Barbara d’Urso, ‘rabbia e dolore’ dopo l’addio a Mediaset: “Mi hanno lasciata a casa in pochi giorni. Modi inaccettabili che mi hanno ferita profondamente”

La conduttrice ha svelato come sono andate (davvero) le cose tra lei e l’azienda in una lunga intervista a Repubblica

Giusy Luglio 5, 2023

Barbara d’Urso, ‘rabbia e dolore’ dopo l’addio a Mediaset: “Mi hanno lasciata a casa in pochi giorni. Modi inaccettabili che mi hanno ferita profondamente”

Pochi giorni fa attraverso un comunicato stampa, Mediaset ha annunciato che Barbara D’Urso non sarà più la conduttrice di Pomeriggio 5. Al suo posto, salvo smentite, Myrta Merlino, reduce dall’addio a La 7 dopo oltre 10 anni di collaborazione.

Stando a quanto comunicato dalla rete del Biscione, la decisione di lasciare il programma pomeridiano sarebbe stata presa di comune accordo. Tuttavia, stando a quanto raccontato dalla stessa Barbara nel corso di una lunga intervista su La Repubblica, la verità sarebbe un’altra: dolorosa e piena di rabbia.

Sulle pagine del noto quotidiano, la D’Urso ha confessato un’altra realtà, che nulla ha a che vedere con le parole del comunicato stampa:

Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione: “Canale 5 e Barbara D’Urso hanno concordato che dalla prossima stagione l’artista non condurrà più Pomeriggio 5”. Io non ho concordato niente. Voglio dire la mia verità, far sapere come sono andate le cose.

Barbara ha riavvolto il nastro e ha spiegato come sono andate esattamente le cose, citando anche l’increscioso episodio del tweet di QuiMediaset avvenuto diverso tempo fa:

Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Troie mi pare azzeccato Silvy”, sotto la foto mia e di Mara. Resta solo 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella. L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con le persone offese e i follower ammettendo che è stato un errore interno. Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata “tr0ia”, ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami tr0ia? Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa privatamente ammettendo che tutto è partito dal suo piccolo gruppo di persone che si occupa, appunto, della comunicazione.

Barbara ha continuato, raccontando che da quel momento ha iniziato a pensare di non era più gradita a Mediaset:

Ho cominciato a pensare che forse a Mediaset non ero più gradita. Pongo il dubbio a Lucio Presta, che nel frattempo si occupa professionalmente di me e con cui mi confronto: “Se non mi vogliono più bene, vado via”. Incontra Marco Leonardi, nominato direttore risorse artistiche, con il consulente Restelli. Vorrebbero continuare l’accordo per i due anni successivi, alle stesse condizioni economiche e editoriali.

La conduttrice ha affermato che Pomeriggio 5 era stato confermato per altre due stagioni. Le era stata poi promessa anche una prima serata:

Sì, confermato per le due stagioni successive. Presta spiega: “Barbara ha bisogno di un segnale di appartenenza forte, facciamo un passaggio con l’editore e vediamo se è possibile garantire un serale su Canale 5”. Giorni dopo mi informano ufficialmente che l’editore resta del suo parere, stesse condizioni economiche e editoriali, sicuro che si potrà trovare qualcosa in prima serata. Attendo fiduciosa.

Poi non succede niente, Presta rilancia: “Barbara ha bisogno di sentirsi voluta dall’azienda, siccome non c’è questo sentimento, perché non facciamo una cosa più corretta? Salutiamoci il 2 giugno, lei rinuncia ai soldi tranquillamente e siamo liberi di andarci a cercare un lavoro a stretto giro”. Passano meno di 48 ore, Pier Silvio Berlusconi è inamovibile: fino a dicembre è con noi, troveremo altre cose. Porto avanti Pomeriggio 5, programma che amo, quel pubblico me lo sono creato in 15 anni. Media tutto l’anno del 16% di share, con punte del 22%, come sottolinea Mediaset in una nota. Il 2 giugno, ultima puntata, saluto: “Ci vediamo a settembre”. Continuo ad andare a Cologno Monzese per due settimane, con la costumista e la sarta preparo gli outfit per la ripartenza.

Vado in campagna, Lucio dialoga con l’azienda, che conferma di voler trovare un prime time. Il 26 giugno lo chiamano: “Ti può ancora essere utile chiudere in anticipo il contratto?, c’è la possibilità di far cominciare Pomeriggio 5 da chi lo condurrà dopo”. Non è utile, a fine giugno coi palinsesti chiusi dove si va? Potevano dirlo ad aprile.

Evidentemente Berlusconi ha cambiato idea:

Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più.

Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni.

La nuova linea editoriale prevederebbe un taglio netto al trash. Ecco la risposta di Barbara a riguardo:

Ho letto: “Via il trash”, “La D’Urso trash”. Che cos’è trash? Una volta per tutte. Perché fino a tre anni fa a Live — Non è la d’Urso a mezzanotte e mezza i personaggi non erano di serie A? Primo: col budget che man mano si era ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio cinque col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca, e perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash, col programma sotto testata giornalistica avrei un richiamo dal cdr, mai successo. Anche i giornalisti che lavorano con me sono trash? Vedo su Canale 5 cose molto molto trash: non solo non vengono fermate, ma vengono esaltate.

La D’Urso ha poi smentito le voci che la volevano in giuria a Ballando con le Stelle:

Non è mai esistita questa ipotesi.

 

 

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