Asia Argento si confessa a ‘Verissimo’: dall’esclusione da ‘X Factor’ al rapporto con l’ex compagno suicida. E sul suo accusatore Jimmy Bennett: “È un sociopatico, fa paura”
Stefania Ottobre 12, 2018
Non è stato affatto un anno sereno per Asia Argento, pseudonimo di Aria Maria Vittoria Rossa Argento, e la fine di questo capitolo doloroso sembra ancora lontano.
L’attrice di fama internazionale, figlia del grande regista Dario Argento, si è ritrovata a vivere un incubo inaspettato, a causa delle accuse del giovanissimo collega Jimmy Bennett, rea, secondo l’americano, di aver abusato sessualmente di lui quando era ancora minorenne. I due si sono conosciuti sul set del film Ingannevole è il cuore più di ogni cosa nel 2004, quando Jimmy era solo un bambino. Ma la donna si è sempre professata innocente e anche nella sua intervista a Non è l’arena di Massimo Giletti ha ribadito che è stato lui a saltarle addosso (QUI ve ne abbiamo parlato).
Ospite a Verissimo, Asia si è aperta alla conduttrice Silvia Toffanin e non ha nascosto il disprezzo nei confronti del suo accusatore.
E’ un sociopatico, fa paura. Mi fa paura che perché c’è tutta una rete di potere con lui che non avevo calcolato. Ma credo nella giustizia. Solo una persona così disperata può fare un gesto così schifoso come una lettera di ricatto, una cosa inventata di sana pianta per estorcere denaro al mio compagno. Non ho mai detto di essere stata violentata, ma che lui mi è saltato addosso e che io sono rimasta rigida. Ora so perché ho questo meccanismo detto rettiliano, il rettile quando ha paura fa finta di essere morto.
E pensare che solo lo scorso anno si ritrovava dall’altra parte, da quella dell’accusatrice, quando fece esplodere il caso delle molestie sessuali nel mondo del cinema, denunciando il produttore americano Harvey Weinstein. Sono rimaste impresse il duro attacco che gli rivolse sul palco del Festival di Cannes, che oggi commenta così: “Fu un gesto kamikaze. Credo di aver dato fastidio ai potenti e ora sto pagando. Lo rifarei quel gesto, ormai l’ho fatto, ma non mi butto più. Qualcuno doveva dire la verità. E’ stata la mia coscienza a dirmi che dovevo farlo quando ho saputo che c’erano tante donne che avevano subito queste molestie. Nessuna di noi aveva fatto i conti con quello che sarebbe successo dopo. Ha cambiato la nostra vita e il mondo. E’ stato un momento molto forte della mia vita, ma io questa forza non ce l’ho più. Penso di aver pagato più di tutti in questa battaglia. Sono per il movimento, ma non ho più la forza di aiutare gli altri”.
Non si è trattato della prima volta, in cui ha dovuto fare i conti con le insistenze di un uomo.
E’ imbarazzante parlare di questo, non è una cosa di cui vado fiera. A 16 anni ero già stata molestata su un set. Andavo a lavorare da sola, ero una preda più facile, perfetta, perché io ho delle ferite nella mia infanzia e questi predatori riescono ad intrufolarsi in queste ferite. Ora spero di essere più forte.
Dal suo gesto è partito in tutto il mondo il movimento #Metoo, in difesa delle donne vittime di violenze, di cui si è fatta a lungo portatrice, non negando però i segni profondi nella sua anima.
Vado dall’analista da tanti anni. Ho subito conseguenze nel mio rapporto con gli uomini, ho sofferto di ansia, di trauma post traumatico. La vergogna ricade sulla vittima. Non volevo capire cosa mi era accaduto e non lo dicevo a nessuno. Ho cercato di esorcizzare quella cosa attraverso un film, nella speranza di liberarmene, ma non ci sono riuscita. A volte i giorni sembrano interminabili. Non riesco a dormire. La notte mi sento sola, mi manca il mio compagno e mio figlio.
Ad infierire nel suo dolore ha contribuito notevolmente anche il suicidio del suo compagno Anthony Bourdain, scomparso lo scorso 8 giugno.
Non avevo mai avuto una persona così. Si prendeva cura di me e dei miei figli. Mi ha lasciato un vuoto che nulla può colmare, questo dolore non va via mai. La mattina non ci sono i suoi messaggi e così alla sera nessuno che mi dice buonanotte. Non ho più forze. Se non sto bene non posso prendermi cura dei miei figli. Ci sono giorni che non riesco ad alzarmi dal letto. Altri in cui cerco di non tornare mai a casa.
Il suo rammarico più grande è di non aver capito il malessere dell’uomo che amava.
Pensavo di essere io quella depressa, lui mi sosteneva sempre. Io a volte ho avuto dei pensieri bruttissimi, la depressione è una malattia mentale molto grave e a volte arrivano dei pensieri alieni. L’istinto di morire è disumano. Lui non ha pensato a nessuno in quel momento, perché il suo dolore era immenso, ma io non l’avevo mai visto. Come ha fatto a nasconderlo così? Unica cosa, il giorno prima di morire, al telefono aveva una voce strana, ma lui mi disse solo che aveva mangiato e bevuto troppo. Non mi disse nulla di questi pensieri. Aveva scritto e detto in tv qualcosa sul suicidio ma io pensavo ad un pensiero romantico.
A proposito dell’esclusione dalla giuria di X Factor, posto che è stato preso dal frontman de Lo Stato Sociale, Lodo Guenzi, afferma che è stata una decisione presa in accordo con i dirigenti.
E’ stata una decisione amichevole, ma io non volevo andare via. Non volevo nuocere al programma. Se questa cosa avesse spostato l’attenzione verso quei ragazzi allora sì, ma non era così. Il pubblico, la giuria e i ragazzi mi volevano, io ci speravo.
E voi cosa ne pensate?
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