‘Amici di Maria De Filippi 15’: l’opinione di Chia sulla seconda puntata del serale

Iniziare il secondo serale della quindicesima edizione di Amici di Maria De Filippi con un duetto che ha visto come guest star i The Kolors è stato illuminante. Di colpo ho capito che l'anno scorso ho avuto troppa grazia nel vedere trionfare i miei prediletti, che fuori da lì hanno inanellato un successone dopo l'altro, e quest'anno il contrappasso sarà -per proporzionalità diretta- necessariamente tremendo. Del resto l'infortunio del mio principale candidato alla vittoria di quest'annata, Andreas Muller, a pochi giorni dall'inizio del serale lasciava ampiamente intuire lo stato di #MaiNaGioia perenne in cui ambivano a farmi ripiombare.



L'eliminazione del latinista Emanuele Caruso, la settimana scorsa, era stato solo l'ultimo zuccherino prima della tragedia. Proverò a non fare riferimento alle anticipazioni del terzo serale (che trovate comunque QUI) né a fare facilissime (ahimé) previsioni per il quarto, ma mi limiterò a commentare quanto abbiamo visto sino ad ora, e in base a ciò trovo quasi assurdo che a dover lasciare il programma sia stato Patrizio Ratto. Certamente poco versatile, quello sì, visto che difficilmente lo vedremo in azione in una coreografia di Alessandra Celentano, ma sicuramente un fuoriclasse nel suo campo che avrebbe meritato qualche soddisfazione in più.

Partiamo da un presupposto: sia nella Squadra Bianca che nella Squadra Blu c'è del talento, molto talento, belle voci e meritevoli danzatori. Però di belle voci e meritevoli danzatori ce ne stanno tanti, nel mondo... per emergere, per spaccare, per imporsi tra tanti serve quell'unicità, quella personalità, quell'originalità che non tutti possiedono. E s'è visto subito, fin da quel duetto iniziale, dove Lele Esposito ha cantato (bene, sicuramente), mentre Stash Fiordispino ha letteralmente travolto chiunque lo ascoltasse. La differenza sta esattamente qui.



Dopo i fasti dell'anno scorso, Amici sta tornando ad essere un po' la metafora della società odierna, dove chi cerca di distinguersi dalla massa non viene valorizzato, mentre chi si uniforma al gusto comune, alle solite esibizioni, al messaggio nazional popolare da lanciare viene premiato. Ed è così che Alessio La Padula (ottimo ballerino, ma come ne abbiamo notati tanti in questi anni...) ha la meglio su Patrizio Ratto (che al contrario ci offriva uno spettacolo mai visto ad Amici), e la rassicurante normalità (piena di stecche, certo...) di una Chiara Grispo o di una Elodie Di Patrizi viene pompata di più dell'originalità di un Cristiano Cosa o dell'energia dei La Rua.

Che le puntate non siano in diretta non aiuta di certo: non solo sapere già da prima lo scempio a cui si sta per assistere toglie tre quarti dell'enfasi allo spettacolo (raddoppiando gli improperi), ma che le carriere future di questi allievi siano in mano unicamente al giudizio -sicuramente competente, ma pur sempre personale- di sole quattro o cinque persone (un po' come accade a The Voice finché non si arriva ai Live Show) non da la misura esatta del gradimento del pubblico, che è poi quello che fuori da quello studio determinerà l'effettivo successo dei ragazzi in gara.



Ma a proposito delle tre giudici del serale Loredana Berté, Sabrina Ferilli e Anna Oxa, ed in particolare quest'ultima, io sono sconvolta dai teatrini a cui abbiamo assistito ieri sera. A me Emma Marrone piace molto, moltissimo, sia come donna che come cantante, ma quando sfodera quel populismo che nemmeno Gianni Sperti arriva a tanto me sento male. Vogliamo parlare di quando, dopo l'esibizione stracciamutande di un Gabriele Esposito versione pompiere ammiccante, J-Ax e Nek si sono avvicinati alla panchina dei Bianchi porgendo ironicamente alle due coach rivali un mazzo di fiori 'per l'8 marzo', e la Marrone ha risposto 'Non era l'8 marzo, con questi balli la gente paga l'affitto'? Santo cielo.

La cosa peggiore è che Emma ha finito col contagiare anche Elisa Toffoli, che in questa seconda puntata ci si è proprio impegnata a risultare di un'irritante come mai prima d'ora. Irriconoscibile, se solo pensate allo scorso anno. Io spero che, tornata a casa, Elisa inserisca la videocassetta nel videoregistratore, si riascolti e faccia caso al tremendo spettacolo che ci ha offerto ieri sera. L'assoluta mancanza di rispetto nei confronti delle opinioni di un'artista come la Oxa, espresse per altro con la massima tranquillità e con il solo intento di aiutare i ragazzi a tirare fuori il meglio di sé, e punite poi con la ripetuta sostituzione con Morgan nelle votazioni, nonostante alle sue critiche costruttive nei confronti dei Bianchi fosse spesso (e a volte inspiegabilmente, come nel caso della sfida tra Elodie Di Patrizi e Cristiano Cosa, dove quest'ultimo ci ha regalato la performance più intensa della serata e avrebbe meritato la vittoria) accompagnato comunque il suo punto, era completamente ingiustificata e fuori luogo.

Un bel pacco di leggerezza in più farebbe bene non solo a quel macigno di Elodie ma anche alle sue coach, me sa.