Amici 23: l’opinione di Chia sulla prima puntata del serale
Chia Marzo 24, 2024
Da qualche anno a questa parte ogni settembre l’originalissimo palinsesto di Mediaset ci propone due dei suoi programmi di punta, il Grande Fratello e Amici. Due format che hanno in comune molto di più di quello che si potrebbe pensare, dato che traboccano disagio, doppiopesismi e magheggi da ogni pixel. Ma visto che il reality condotto da Alfonso Signorini riesce immancabilmente a catalizzare tutto lo sdegno del generalista (cit.), il talent di Maria De Filippi viene graziato finendo col passare quasi in sordina.
Almeno fino al serale, ecco. Quando inizia il serale tutti i nodi vengono al pettine. E le pongate pure.
Quest’anno pure più clamorose del solito, mi sa. Perché nonostante il programma stia diventando di un ripetitivo allarmante – tra quelle ridicole liti tra prof che avevano già stufato nel ’98 e quegli allievi tenuti in gara giusto per alimentare le polemiche di cui sopra – incartandosi su quelle 2/3 dinamiche trite e ritrite che manco Affonzo tanta miseria, a ‘sto giro sono riusciti a raggiungere vette di surrealtà e totale incoerenza mai toccate prima.
A primeggiare indiscutibilmente in questa disciplina, il prode Rudy Zerbi. Lui che ha passato sei mesi a combattere battaglie non sue, difendendo a spada tratta Mida e Sarah Toscano dalle critiche di quella cattivonah di Anna Pettinelli con una foga mai vista nemmeno alla loro prof Lorella Cuccarini, cavalcando paracul*mente i facili applausi dei ragazzini in studio e levando tempo ai suoi, di allievi (a partire da Malìa, dotato di un timbro meraviglioso e di una scrittura interessante che MAI Zerbi ha saputo valorizzare, per finire a Lil Jolie, che era partita a bomba a inizio anno per poi andare a spegnersi piano piano), ma una volta finita la fase pomeridiana tutto ‘sto talento improvvisamente non glielo vede più, perché ovviamente ora prendere le parti di qualcuno che non fa parte della sua squadra non gli fa mica gioco.
Ma il disastro peggiore Zerbi l’ha sicuramente combinato con Holden.
Faccio una premessa: Holden mi aveva conquistata fin dalla sua primissima esibizione. L’ho sempre trovato uno dei più talentuosi di questa edizione, e i suoi inediti mi sono piaciuti tanto da farmi andare oltre la mia rinomata antipatia per l’autotune. Sulla carta sarebbe uno dei miei potenziali vincitori, quindi. Se solo riuscissi a concentrarmi unicamente sul talento, però. Perché il problema – ahimé – è che quando si tratta di Amici fatico molto a scinderlo dai comportamenti che vediamo per mesi nei daytime. E certe scene a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, e che già avevamo intravisto in passato, per me purtroppo finiscono con l’offuscare completamente tutte le doti che il cantante oggettivamente possiede.
Vedere Holden sbroccare urlando “mi sono rotto i c*glioni! Io ho problemi e mi date pure addosso. Andate a fanc*lo, pezzi di me*da!” solo perché Zerbi gli stava dicendo (molto pacatamente, tra l’altro. Con un timore quasi reverenziale, mi verrebbe da aggiungere…) che sono una squadra e se bidona le prove dei duetti con Petit danneggia tutti, non solo se stesso, mi è sembrato onestamente ALLUCINANTE.
E non venitemi a dire che “è tutta colpa degli attacchi di panico“, perché non è così regà. Quando hai un attacco di panico ti viene la tachicardia, fatichi a respirare, hai le vertigini. Non mandi affanc*lo la gente aggratis. E per quanto Holden artisticamente parlando mi piaccia molto, bisogna essere onesti. Quelli sono solo capricci di chi pensa gli sia tutto dovuto, e che gli altri debbano stare ai comodi propri. Cosa che per altro non è nemmeno la prima volta che gli vediamo fare.
Quello che colpisce, stavolta, è la reazione del prode Zerbi. Lui che solitamente si erge a paladino del rispetto e invece a ‘sto giro s’è fatto mandare affanc*lo senza battere ciglio. Lo stesso che – insieme ad Alessandra Celentano (ormai totally contagiata dall’incoerenza del suo bff) – aveva duramente condannato lo sbrocco di Ayle e si era detto contrario ad un suo ritorno nella scuola perché bisognava dargli un segnale forte, perché se ai ragazzi si permette tutto poi non impareranno mai e bla bla bla, ora di fronte al ritorno del suo figliol prodigo non fa una piega perché “se non fossimo al serale ma nella fase precedente sarei stato io a mandarti a casa. Ma adesso che siamo al serale gli unici che ti possono eliminare sono i giudici e nessun altro“. Mai sentita una giustificazione più RIDICOLA in ventitré edizioni di ‘sto talent.
E cercare di rigirarsi la frittata scaricando le LORO responsabilità sui ragazzi che GIUSTAMENTE non hanno condiviso questo doppiopesismo, dicendogli che “non riuscite a digerire che siamo in un’altra fase!“, che “non vi fa onore che abbiate fastidio che rientri qualcuno di forte!” e soprattutto che “perdete tempo a lamentarvi e a parlare di principi, di regole e di incoerenza quando tra di voi quelli che hanno seguito le regole dall’inizio sono 4 o 5. Non si punta il dito quando non si ha molto da insegnare o non si è proprio puliti fino in fondo!” (detto da uno che ha passato sei mesi a prendersela sdegnato con la Pettinelli per poi finire a fare ‘ste boiate è meraviglioso, eh!) è stato decisamente PATETICO.
Specie perché Holden era stato IL PRIMO a puntare spocchiosamente il dito contro Ayle, e poi si è ritrovato a fare altrettanto se non peggio. E che gli altri siano rimasti basiti da questa sfacciata disparità di trattamento mi sembra IL MINIMO.
Ma A MAGGIOR RAGIONE che “in questa fase vi affacciate al mondo del professionismo” che certi atteggiamenti arroganti, egoisti e irrispettosi non andrebbero MAI avallati. Indipendentemente dal fatto che uno si chiami Holden o Ayle, e a prescindere dal talento che possa avere. Che fuori da quello studio comportamenti del genere giusto se sei Mina te li fanno passare, altrimenti sai i pernac*hioni che ti fanno.
A proposito di pongate clamorose, comunque, come non citare Nicholas Borgogni. Che ancora non ho deciso se mi ha fatto più specie Raimondo Todaro che l’ha portato in palmo di mano per mesi manco fosse Nureyev ma poi non gli ha dato la maglia dorata o Emanuel Lo che per quegli stessi mesi l’ha messo in discussione non riconoscendogli chissà quali doti salvo poi regalargli il serale ancora prima dei suoi allievi.
A me Nicholas fa simpatia, eh. Ha una determinazione lodevole, e va anche detto che in questi mesi è sicuramente migliorato molto. Però non era da serale, c’è poco da fare. Che ci sia arrivato ugualmente perché utile agli entusiasmanti scontri tra prof è evidente. Ma che una come la Celentano – che ci ha SFRACASSATOIMAR*NI da settembre ad oggi mettendo in luce i ventordici motivi per cui non era all’altezza di essere considerato un ballerino – ieri al momento di eliminare abbia fatto il nome di Kumo e non quello di Nicholas è onestamente IMBARAZZANTE.
Ed è altrettanto imbarazzante che sia stato Kumo ad essere eliminato definitivamente, quando prima di lui ne sarebbero dovuti uscire almeno altri sei o sette. ALMENO. Uno dei ballerini migliori di quest’anno, secondo i miei personalissimi gusti. Sicuramente quello che è stato più sottovalutato e meno valorizzato in questi mesi, con esibizioni che non mettevano in luce tutte le due doti. Malcag*to fino alla fine, dato che pure mentre veniva silurato è stato oscurato dall’ansia di Lil Jolie e liquidato frettolosamente da una Maria De Filippi che mai abbiamo visto così avara di parole durante un’eliminazione.
Tutto incredibilmente ingiusto. Ma sono sicura che uno come lui riuscirà a prendersi tutte le soddisfazioni che merita anche fuori da lì. Soprattutto fuori da lì.
Qualche altra considerazione sparsa sul resto della puntata:
– Ayle prevedibile (e condivisibile) primo eliminato, ma è uscito dopo quella che forse è stata la sua migliore performance in cinque mesi di talent. Quel “che la vostra umiltà non si trasformi in insicurezza e che la vostra sicurezza non si trasformi in arroganza!” della canzone di Tedua è un ottimo sunto di questa edizione, tra l’altro.
– in un’edizione dove i capriccetti da divah hanno spesso la meglio, fatemi spendere due parole per Petit e Marisol Castellanos. Lui che riesce a regalarci la sua meravigliosa napoletanità in modo pulito, semplice, senza bisogno di atteggiarsi a gangsta tutto soldi e freg*a come tanto fa fig* sui social. Lei che, pur così giovane, riesce ad essere tremendamente sensuale senza risultare nemmeno per un secondo volgare. Da settembre ad oggi non li ho mai sentiti lamentarsi e, che fossero primi o ultimi in classifica, si sono sempre saputi mettere in discussione, lavorando a testa bassa senza alcun accenno di spocchia. Non so voi, ma io li trovo assolutamente deliziosi da soli, figuriamoci in combo.
– Dustin Taylor per quanto mi riguarda è un ballerino MERAVIGLIOSO, molto dotato e assolutamente versatile. Ma posso dire che Kumo non ha MINIMAMENTE sfigurato in quel guanto di sfida della Celentano? Altro che “non vedo passione in lui“, quando nella coreografia ha preso per i capelli Isobel Kinnear e se l’è baciata onestamente…
– sempre a proposito dei guanti tra ballerini, secondo me nemmeno Giovanni Tesse ha sfigurato contro Nicholas, nonostante la sfida di partnering fosse più nelle corde di quest’ultimo. Altro discorso sono quelle chiacchiere di pessimo gusto insieme a Raimondo Todaro su come con una bella performance sarebbero riusciti a far fare a Nicholas “una figura di mer*a” anche senza prendere il punto. Lì l’unica “figura di mer*a” l’hanno fatta proprio loro, e pure bella grossa.
– ieri sera finalmente ho rivisto quella Lil che mi aveva colpito a inizio anno, e che la pessima gestione di Zerbi – in altre faccende affaccendato – aveva spento puntata dopo puntata. La trovo intensa, comunicativa, e spero riesca a lavorare anche su quell’ansia che purtroppo finisce spesso per mangiarsela…
– In tutto ciò, comunque, sono passati mesi ma io ancora non mi rassegno all’abbandono di Mew. Fosse rimasta, per me non ci sarebbe proprio stata gara.
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