Angela Finocchiaro: “A sessant’anni mi spoglio. Che male c’è? Alla mia età non sono mica una befana!”

E' una Angela Finocchiaro mai vista quella che sul palcoscenico si mette letteralmente a nudo. L'attrice milanese, infatti, racconta: "E' vero, ci spogliamo del tutto. Resto con un filo di perle e basta. Siamo in sei. Dove troviamo il coraggio di farlo? Nel sostenere una giusta causa". Lo spettacolo s'intitola Calendar girls ed è l'adattamento dell'omonimo film in cui un gruppo di cinquantenni e sessantenni posa come mamma le ha fatte per beneficenza. Angela e le sue coraggiose 'ragazze' hanno scelto di sostenere l'Ail, l'Associazione Italiana contro la Leucemia. Quando si nota che tra pochi giorni (il 20 novembre) compirà 60 anni eppure sta facendo una strage di uomini con Calendar girls, la Finocchiaro risponde: "Adesso non esageriamo, però non siamo più befane come ci considerano alcuni uomini. Le sessantenni di oggi sono bombe sexy. Più gli anni passano e più le donne over cinquanta sembrano avere dieci, se non quindici anni di meno. Siamo molto attive e, soprattutto, non ci stiamo proprio a essere messe da parte. Io di seducente non ho mai avuto niente! Come rompiscatole sono la prima in assoluto, ma la seduzione non fa parte di me, ve lo assicuro. Non vi nascondo la vergogna e le risate durante le prove! All'inizio ci avevano proposto i cosiddetti accademici, ossia tutine color carne. ma ci siamo rese conto che era molto più imbarazzante e quindi abbiamo tolto tutto! E' incredibile l'apprezzamento del pubblico: la gente in quella parte di spettacolo perde la testa! Cadono i vestiti e partono gli applausi. Mostrarsi nuda sul palco ti unisce ancora di più alla gente ed è una sensazione fantastica". Quando si osserva che ha costruito una carriera lontana dalla chirurgia plastica e le si chiede come sia possibile che non abbia mai pensato al 'ritocchino', la simpatica interprete risponde: "Sono sempre stata abbastanza pigra sull'aspetto fisico. Ammetto di aver fatte anch'io qualche punturina, ma solo per concedermi una specie di rinfrescata. Quello che non concepisco è la trasformazione di un volto. Credo che non riuscirei a vedermi diversa. Non escludo il ritocco, ma mi piacerebbe continuare a lavorare col mio viso, difetti compresi". Infine, quando le si chiede cosa farà adesso che i suoi figli, per cui aveva ridotto gli impegni, sono cresciuti, risponde: "Li vedo talmente poco che quando telefono per chiacchierare un po' rispondono: 'Dimmi babbo. Ah no, scusa. Ciao mamma...'. Insomma, si sono quasi scordati di me!".



Fonte: Nuovo