Amici 23: l’opinione di Isa sulla terza puntata del serale

Ma ad Amici 23 è possibile eliminare anche cantanti oppure c’è una qualche clausola nascosta che prevede lo sterminio progressivo dei soli ballerini?

No, fatemi capire. Perché siamo alla terza puntata e abbiamo già fatto fuori 4 ballerini e solo il povero Ayle, e io davvero vorrei capire se c’è qualcuno che pensi che i vari Kumo, Giovanni Tesse o, peggio ancora, Lucia Ferrari, meritassero meno dell’intera classe di canto. Perché per me OGGETTIVAMENTE, ma proprio oggettivamente, no.

Soprattutto nel caso di Lucia.

Sono rimasta molto male per la sua eliminazione, sono sincera. A parte che non me l’aspettavo, perché a ‘sto giro gli spoiler erano sbagliati. Ma poi lei era realmente una delle mie preferite che avrei visto se non in finale (non so quanti saranno i finalisti, trovo Marisol Castellanos e Dustin Taylor forse un passetto più avanti) quantomeno in semifinale.

Ogni volta che vedo Lucia ballare rimpiango di non aver portato avanti la mia passione per la danza da bambina, perché vorrei tanto avere il suo senso del ritmo, la capacità di fondere il corpo con la musica come fa lei, la capacità di prendersi il palco e catalizzare l’attenzione solo su di lei anche se attorniata da altri venti ballerini. E invece via così, eliminata alla terza puntata come se fosse inferiore ad altri 10 cristiani prima di lei.

E l’eliminazione contro Sofia Cagnetti non la contesto, eh. Perché Sofia è bravissima a sua volta, e ad essere totalmente onesti trovo che nella puntata di ieri, nello specifico, abbia ballato meglio di Lucia che probabilmente, per un discorso emotivo, è stata al di sotto delle sue normali capacità. Quello che contesto è proprio che allo scontro finale siano andate queste due ballerine che per il loro livello dovevano entrambe rimanere almeno per più della metà del programma.

Chi avrei mandato a rischio eliminazione?

Io ci avrei mandato Martina Giovannini, Sarah Toscano e, vi dirò, pure Mida (ma non lo avrei eliminato, gli avrei solo fatto venire un po’ di pepe al chiu).

Martina ha una voce oggettivamente perfetta, prende ogni nota senza fatica, se chiudi gli occhi e ascolti le sue performance devi impegnarti per trovare una imperfezione vocale.

Il problema, a mio avviso, è tutto il resto: il carisma, la personalità sul palco, il guizzo che distingue il protagonista della scena dalle persone sullo sfondo.

E secondo me ieri questo è risultato particolarmente evidente quando ha cantato Due Vite di Mengoni, un brano vocalmente difficile dove lei non ha preso mezza stecca, è stata perfetta nell’intonazione, ma totalmente impalpabile nell’insieme. La performance non ha lasciato nemmeno un quarto dell’impatto emotivo che dovrebbe lasciare.

Se Mengoni fosse solo intonato non avrebbe il successo che ha. Il successo che ha è legato proprio al modo in cui dà colore e anima alle canzoni, al modo in cui porta in vita le emozioni di quei testi sul palco (anche per le cover), ed è questo che a mio avviso manca alla Giovannini.

In questo momento (e preciso in questo momento, perché sono tutti ragazzi giovani, hanno tempo per evolversi e magari da qui a qualche anno Martina il palco se lo divorerà e io glielo auguro di cuore) io non credo che il suo talento complessivo sia superiore a quello di Sofia e Lucia. Cioè, per dire, se Martina cantasse con Sofia e Lucia a ballare sullo sfondo accanto a lei, è molto più probabile che a catturare la mia attenzione siano le ballerine.

Sarah ieri mi ha fatto una tenerezza enorme. Le parole usate su di lei da Anna Pettinelli nel guanto di sfida sono state, a mio avviso, di cattivo gusto. Parliamo pur sempre di ragazzini, capisco caricare per fare lo show, ma sono dei ragazzini. Bisognerebbe anche fermarsi un attimo e regolarsi, perché il fatto che Sarah abbia sbagliato per 2 volte la canzone non credo sia frutto di incapacità (infatti la performance su Quando finisce un amore alla fine l’ha portata a casa, e pure complessivamente bene) quanto di uno stato emotivo alterato. Giocare in questo modo con la sensibilità di ragazzi così giovani è proprio rappresentativo del concetto di ‘tritacarne televisivo’.

Sarah ha una voce pulita, non ha problemi di intonazione, e sono sicura che nella combo tra doti vocali, un bel lavoro di immagine fatto bene da un team qualificato e degli inediti ad hoc, potrebbe avere tutte le carte in regola per sfondare.

Ma “ad oggi” (pluri multi cit.) penso sia un passo indietro ad altri proprio in termini di impatto delle sue performance, di “presa” sul pubblico e, se paragonata a Sofia e Lucia, anche di talento.

Mida ieri mi ha innervosita, e manco poco. E non sono assolutamente d’accordo né con Cristiano Malgioglio, né con Michele Bravi, né con tutti coloro che continuano a giustificare il fatto che ‘sto ragazzo, che nella vita vuole fare il cantante retribuito per cantare, si rifiuti di privarsi – anche solo per una performance, e anche in un guanto di sfida (che per definizione servirebbe proprio a farti spingere oltre la tua comfort zone) – dell’autotune.

Se andate a leggere la mia opinione della scorsa settimana io difendevo Mida. Il guanto della Pettinelli mi sembrava non equo perché aveva scelto un pezzo della Pausini, con note altissime, difficile persino per i cantanti super intonati, figuriamoci per Mida.

Ma su La donna cannone (che non è un brano facile, eh, ma che sicuramente non ha i picchi vocali della Pausini, e in cui soprattutto si può giocare più sull’interpretazione e l’intensità) il tentativo poteva essere fatto. E tra l’altro è curioso vedere come la Cuccarini in un primo momento, appena appreso del guanto, sembrava essere favorevole e voleva provare ad invogliare Mida a farlo, poi improvvisamente ‘sto guanto è diventato super iniquo, terribile, tremendo, oltraggio alla corte.

Io non voglio fare la boomer (che in realtà sono perché l’anagrafe non mente, e sono nata in un altro periodo storico e con una diversa concezione dei cantanti). Va bene l’autotune, è una realtà, ormai la usano tutti i giovani artisti e non solo, è uno ‘strumento creativo’ come dice Michele Bravi, e da quando il fabbricante di lacrime Biondo ha lottato con le unghie e con i denti è diventata una realtà anche amiciana, e va bene. Usatelo, preferitelo, prediligetelo.

Ma se per UNA volta, su UN guanto, vi si chiede di cantare con il solo microfono in mano, siete dei cantanti. Non vi potete rifiutare, dai.

Insomma ricordo nitidamente una performance di Jovanotti in Rai dove cantò A te stonando come una campana per tutto il tempo, ma quella canzone è così bella, e l’ha cantata in modo così intenso e personale, che alla fine le stecche ce le siamo pure scordate e ci è restato il piacere di sentire quelle parole dalla bocca di chi le ha scritte. Tananai sulle sue stecche al primo Festival di Sanremo ci ha praticamente costruito la sua carriera, che è partita proprio dalla simpatia generata nel pubblico dalla sua autoironia legata alle sue imperfezioni. M

ò Mida da Amici 23 non può correre il rischio di togliere l’autotune altrimenti gli si danneggia l’immagine?

Cioè ora per me è proprio una questione di principio, al posto della Petty nel prossimo guanto gli lascerei carta bianca sulla canzone da scegliere, a patto che la canti solo con la sua voce, cioè non possiamo fare arrivare praticamente in finale qualcuno di cui sconosciamo la vera voce senza correzioni.

E tranquillo, Mida, che chi ti apprezzava continuerà a farlo, eh. L’intonazione non è tutto, se sfornerai pezzi con l’autotune che piaceranno al pubblico andrai avanti lo stesso. Però abbi il coraggio di metterti in gioco, di prenderti meno sul serio e di non sembrare così spaventosamente insicuro.

Ah, e non muovetemi l’obiezione che lo stesso discorso deve valere per Holden, Petit e via discorrendo perché SI’, ASSOLUTAMENTE SI’, per me vale per tutti. Parlo di Mida perché è a lui che in due puntate del serale è stato proposto il guanto e l’ha rifiutato. Lo avesse fatto chiunque altro sarebbe stato uguale.

Note finali:

– finalmente ieri ho sentito la Lili Jolie che avevo adocchiato in qualche puntata del pomeridiano, che mi aveva colpita e che non avevo ritrovato nelle prime puntata del serale.

Ieri l’ho trovata finalmente in palla: intensa, sicura sul palco, con la scintilla, il famoso guizzo. Lei a me piace molto, tra i cantanti è sicuramente nel mio podio.

– Marisol Castellanos in questo serale sta ballando pochissimo e forse balla pochissimo per non far sfigurare tutti gli altri.

Io la trovo davvero di un altro livello. Non solo trovo non abbia nulla da invidiare ai professionisti di Amici, ma la trovo persino di livello superiore ad alcuni professionisti di Amici. Lei è la mia personale vincitrice, quantomeno del circuito ballo.

– leggo continua ironia su Petit che canta tutto in napoletano, ma quello è il suo punto di forza, è il suo elemento caratterizzante.

Da quando ad Amici si è deciso di inserire ‘ste caspita di barre in qualunque cover, ognuno le barre le scrive col suo stile, e quello di Petit è dichiaratamente questo.

Certo, mi stuzzicherebbe vederlo alle prese con un guanto di sfida che lo faccia uscire dal suo genere (e mi auguro non sia un altro che si metta a rifiutare tutto), ma fintanto che deve prendere il punto per la squadra trovo giusto valorizzarlo con ciò che gli riesce meglio, e che peraltro per me lo rende uno dei cantanti più in linea con ciò che piace ai giovani d’oggi, con lo stile che spopola in questo momento e quindi uno di quelli più papabili per la vittoria, ma non del programma, ma la vittoria quella importante, quella nei fatti, quella nel mercato discografico.

– continuo a portare avanti la mia personale battaglia per far diminuire a Holden l’uso dell’autotune (tra l’altro ho pure visto un video di lui che canta senza autotune, non è perfetto ma manco ‘sto disastro assoluto, quindi potrebbe benissimo farci sentire un po’ più della sua voce senza filtri) e per fargli cantare più spesso i suoi inediti.

Il punto forte di Holden per me è proprio quello: i suoi pezzi, le sue parole, quanto devo aspettare per poter sentire Nuvola (mio inedito prefe di tutta l’edizione) cantata live al serale?

Appuntamento a sabato prossimo, riusciranno i nostri eroi a non buttare fuori qualche altro bravo ballerino?