‘Amici di Maria De Filippi’: l’opinione di Chia sulla settima puntata del serale
Chia Maggio 24, 2015
Che dite, Roberta Bruzzone avrà scomodato il suo infallibile team di legali anche ieri sera, o finalmente avrà smesso la corazza da pesantona e si sarà fatta una risata guardando la brillante performance di Virginia Raffaele feat. Moria De Filippi?
La finale di Amici di Maria De Filippi quatta quatta si avvicina, e in gara sono rimasti senz’altro i talenti e le personalità più forti di questa stagione. Chiunque venga eliminato ad un passo dal podio è un peccato, perché a modo loro se lo meriterebbero tutti, ma si sa, il vincitore è uno solo.
E io non ho mai avuto dubbi su chi tifare per la medaglia d’oro di questa quattordicesima edizione del talent: ovviamente i The Kolors, che mi hanno conquistata alla prima nota di Everytime, fatta scatenare con Smells like teen spirits, stupita con Il mondo, divertita con Uptown Funk, e commossa sulle note del medley tra Broken e A modo tuo. Ogni brano, dai più rock ai classiconi italiani, nelle loro mani diventa una chicca, viene stravolto e riarrangiato con una creatività ed una maestria che difficilmente vediamo ad Amici: un marchio riconoscibile, il loro, che gli auguro abbia il successo che merita anche fuori da quello studio. Il primo posto -meritatissimo- su iTunes del resto fa ben sperare…
Tra i più discussi del seralone c’è sicuramente Mattia Briga, il rapper all’apparenza duro e strafottente, ma sotto sotto un tenerone, dicono. Tra tutti è quello sul quale ho cambiato più volte opinione, perché se è vero che apprezzo le sue buone capacità di scrittura e trovo i suoi brani orecchiabilissimi (splendida la versione di Sei di mattina accompagnata dalla chitarra live!), è vero anche che generalmente preferisco approcci più umili, soprattutto in contesti come quello di Amici dove nessuno dei ragazzi può dirsi ancora ‘arrivato’. Il problema più grande di Briga, tuttavia, credo sia da individuare nelle frange più fanatiche dei suoi fan. Sicuramente il suo modo di fare così sicuro di sé non aiuta, ma gran parte dell’antipatia che suscita nei detrattori è dovuta senza dubbio a quelle orde di bimbeminkia al primo ciclo che pur di sostenerlo urlano impazzite ad ogni suo sospiro, fischiano per partito preso contro Luca Tudisca, cantano sopra le critiche costruttive di Fiorella Mannoia, riempiono di buuu i giudici se osano non assegnargli il punto dopo l’esibizione. Gente non solo maleducata e irrispettosa, ma nemmeno capace di capire che così facendo il loro idolo lo danneggiano soltanto.
Sul fronte ballerini, non ho mai nascosto la mia adorazione per Giorgio Albanese, per il quale finalmente ieri sera ho sentito spendere qualche parola positiva dai giudici che sino ad ora l’hanno bistrattato immeritatamente. Pazzesco come in questo serale stiano sottovalutando un talento così immenso come il suo, che non ha manco bisogno dei ‘quadri’ di Giuliano Peparini per emergere!
Klaudia Pepa è bravissima, una macchina infallibile che in I’m an Albatraoz è davvero strepitosa, una professionista di esperienza che spesso tuttavia mi risulta fredda. Virginia Tomarchio sarà sicuramente più giovane ed inesperta, ma ha una delicatezza ed un’espressività davvero fuori dal comune, e mi spiace venga schierata così poco perché è una delizia assistere alle sue performance.
E veniamo a Valentina Tesio, l’eliminata di ieri sera… Una voce potente e precisa, la sua, ma per lei vale un po’ lo stesso discorso fatto per Klaudia, troppa precisione a volte fatica ad arrivare al telespettatore, a comunicare emozione. Ma ho apprezzato moltissimo il momento in cui si è congedata dal programma, col sorriso e riempiendo di complimenti i suoi rivali, i suoi professori, i giudici. Una ragazza davvero umile come ce ne vorrebbero di più in quella trasmissione…
Il segreto del successo di quest’edizione, comunque, oltre ai ragazzi in gara sono senz’altro le due coach Emma Marrone ed Elisa Toffoli.. due incredibili minchione sempre pronte a scherzare e a mettersi in gioco. Leggo in giro un sacco di critiche al loro indirizzo, ultimamente, gente che ritiene Emma una che non sa perdere, altri ancora che trovano Elisa una ruffiana pazzesca. Io vedo due ragazze che han messo la loro esperienza -poca o tanta che sia- a disposizione di una squadra di giovani promesse alle quali si stanno dedicando anima e corpo. Adoro la sensibilità di Emma e la premura verso i suoi ragazzi, come adoro la passione che Elisa mette in ogni esibizione che cuce addosso ai propri talenti. Penso che i dodici allievi arrivati al serale non avrebbero potuto desiderare mentori migliori sulla loro strada.
Don Celso a parte, ovviamente.
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