’emozione addosso. E’ il pezzo più importante e sincero che ho scritto, per adesso". Sul tema dell'amore, Ayle si è limitato a dire:

L’amore lo canto, lo scrivo, in questo momento è complicato. Ho avuto una bella amicizia dentro, posso dire questo. 

Frase, questa, che è sembrata la conferma del presunto flirt avuto in casetta con la ballerina Lucia Ferrari.

Poi è stata la volta di Kumo (Tiziano Coiro), che ha raccontato:

Ho iniziato a ballare a tredici anni con la prima lezione di hip hop, poi l’ho continuato per un po’. Mi sono però dovuto fermare a causa dell’incidente. Poi ho ripreso dopo un annetto di stop che mi è servito a recuperare il corpo e la mente. Ho iniziato con contemporaneo, mi sono trasferito a Milano per studiare in un’accademia urban e quando mi sono diplomato ho provato Amici e sono entrato. E’ stato emozionante, lo guardi dalla tv e sembra grandissimo. Poi vai lì e sembra ancora più grande. Man mano che stai lì quando balli lasci sempre un pezzo di te quindi lo spazio diventa sempre più piccolo. Il cambio da pomeridiano a serale è netto, nel pomeridiano mi sono affezionato molto di più al palco. Sentire tutti intorno…eravamo circondati.

A seguire, l'ex ballerino di Emanuel Lo ha spiegato la dinamica dell'incidente stradale che lo ha coinvolto nel 2018:

Ho rischiato di non farcela nell’incidente avvenuto nel 2018. Sono stato in ospedale a Roma e mi hanno traferito lì da Formia, poi a Roma mi hanno messo in chirurgia d’urgenza. Sono stato lì un mese da solo. I miei genitori non potevano venirmi a trovare a causa delle operazioni, ero molto debole e rischiavano di passarmi qualcosa da fuori. Li vedevo da una finestrella praticamente. L’incidente è avvenuto in moto, a Fontania, che è questa via a Gaeta vicino al mare, sono tutte curve. Un signore ha fatto un inversione in curva, non mi ha visto e mi ha preso. Mi hanno asportato un rene. Le ripercussioni le riscontro nella vita quotidiana, la sera se qualcuno si prende qualcosa da bere io non posso. Oppure il sale...troppo sale mi leva i liquidi quindi dovevo bere tantissimo.

E ancora, Kumo ha confessato:

Mi sento in colpa per i miei genitori, per il dolore e lo spavento che hanno provato. Vedere un figlio di diciassette anni che subisce questo è tosta. Perdere un figlio è un dolore enorme e io lo stavo recando ai miei genitori. Questa cosa mi ha segnato tanto. Prima non li ascoltavo, ora invece sì. Gli voglio tanto bene.

L'ex allievo di Amici ha quindi raccontato la nascita del suo nome d'arte:

Kumo non l’ho scelto, mi è stato dato. Durante il periodo in ospedale ci sono dei dettagli che ricordo tantissimo. Nella mia camera c’erano dei ragnetti negli angolini, quelli innocui che non fanno male a nessuno, e ogni tanto li vedevo. Un mese da solo ho fatto tanti pensieri. L’ho raccontato ad una mia amica che ama i manga giapponesi e lei ha tradotto ragno in giapponese, kumo. Da lì mi ha iniziato a chiamare così e così ho provato a trasformare quella esperienza in qualcosa di positivo.

"Cercherò di viaggiare, voglio scoprire il mondo. Emanuel Lo mi diceva di guardare oltre, quindi il sogno è quello", ha aggiunto Kumo che, sull'amore, ha ammesso: "Sono entrato fidanzato e mi sono lasciato per problemi di coppia. Non sto cercando nulla, in casa mi piaceva dimostrare amore in altre maniere".