Ballando con le Stelle, Giuliana De Sio dura contro lo show: “Lì sono stata umiliata in un modo terribile!”

L’attrice Giuliana De Sio, che ha partecipato alla dodicesima edizione di Ballando con le Stelle, ha definito la trasmissione un “luogo molesto”.

La 67enne originaria di Cava de’ Tirreni, in una recente intervista rilasciata a La Stampa, ha dichiarato:

Ballando con le Stelle mi ha fatto capire di me più cose di quante non ne abbia comprese in 30 anni di analisi. Ero felice. Chiusa 4 mesi al 41 bis ballando 7 ore al giorno. La parte brutta era la trasmissione, una tortura, un luogo molesto. Non mi manca il senso dell’umorismo, ma lì sono stata umiliata in modo terribile. Mi ero messa in un pasticcio da servizio militare. Ho resistito, non metto Ballando tra le esperienze da buttare, dal punto di vista antropologico un grande studio. Fisicamente un disastro. Mi sono operata al tendine in seguito a un incidente in sala prove e ora non posso più giocare a tennis, sport che adoro.

L’attrice teatrale ha anche confidato dettagli sulla sua infanzia raccontando il suo dramma familiare:

Mio padre è andato via che avevo 11 anni, era considerato inutile da mia madre e dunque anche da noi figli. Mia madre era alcolista, molesta, a tratti violenta, non ci sentivamo accuditi. Mio padre si è risposato altre tre volte, mia madre anche e suo marito è stato il padre che non avevo avuto. Ma poi sono andata via da Cava de’ Tirreni e poi da Salerno. Io e mia sorella Teresa abbiamo preso strade diverse. Oggi siamo più unite, abitiamo nella stessa strada a Roma, ci sentiamo quotidianamente. Una conquista recente.

E ancora:

Ho avuto tre aborti spontanei ed è stato molto doloroso anche se riesco a metabolizzare gli eventi negativi, li sdrammatizzo, li depotenzio, sono cose che capitano ai vivi mi dico. Non li faccio tornare nella mia testa mai. Tranne quando qualcuno me li mette sotto gli occhi.

Giuliana, che tornerà il 7 ottobre in scena al Teatro Carignano con Cose che so essere vere di Andrew Bovell sotto la direzione di Valerio Binasco, ha spiegato:

L’opera è un dramma familiare in cui interpreto una donna qualunque che vuole mettere insieme una famiglia perfetta, ideale e impossibile da raggiungere. C’è sempre il non detto che poi viene fuori e si disfa. Non la tragedia ma microfatti che nella vita di una persona sono dirompenti proprio perché impattano con un animo semplice. È la storia di gente qualsiasi, lo straordinario della normalità. Una famiglia disfunzionale che ignora di esserlo.