Amici, Mattia Briga confessa di essere affetto da un disturbo comportamentale: “Ho scoperto solo qualche giorno fa che…”
La riflessione su Instagram
Renata Maggio 3, 2024
Mattia Briga, protagonista della quattordicesima edizione di Amici di Maria De Filippi, ha esternato il suo pensiero su un fenomeno sociale legato soprattutto ai social.
Si tratta della FOMO (dall’inglese “fear of missing out”, ovvero “paura di essere tagliati fuori”), una forma di ansia sociale caratterizzata dal timore di rimanere esclusi da eventi, esperienze o contesti sociali gratificanti. Tale preoccupazione compulsiva riguardo alla perdita di un’opportunità di interazione sociale viene considerata come un disturbo comportamentale. Negli ultimi anni, gli psicologi hanno diagnosticato la FOMO a un numero crescente di adolescenti che, a causa del suddetto disturbo, sono più inclini a manifestare segni di ansia e depressione. Oltre ai giovani, questo fenomeno colpisce anche gli adulti, come ha testimoniato l’ex tronista di Uomini e Donne Alessio Lo Passo.
Di recente Briga – che nel 2021 è convolato a nozze con Arianna Montefiori – ha voluto dire la sua attraverso una Instagram story. Come riportato dai colleghi de Ilvicolodellenews, il cantante ha scritto:
Ho scoperto solo qualche giorno fa che esiste un disturbo chiamato F.O.M.O. (Fear of Missing Out), cioè “La Paura di Perdersi Qualcosa” intesa come perdersi un evento, una scena o il semplice non assistere a un fatto che nella tua testa ti dovrebbe riguardare. Da adolescente mi facevo i km a piedi e in motorino per le comitive del quartiere e da più grande mi capitava di uscire di casa la mattina e tornare a notte fonda stando praticamente tutto il giorno per strada.
Avrò fatto questa vita per anni. Non volevo mai mancare a una festa, ad un cazzeggio in piazza o fuori da scuola. E anche se non si faceva niente, più tardi facevo e più ero contento. L’importante era stare insieme e fumarsi la vita. Solo ora che mi sono calmato e che vengo a conoscenza dell’esistenza di questo disturbo, sono sicuro di averlo avuto. E che questo sia stato padrone di me per molto tempo.
Il secondo classificato di Amici 14 ha poi aggiunto:
Ora, la mia riflessione è questa. Per fortuna sono stato sempre più o meno in pace con la mia testa e ho sempre creduto che tutto quello che ho fatto abbia contribuito a formare il mio carattere e la mia cultura. Ma se avessi saputo 20 anni fa di avere una sorta di “patologia” comportamentale, questa consapevolezza mi avrebbe aiutato? Ne siamo sicuri? Qualcuno avrebbe tentato di agire su di me? Non vi pare una forzatura di questi ultimi tempi il dover diagnosticare, etichettare, psicanalizzare e ingigantire i comportamenti naturali delle persone? Soprattutto dei ragazzi? Non vi pare che ci sia un abuso di sindromi, disturbi e quant’altro e che esse vengano diagnosticate con troppa semplicità?
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