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Amici, Michele Bravi escluso da Sanremo con un brano sull’Alzheimer: “Mi ha portato a una rottura con la casa discografica”

Il cantautore in un lungo video-sfogo sui social ha raccontato quanto gli è accaduto

Renata 15/02/2025

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Michele Bravi, dopo l’esclusione da Sanremo 2025, ha svelato di cosa parlava il brano che aveva proposto a Carlo Conti.

 

In un recente video caricato su Instagram il vincitore della settima edizione di X Factor ha raccontato un retroscena sulla sua esclusione da Sanremo per il secondo anno di fila (QUI la sua reazione all’esclusione dalla scorsa edizione).

Allora, facciamo un salto indietro. E’ il 15 dicembre del 2024 e a un certo punto il telefono mi impazzisce. Iniziano ad arrivare una serie infinita di messaggi e il succo era sempre: “guarda che Lino Banfi ha spoilerato“…Quindi accendo la tv ed effettivamente Lino era ospite quel giorno a Domenica In da Mara Venier e dice queste cose: “Senza fare il nome,  Michele Bravi…Tu hai messo il nome mio per fare un video. Ho fatto la parte del nonno che accudiva la nonna che aveva l’Alzheimer. E’ venuta fuori una cosa bellissima da questo video“. Quello a cui Lino fa riferimento non è effettivamente solo un cortometraggio, tutto parte da una canzone. Questa canzone io inizio a scriverla due anni fa…La scrivo, la riscrivo, la impasto, cambio il ritornello mille volte…Insomma, sai quando dici: “ecco, a questo punto è tutto al posto giusto“, ci ho messo due anni.

L’ex giudice di Amici ha proseguito dicendo:

Si tratta di una canzone in cui io racconto la storia d’amore delle due persone più importanti della mia vita che sono nonno Luigi e nonna Graziella. La storia dei miei nonni è una storia piena di umiltà, anche di dolori, ma è una storia di una famiglia italiana che costruisce una vita insieme e ad un certo punto arriva anche l’intrusività di una malattia, quella che cancella i ricordi…La malattia dell’Alzheimer. Ho provato a proporla a Sanremo per due anni, non è andata. E’ ovvio che da una parte mi è dispiaciuto ma non per la parte professionale, Sanremo è una gara e quindi ci sta che delle volte ti dicano di no.

Michele, che ha partecipato al Festival della canzone italiana nel 2017 con Il diario degli errori (classificandosi quarto) e nel febbraio 2022 con Inverno dei fiori (classificandosi decimo), ha poi aggiunto:

Mi è dispiaciuto per un fatto, diciamo così, simbolico. La finale di Sanremo è il 15 febbraio, il 15 febbraio è l’anniversario di matrimonio dei miei nonni…C’era qualcosa che dico “wow, sarebbe bellissimo portarla là sopra, su quel palco, con l’orchestra, proprio quel giorno“. Hai presente quando fai un regalo e magari il regalo è bellissimo però stai attento anche a come lo impacchetti. Allora scegli la carta più pregiata, il fiocchetto più giusto…Sanremo per me era un po’ questo, era portarglielo con un bel pacchetto da scartare…

Il fatto di citare Sanremo, l’esclusione a Sanremo…Non lo sto dicendo perché voglio dimostrare un rancore o una sorta di vendetta. Assolutamente no, sono tranquillissimo a riguardo, faccio un grandissimo in bocca al lupo a Carlo a cui sarò sempre grato. Io senza Carlo non farei questo lavoro, è stato lui a scegliermi con Il diario degli errori, Carlo vai e spacca tutto. Lo dico perché questa esclusione a Sanremo ha portato delle conseguenze…Conseguenze che ci sono, che fanno parte delle leggi della discografia e così via.

E ancora, l’ex giudice di Amici ha spiegato:

C’è n’è una in particolare rispetto al sostegno di una grande casa discografica. Io negli ultimi dieci anni sono sempre stato accompagno nel mio percorso artistico da una major discografica…L’esclusione a Sanremo ha portato a una rottura…a chiudere un contratto discografico. Anche questa cosa, io non la riporto per creare delle dietrologie ma per dire che è chiaro che in questo momento sto cercando di sistemare tutta una parte burocratica, legale, noiosissima, senza la quale è difficile in questo momento pubblicare nella tranquillità.

Anche perché, al di là del fatto che questa è una canzone che parla di nonni, di famiglia, della malattia, questa canzone nasce dalla volontà – questa sembrerà una sviolinata però è la verità – di fare del bene. Stiamo lavorando a una serie di progetti collaterali alla canzone che possano sensibilizzare, unire, raccogliere…Quindi stiamo cercando anche gli alleati giusti per aiutarci in questa “missione”.

Quindi c’è questa canzone, c’è questo cortometraggio, ci sarà anche un terzo capitolo di questo progetto, usciranno il più presto possibile“, ha concluso Michele.

 

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