Andrea Iannone, arriva la condanna a 18 mesi per doping ma il pilota potrebbe tornare presto a correre: ecco perché
Luana Aprile 1, 2020
Andrea Iannone, il pilota che era stato trovato positivo a novembre scorso e a seguito di cui era stato sospeso è stato condannato a 18 mesi di squalifica per doping fino al 16 giugno 2021 e lo ha reso noto l’Aprilia, la scuderia con cui partecipa nel Mondiale MotoGp. I giudici della sentenza hanno reso noto che ad alterare le analisi del pilota è stata una contaminazione alimentare (carne mangiata in un ristorante) che ha fatto rilevare delle tracce di drostanolone nel sangue, quindi al pilota è stata riconosciuta una assunzione accidentale, colposa e non dolosa.
La sua difesa ha fatto sapere che ricorrerà al Tas confidando di ottenere una sentenza entro l’autunno, cosa che gli permetterebbe di gareggiare in una stagione che considerato l’attuale stato di lockdown mondiale inizierà non prima dell’estate.
Ed è stato con queste parole che Iannone ha commentato la sentenza in diretta a Sky Sport:
Questo periodo è stato il più difficile della mia vita. Ho pensato davvero di tutto. Vedere riconosciuta la mia innocenza è una vittoria. Poteva andare molto peggio. Anche se abbiamo perso lo stesso, visto la condanna di 18 mesi… Sono il primo caso di sospensione per contaminazione alimentare. Nessuno di noi sa con certezza cosa mangia. C’è incongruenza fra il regolamento e la vita reale. L’obiettivo ora è tornare in moto il più velocemente possibile.
E voi cosa ne pensate?
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