‘Amici di Maria De Filippi 15’: l’opinione di Isa sulla settima puntata del serale
Isa Maggio 15, 2016
Sapete qual è la cosa che veramente mi dispiace? Non è nemmeno tanto che Daniele e i La Rua siano stati eliminati, il target di Amici lo conosciamo ed è già tanto che loro, senza drammi esistenziali alle spalle, senza love story attira fan e con una impronta musicale lontana anni luce dal Camba/KekkoDeiModà syle, siano arrivati così lontano. La cosa che mi dispiace è che questi ragazzi in questo serale sono stati completamente e totalmente snobbati. Insomma, mettendo insieme le ultime tre puntate (ballottaggio escluso) abbiamo visto qualcosa come appena tre esibizioni. Tre esibizioni in tre serate quando, nella stessa Squadra bianca, ci sono allievi che tre esibizioni le fanno nel giro di due ore di serale.
E’ un peccato, un peccato enorme, perché i La Rua, che piacciano o meno, rappresentano qualcosa di diverso rispetto a tutto ciò che ha offerto questo serale. I La Rua hanno un LORO stile, hanno una LORO identità, e in un oceano di copie e fotocopie si tratta di una rarità che andrebbe apprezzata e valorizzata invece di essere relegata a mezza esibizione, preferibilmente a fine serata quando tutti stanno già con mezzo occhio aperto e uno e mezzo chiuso. In questo sinceramente mi ha un po’ deluso Elisa Toffoli. Da lei mi sarei aspettata maggiore attenzione verso l’animo artistico di questi ragazzi, ed invece anche lei, a quanto pare, ha scelto il ‘ti piace vincere facile‘ puntando sui classici personaggi che ad Amici funzionano per definizione.
A Daniele e a tutta la band un grande in bocca al lupo per il prosieguo della loro carriera. Non occorre riempire stadi e palazzetti, non occorre collezionare multiplatini, non occorrono i firma copie con le adolescenti in lacrime… ciò che auguro loro è di riuscire a fare musica in maniera pura e onesta, gli auguro di trovare la loro strada, di migliorarsi, di divertirsi e di poter vivere di questa loro grande passione. I mezzi ci sono tutti. Buona fortuna, ragazzi!
Per il resto direi che mai come nella puntata di ieri la doppia vittoria dei Blu è stata meritatissima. Sergio Sylvestre era assolutamente in serata di grazia, la sua versione di The Sound of Silence era da applauso, inchino, bacio accademico e lacrima di commozione. E poi, dai, quanto era bellino dopo la seicentesima esibizione della serata tutto affaticato e più sudato di me quando inizio a vedere il finale di stagione di Grey’s Anatomy?!
Ale Gaudino, chevvelodicoafà, per me è un fuoriclasse. Stupendo il quadro sul tema del bullissimo in cui lui ballava e Sergio cantava What a Wonderful Word e fighissima e sbarazzina l’esibizione sul tema Man in Black in cui, come già accaduto in diverse altre performance, riusciva a spiccare in mezzo a un mucchio di ballerini professionisti. In un mondo che va per il verso giusto Ale vincerebbe non solo il circuito ballo ma vincerebbe proprio tutto il programma. Se si parla di talento vero, nudo e crudo, il suo nome è l’unico valido in questa edizione.
Dal lato dei Bianchi salvo solo Gabriele Esposito che si è mantenuto sui suoi soliti livelli e che, pur non essendo un’eccellenza, ha i suoi tratti di particolarità. Per il resto, oh, che vi devo dire, a me Elodie Di Patrizi proprio non piace, ogni volta che la ascolto individuo una cantante in più alla quale mi somiglia… Se si prendono le voci di Emma Marrone, Noemi e altre 2/3 cantanti straniere a caso e le si shakera, voilà, ciccia fuori la voce di Elodie. Ecco, sinceramente io lei la trovo più bella che brava. E non è una bella cosa. Ma vincerà, vincerà perché il suo personaggio è forte, perché il suo inedito rientra esattamente in tutti i canoni degli inediti amiciani di successo e perché dal numero di esibizioni che le vengono affidate ogni sera è più che evidente che sia lei il cavallo sul quale si è deciso di puntare. In tutto ciò, comunque, qualcuno spieghi a Loredana Bertè il meccanismo di Amici e le faccia capire che è leggermente fuori luogo che ogni volta che qualcuno osa nominare la Di Patrizi debba attaccarci il pippone manco avessimo osato mettere in discussione, chessò, Celine Dion.
Considerazioni finali:
– ma quale cavolo è la tecnica di conservazione di Biagio Antonacci? Lo surgelano alla fine di ogni apparizione e poi lo ritirano fuori all’occorrenza? E’ da 20 anni che ha le stesse sembianze. La gente che non invecchia mi inquieta.
– figherrima la “prova Morgan” con quel mashup di brani assemblati alla perfezione dal Castoldi! C’è poco da fare, sarà schizzato, sarà instabile, sarà tutto quello che vi pare ma se si parla di musica, di creatività, competenze e originalità Morgan lì dentro fa le scarpe a tutti. TUTTI.
– qualcuno mi spieghi il senso delle sfide tra i coach ai fini della gara dei ragazzi. Capisco che i coach debbano promuoversi i singoli in uscita ma perché la vittoria dei Blu o dei Bianchi, e quindi il destino degli allievi, deve essere legato a chi ha scritto l’inedito più bello tra Elisa e Nek? E, soprattutto, perché Elisa e Nek accettano di sottoporre il loro lavoro a giudizi e votazioni manco fossero gli ultimi pischelletti alle prime armi?
– per concludere vi propongo una diapositiva di Marco Mengoni dopo essere stato immotivatamente paragonato, per la terza volta, a Lele Esposito…
… perdonali, MarcuccioMio, perché non sanno ciò che dicono!
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