Asia Argento su Morgan: “Era ossessionato da Angelica Schiatti. X Factor non lo ha aiutato perché…”
L’attrice ha anche parlato anche del rapporto tra il cantante e la figlia Anna Lou: “Lei ha un cuore immenso, una misericordia verso suo padre”
Renata Ottobre 19, 2024
Asia Argento, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, ha commentato la denuncia per stalking e diffamazione intentata dalla cantautrice Angelica Schiatti a Morgan.
“Io quando ho conosciuto Morgan si chiamava ancora Marco e aveva 27 anni, io 24. Eravamo giovani e pazzarelli, con tanti sogni ed idee e tantissimo amore“, ha esordito Asia, che ha quindi spiegato:
Marco era un’altra cosa rispetto a quello che è diventato. Si è creato un alter ego, un altro sé per proteggere quella parte di sé che non ce l’avrebbe fatta in un mondo come quello dello spettacolo, dove la maschera viene accettata e idolatrata. Si crea un bipolarismo dell’anima che ho vissuto anche io. Marco ha creato Morgan ispirandosi a modelli sbagliati. Il problema della maschera è che finisce per mangiarsi quello che di puro c’è. Si finisce col parare il biglietto per assistere al teatrino di sé stessi. Non lo frequento da tanti anni anche se a volte ci sentiamo. Io non ne so nulla di quello che ha fatto anche se mi ricordo che lui era ossessionato da questa ragazza. Mi aveva parlato tramite messaggi di questa ragazza.
Se avrà commesso un reato dovrà pagare. Spero che lui ritorni ad essere Marco. E’ come se X Factor e tutte le trasmissioni che gli hanno permesso di galleggiare e non toccare il fondo non gli abbiano fatto un favore. Una persona che ha dei problemi di dipendenza deve toccare il fondo. Se non glielo permettono non gli fanno un favore. Solo dopo riesci ad alzarti e cambiare curandosi, fisicamente e mentalmente. Vedo che lui è preda del suo ego e non riesce a staccarsi da questa cosa. Questo gli impedisce di essere un migliore artista, un migliore padre ed un migliore essere umano. Vorrei non doverlo dire ma forse mi vedrà e gli servirà a svegliarsi.
“Non ha mai fatto il papà, volere essere un amico. Quando mia figlia era piccola lui non c’era, ha mancato tanti appuntamenti. Con la scusa che c’eravamo lasciati non la vedeva mai. Sono cose che non mi riguardano ma ho dovuto giustificare per decenni questa assenza e non mi va più di fare questo gioco“, ha aggiunto Asia, che ha augurato all’ex compagno di trovare nella loro figlia Anna Lou Castoldi (attualmente nel cast di Ballando con le Stelle), avuta nel 2001, l’amore per riuscire a rialzarsi:
Mia madre non l’ho più perdonata per questo, quando un figlio diventa grande è troppo tardi per colmare le mancanze. Gi auguro di riuscirci siccome mia figlia Anna Lou ha un cuore immenso, una misericordia verso suo padre. E’ fortunato ad avere una figlia così ma non ne approfitta, potrebbe salvarlo un amore così.
Asia ha anche raccontato qualche dettaglio sul figlio Nicola, nato dalla relazione con Michele Civetta.
Ha sedici anni ed è alto 1.90 e anche se vuole fare l’attore non è stato lanciato sotto i riflettori. Ha una sensibilità unica, siamo molto simili perché entrambi siamo del segno della Vergine. E’ la persona che mi fa più ridere al mondo. Ci salva uno come Nico a me e Anna Lou perché è un comico mentre noi ci arrovelliamo in cose più negative.
Poi, l’attrice e musicista – figlia del celebre regista Dario Argento – ha parlato dell’ex compagno Anthony Bourdain, famoso cuoco e scrittore statunitense che si tolse la vita in Francia nel 2018, all’età di 61 anni. Asia, ricordando Anthony, ha spiegato di non riuscire a legarsi sentimentalmente ad un uomo dopo la tragica perdita:
Dopo il padre di Nicola, Michele, c’è stato Anthony. Dopo di lui ho provato ad avere una relazione ma non riesco, è più forte di me. Non mi piace nessuno. Anthony era un bellissimo uomo ma umanamente era meraviglioso. Ero a mio agio con lui, stavo bene quindi non è facile dopo una tragedia del genere…Ho anche una certa età quindi l’idea di rimettermi là…Ho la fortuna che i miei figli vivono ancora con me. Lavoro, torno a casa e mi rilasso con i miei figli. Questo mi basta, avere un affetto così. Mi basta molto di meno di un tempo, quando avevo una voragine e cercavo tanti modi per riempire questo buco.
Infine, Asia ha parlato del suo percorso di disintossicazione:
Sono tre anni, quattro mesi e due settimane. Ogni giorno è un miracolo. Se uno pensa “sono in salute, sono viva” sono grata se penso che tante persone con le dipendenze non ci sono più. Io non sono naturalmente una persona molto positiva quindi devo fare sforzi per non cadere nella mia naturale negatività. Tendo a vedere catastrofi, pensare al peggiore scenario. La tentazione di ricaderci, o meglio l’ossessione, non ce l’ho. Mi capita di vedere le persone che bevono per capire quanto bevono, se lasciano qualcosa nel bicchiere. Io non bevevo perché mi piaceva il gusto ma per togliere un disagio enorme. Mi capita però di cadere in comportamenti…ricadute emotive. Mi capita di ricadere nella paura e nella rabbia, che fanno parte di me. L’alcol mi metteva in uno stato dove le cose erano meno acute, meno dolorose ma era solo un rimandare la verità.
E ancora:
Chissà se un giorno troverò un’oasi di rifocillaménto in un amore, in un mestiere o nell’assenza di un mestiere. Magari smettere di lavorare e occuparmi dei miei figli e della loro carriere, fare la nonna…Non vedo l’ora, non ho paura di invecchiare. Mai tornerei indietro…Cerco di guardare al futuro e al presente con speranza. Ho dei rimpianti di come mi sono comportata e anche sulla mia carriera…avrei potuto concentrarmi di più.
Ho privilegiato i miei figli ad un certo punto, dovevo crescerli da sola. Io avevo una carriera internazionale e non potevo continuare a lavorare così. Ho fatto da mamma e papà, è stato faticoso ma oggi vedo i frutti del mio impegno nei miei figli. Sono stata fortunata, sono stata tramite di due anime meravigliose. Io credo che i figli scelgano i genitori ancor prima di nascere e scelgono le circostanze in cui nasceranno. Sicuramente hanno entrambi avuto genitori difficili.
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