Amici Specials, Mr. Rain duetta con Deddy e dà un importante consiglio artistico agli allievi
Il rapper ha anche raccontato il perché del suo nome d'arte così particolare
Linda Aprile 6, 2021
Su Amazon Prime Video è disponibile da oggi, martedì 6 aprile, la sesta puntata di Amici Specials.
Dopo le emozioni passate con Michele Bravi e il divertimento trascorso con Rocco Hunt, è toccato al cantautore rap Mr.Rain – alias Mattia Balardi – confrontarsi e conoscersi con gli allievi di Amici 20. I ragazzi lo hanno accolto all’interno della scuola con un grande applauso, subito dopo l’ospite si è rivolto a Deddy:
Ti ho visto. Ho visto la tua performance di Fiori di Chernobyl e sei stato molto bravo. Dopo se ti va ce la cantiamo insieme. O la cantiamo subito? Rompiamo il ghiaccio dai. Vieni Deddy.
L’allievo visibilmente emozionato, ha duettato accompagnato al piano dal cantautore. Il ritornello è stato un momento di condivisione per tutti i ragazzi della scuola. “Come state vivendo questa situazione qua, dentro questo programma?” ha chiesto il cantante. Al quale i ragazzi, uno dopo l’altro hanno risposto:
Deddy: “E’ ancora difficile da realizzare. Sono cresciuto guardandolo sul divano con i miei, con mia madre. Guardavo Amici sul divano. Oggi sono qui e non lo realizzo.” Enula: “E’ tutto intenso. Il tempo qui è diverso. E’ proprio un mondo a parte rispetto alla realtà.” Aka7Even: “Ogni giorno viviamo almeno, almeno, una ventina di emozioni. Tutte diverse. Nell’arco di poco tempo rispetto l’un l’altra.”
“E’ un momento che vi ricorderete per sempre. State costruendo voi stessi e non è semplice fare questo lavoro quindi vi faccio un mega applauso.” Ha detto Mr.Rain alla classe. Subito dopo Deddy gli ha rivolto la prima domanda: “Quando hai iniziato a fare musica, qual era il tuo obiettivo più grande?”. Al ché l’ospite ha raccontato:
Era fare concerti, fare live, fare un album e vivere di questo, semplicemente questo. Vivere facendo quello che mi piace. Ho fatto mille lavori. Ho fatto il porta pizze, il fornaio, ho fatto, il pittore, il giardiniere, tutto. Odiavo fare altri lavori. Mi sentivo proprio frustrato. Mi ero messo in testa che dovevo fare questo per vivere. Non volevo diventare milionario ma vivere con quello che mi fa stare bene, quello che mi piace, è partito tutto da questo. Ho iniziato dieci anni fa, ero fan di Eminem, per quello sono biondo, mi è rimasta ancora. Un po’ per hobby ho detto “proviamo a scrivere canzoni“. Ho fatto il mio primo mix tape, girava tra i miei amici. Studiando pianoforte e i software su You Tube per produrre e pian piano sono arrivato qua. Ho fatto il mio primo disco, poi il secondo, adesso il terzo.
E ancora:
Ce l’ho messa tutta. Ci sono molti giorni no. Sono giorni che pensi “ma perché sto facendo questo?“. Veramente è un mondo duro. Devi sacrificare il 100% di te stesso. Sono 23 ore al giorno in fissa con il lavoro. “Devo fare questo. Devo trovare un modo per migliorarmi come produttore. Scrivere meglio. Girare video ancora più fighi.” Sono sempre in competizione con me stesso e questa competizione mi da tanto ma mi toglie molto.
Samuele Barbetta ha chiesto invece a Mr.Rain: “Prima parlavi del tuo essere molto fan di Eminem. Per via di questo, hai subito un processo di imitazione verso i tuoi modelli che ti ha portato ad essere più caratteristico o hai sempre evitato l’imitazione?“. Al quale l’ospite ha replicato:
Più che imitazione è prendere spunto. Ogni artista secondo me prende spunto da qualcuno. O ha qualche punto di riferimento. All’inizio non avendo un’identità così precisa mi ispiravo fin troppo a Eminem. Poi arrivando altri generi, cantanti e contaminazioni si è creata la mia identità artistica. Ciò che sono lo devo a lui ma anche a più persone e più cose.
Dopo il momento di condivisione il cantautore ha performato il suo singolo 9.3, sotto richiesta di Enula. Una volta terminata la canzone, Martina Miliddi gli ha chiesto incuriosita: “Ma fondamentalmente non te lo abbiamo chiesto. Com’è che ti chiami?”. Il cantante ha spiegato che si chiama Mattia e ha colto l’occasione per raccontare agli allievi perché ha scelto di chiamarsi Mr.Rain:
Perché scrivo nei giorni di pioggia. Scrivo solo nei giorni di pioggia. Quando piove. Quando c’è il sole non riesco a scrivere e produrre. Ci provo spesso ma non mi escono robe fighe. Produco da novembre a marzo, poi basta. L’estate lavoro, passo le giornate in studio, mi incaz*o mi arrabbio, scrivo qualcosina ma poca roba. La pioggia è un momento tutto mio. A me capita, mi è capitato di essere in giro con la pioggia e sentivo la necessità di stare solo. Mi inventavo bugie. In realtà scrivevo, lo prendo come tempo per me. Necessità e bisogno di stare solo quando piove. I miei amici adesso lo sanno.
“Mattia e Mr.Rain sono due persone diverse?” ha chiesto Aka7Even, al quale l’ospite ha risposto:
Sono due persone diverse perché ho dentro due persone distinte. Una è la parte devota alla musica e al lavoro. Mattia è succube di Mr.Rain. Sacrifico tutto per la musica. E’ difficile dosare il tempo tra queste due persone.
Tommaso Stanzani invece, ha voluto sapere cosa lo ha ispirato nella composizione di Fiori di Chernobyl. Il singolo del cantante ha dietro una storia particolare, di rinascita dopo un vero e proprio blocco artistico, come ha spiegato:
Prima di Fiori di Chernobyl avevo un po’ di bozze, tutte cancellate, era un periodo no. Ho passato un periodo buio con problemi professionali e personali. Ero a terra, scrivevo cose ma non erano più quello che scrivevo prima. Ho avuto davvero il blocco dello scrittore e ero preso a male. Ho fatto mesi così e dopo ho detto “mi concentro e butto fuori tutto quello che ho vissuto nell’ultimo anno”. Così ho fatto e da lì mi son sentito meglio.
Alessandro Cavallo ha voluto sapere cosa significa per lui essere un’artista. “Un privilegio, perché sei un esempio per tanti altri.” ha risposto il rapper. Mentre Giulia Stabile ha chiesto, come di routine, il cartone preferito dell’ospite: “Braccio di Ferro” e subito dopo il suo rito scaramantico, che è stato svelato da Mattia: “Prima del live o di fare programmi mi prendo 5 minuti e sto solo con me stesso e se non mi isolo, se non lo faccio è come se sapessi che andrà male. Devo farlo.”
Il cantautore ha chiesto poi ai ragazzi qual è la loro canzone del cuore, quella che avrebbero voluto scrivere loro. Sangiovanni ha esordito citando La Donna Cannone di De Gregori, mentre quella dell’ospite, ha voluto performarla: Pianeti di Ultimo, aggiungendo: “Stimo molto Ultimo, è qualcosa di vero in questo mondo. E’ poesia. Quando la sento penso perché non mi è venuta in mente a me?“.
Dopo il momento goliardico, Sangiovanni ha chiesto ancora: “Se dovessi descrivermi la tua scrittura con una metafora nel mondo reale quale sarebbe? La mia la vedo come scendere per strada in una piazza gigantesca, tipo l’imbrunire, con le persone che escono ad ascoltare, penso che ognuno di noi scrive pensando ad una metafora.” A detta di Mr.Rain, la sua metafora sarebbe quella di girare nudo per strada: “Io parlo di qualsiasi cosa, tutto quello che mi passa per la testa lo metto nei pezzi senza farmi mai il problema, quindi sì, direi che mi spoglio.”
Prima di lasciare lo studio, l’ospite ha voluto dare un consiglio importante agli allievi, sotto richiesta di Martina Miliddi:
Un consiglio a voi artisti? Continuare a fare quello che credi sia giusto. Non scendere mai a compromessi, è come distruggere la propria identità artistica.
E voi avete seguito la sesta puntata di Amici Specials?
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