Antonino Spadaccino spiega perché non andò avanti ad X Factor in Inghilterra: “La cosa principale per me fu il gesto di Robbie Williams”

Fresco vincitore dell’ultima edizione di Tale e Quale Show, Antonino Spadaccino, ex allievo della scuola di Amici di Maria De Filippi, ha rilasciato un’interessante intervista ai colleghi di FanPage.it.



L’ex vincitore del talent di Canale 5 ha iniziato la sua lunga chiacchierata parlando di una sua eventuale partecipazione al prossimo Festival di Sanremo:

In questo momento Sanremo per molti artisti viene trattato come una settimana promo. Cosa dettata dal mercato attuale. Personalmente io vivo Sanremo come il piccolo ragazzino spettatore che guardava Sanremo come investitura ufficiale di un cantante da parte del pubblico. È così che la vedrò se dovessero offrirmi la possibilità di farlo.



Vorrei restituire l'affetto che il pubblico mi ha dato in questi giorni dopo l'annuncio di Cristiano Malgioglio. A Tale e Quale Show ha detto "scusate, questo ragazzo canta in questa maniera, butta il cuore sul palco, non è normale che non abbia ancora avuto l'occasione della sua vita.

Antonino Spadaccino ha raccontato della sua esperienza a X  Factor, nel 2018, in Inghilterra:



Ero andato a trovare un amico a Londra e c’erano le audizioni di X Factor. Io ero andato lì per imparare l’inglese e mi sono detto “qui non mi conosce nessuno”.

Mi è venuto in mente quello che accadde alla prima audizione di Amici. Mi sono chiesto cosa sarebbe accaduto se fossi andato a fare un’audizione senza il vantaggio/svantaggio di essere conosciuto. Ho preso 5 standing ovation.

C’è un video su Twitter in cui si vede Robbie Williams che sale sul palco e mi abbraccia. Quello che è andato in onda è una parte diversa. Inutile spiegarti che il reality ha delle dinamiche, devi raccontare una storia e io sono italiano. Quanto poteva reggere una mia storia in Inghilterra? Hanno preferito altri profili. Però per me la cosa principale è che Robbie Williams è salito sul palco e mi ha abbracciato.

Farebbe il coach in qualche talent? Ecco cosa ha risposto:

Non c'è mai stata una proposta, ma mettere a disposizione di talenti giovani, in questo momento storico di grande velocità, un'esperienza di una persona uscita da un talent, che ha vissuto addosso il cambiamento della discografia, delle logiche di mercato, della comunicazione, ecco credo che siano tutte cose da spiegare a una persona che esce da un talent.

Si tratti di Amici, X Factor o qualsiasi altra cosa, se fai un boom devi sapere che è frutto di tanti anni di cambiamenti, non si deve dare per scontato un risultato che arriva dal nulla, ma sapere che quel risultato bisogna lavorarlo in un certo modo.

Antonino Spadaccino e Carlo Conti:

Carlo è un grande padrone di casa, un signore. Sono rimasto non stupito, di più, quando a ogni puntata usciva daslla diretta per venire a dare l'in bocca al lupo a ogni singono partecipante. È una cosa che non ti fa solo sentire parte di uno show, ma ti dà una carica, ti restituisce un'energia rara. È il padrone di casa che ti sta dicendo "vai e brilla in casa mia". Una cosa rara.

Su Maria De Filippi:

Ne ho parlato sempre poco, ho questo senso di gratitudine che non si può spiegare bene a parole. Probabilmente io vivo la musica e il dono che mi è stato fatto in modo molto personale, non ho mai dato per scontata la stima artistica e il dono che mi ha fatto, perché l'Italia è piena di talento e ricordo perfettamente il giorno del provino: ero in fondo alla sala, sono sempre stato molto timido, mi metto al centro del palco quando mi chiamano e allora fiorisco.

Lei mi chiamò da lontano, "hey tu, che sei là dietro e sembri non far parte di nulla, potresti venire qui?". Parte la base e cambia tutto.

C’è un rapporto, ma è riservato. Credo esista un altro modo per esprimere riconoscenza, la mia è rendere orgogliosa, restituire in maniera silente. Tu hai fatto tanto per me e negli anni io restituisco, pezzettino dopo pezzettino.

Riguardo al suo rapporto con "Gli ex Amici":

Ci si incontra di rado, ma c'è questo cordone ombelicale, un senso di appartenenza che vale per tutti, anche se abbiamo fatto parte di anni diversi. Ma poi è vero che ognuno fa la propria strada e l'importante è essere felici.