Angelica Schiatti si sfoga dopo le novità sul processo con Morgan: “Questo è il trattamento che si riserva in Italia a chi aspetta giustizia”

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Il cantautore Morgan (Marco Castoldi) è stato ammesso alla giustizia riparativa in seguito al processo per stalking ai danni dell'ex fidanzata, la cantautrice Angelica Schiatti. La decisione, resa nota il 27 settembre 2024, è stata presa dal giudice del Tribunale di Lecco, in risposta alla richiesta avanzata dai legali di Morgan durante l'udienza del 13 settembre.



La giustizia riparativa, introdotta dalla Riforma Cartabia, è una procedura complementare al processo penale che consente alle parti di tentare una risoluzione del conflitto attraverso il dialogo, con la mediazione di professionisti. Nel caso di Morgan, questo percorso prevede una fase di riabilitazione individuale, seguita da un incontro con Angelica Schiatti alla presenza di un mediatore. L'obiettivo è di trovare una soluzione che possa evitare il prosieguo del processo o, in alternativa, portare a una riduzione della pena in caso di condanna.

La decisione di ammettere Morgan alla giustizia riparativa ha suscitato reazioni contrastanti. Gli avvocati di Angelica Schiatti si sono opposti fermamente, sottolineando che "non ci sono gli estremi per mediare" in un caso di stalking. La legale di Angelica, Maria Nirta, ha dichiarato:



È inaccettabile un sistema che da una parte invita le donne a denunciare e dall'altra le mette in condizione di dover affrontare chi le ha perseguitate

Al contrario, il team legale di Morgan ha accolto con soddisfazione la decisione del tribunale. I legali del cantautore hanno ricordato che il cantautore ha già offerto delle scuse formali ad Angelica e proposto una conciliazione anche a livello economico, nell'intento di risolvere la questione in modo pacifico.



La vicenda giudiziaria risale al 2020, quando Angelica Schiatti, cantautrice e attuale compagna di Calcutta, denunciò Morgan per stalking, attivando il codice rosso. La prossima udienza del processo è fissata per il 14 marzo 2025. Nel frattempo, Angelica ha espresso la sua frustrazione sui social per la lentezza del sistema giudiziario italiano, dichiarandosi "abbandonata dalle istituzioni":

Altri sei mesi nel congelatore, così arriviamo a 5 anni senza alcuna tutela. Non 5 anni per avere una sentenza (quella magari), 5 anni per arrivare forse ad una PRIMA UDIENZA. 5 anni, due rinvii a giudizio, vita compromessa, anni di malessere, di rospi ingoiati, di fiducia mal riposta, di dignità calpestata, di paura, e soprattutto nessuna tutela se non la mia buona stella e la fortuna che ho di aver potuto stravolgere la mia vita, le mie abitudini. E chi va in ufficio tutti i giorni facendo la stessa strafa come fa?  A chi si dichiara vittima innocente di una persona "fuori di testa" , "starfucker" e "in cerca di visibilità (solo per citare alcuni degli appellativi a me riservati negli ultimi giorni. Diamo pure sei mesi di tempo per provare ad avere uno sconto di pena. Perchè di questo si tratta, non certo di pentimento o ravvedimento. Basti guardare l'ultimo post. A me lasciate pure altri sei mesi nel congelatore, tanto che cosa cambia. Chi mi ridà indietro questi 5 anni passati in queste condizioni? Questo è il trattamento che si riserva in Italia a chi aspetta la giustizia in silenzio. Però mi raccomando, continuate a dirci "denunciate donne" invitandoci poi ad incontrare la persona che più vi ha fatto male.

A tal riguardo è intervenuta anche Selvaggia Lucarelli, condividendo un articolo Ansa riguardante la vicenda e commentando:

Quindi oggi abbiamo imparato che se denunci il tuo persecutore e chiedi il divieto di avvicinamento, non solo nessuno ti si filerà per anni, ma poi decideranno pure che sarebbe carino che tu lo incontrassi. E poi ovviamente la prossima udienza con calma, a marzo.

 

Morgan invece ha attaccato i giornalisti che hanno riportato la notizia riguardante il percorso di riabilitazione che dovrebbe seguire, smentendola:

I giornalisti la smettano di scrivere fandonie. Io non andrò in nessun centro antiviolenza, perchè io non sono un violento e non ho fatto violenza a nessuno. Io sono un centro antiviolenza.

Questa contorta vicenda giudiziaria probabilmente avrà strascichi anche nei prossimi mesi.