Wanda Nara farà parte del cast della diciottesima edizione di Ballando con le Stelle, in programma dal 21 ottobre al 23 dicembre su Rai Uno.
In coppia con la showgirl argentina, il ballerino Pasquale La Rocca, vincitore - insieme alla giornalista Luisella Costamagna - dell'ultima edizione. In un intervista rilasciata al settimanale Oggi, Wanda ha spiegato il motivo per cui ha accettato l'invito di Milly Carlucci, alla luce dei recenti problemi di salute che ha dovuto affrontare. Qualche mese fa, infatti, sui giornali uscii la notizia che la moglie di Mauro Icardi fosse affetta da leucemia, ma la donna ha smentito prontamente quanto sostenuto dalla stampa e in particolare dal giornalista argentino Jorge Lanata. Si è detta certa, però, di avere un grave problema di salute che ha spaventato la sua famiglia, specie i suoi figli, venuti a conoscenza della diagnosi prima che lei potesse comunicarglielo in prima persona.
Io non avevo ancora i risultati dei miei esami e lui lo ha detto al Paese e quindi anche ai miei figli. Nel telefono ho questa chat che mi spezza il cuore. Me l’ha girata mia sorella Zaira. C’è uno dei miei figli che le scrive: "Zia, dimmi la verità, la mamma sta morendo e non ce lo dice".
Oltre alla malattia, quindi, la showgirl ha affrontato anche gli haters, che non le hanno risparmiato critiche una volta ufficializzata la sua partecipazione a Ballando con le Stelle:
Esiste la gente cattiva, non puoi farci nulla. Ai miei cinque bambini sto insegnando a essere forti, voglio che crescano con la corazza che mi sono fatta io. Non ho mai "giocato" con la malattia, soprattutto perché sono una mamma e so che le bugie ti tornano indietro, come i boomerang. Il problema è che se non ti vedono "inchiodata" a un letto, in ospedale, moribonda, senza capelli, pensano che stai bene. Ma che ne sanno di come sto, delle medicine che prendo, della paura che mi viene quando mi fermo.
Wanda ha poi spiegato di aver accettato anche per trasmettere un messaggio di normalità e forza ai propri figli, auspicando che questa esperienza possa aiutarla anche psicologicamente.
C’è il dottor Pavlovsky che vigila su di me da Buenos Aires e mi dice quel che posso e non posso fare. Gli sforzi, la tensione, la gara, gli allenamenti, li posso sopportare. Sono qui anche per mandare un messaggio di normalità ai miei figli. Vedono che ho grinta, che non sto chiusa in casa, che posso saltare, fare le piroette. Spero capiscano che la mamma è invincibile.