Beatrice Luzzi sulla polemica relativa al saluto alla suocera in fin di vita: “Non ho potuto rispondere prima, ma adesso ho la necessità di dire la mia”

L’opinionista, in una delle ultime puntate del Grande Fratello, aveva voluto mandare un saluto alla madre morente dell’ex marito, generando molte critiche

Rossella Ottobre 11, 2024

Beatrice Luzzi sulla polemica relativa al saluto alla suocera in fin di vita: “Non ho potuto rispondere prima, ma adesso ho la necessità di dire la mia”

Non accenna a placarsi la polemica che ha travolto Beatrice Luzzi, (clicca QUI) opinionista nell’ultima edizione di Grande Fratello, dopo aver espresso delle condoglianze “preventive” alla sua ex suocera durante una diretta in prime time. Il gesto ha suscitato grande scalpore tra il pubblico e i critici televisivi, portando a un dibattito su cosa sia accettabile o meno nella TV di oggi.

Durante la diretta, Beatrice Luzzi ha salutato la sua ex suocera, ancora viva ma in condizioni critiche, con queste parole:

Approfitto di questo momento per salutare la mia ex suocera. Ci sta salutando in queste ore. Se ne andrà e non potendo essere lì con lei per darle un ultimo saluto lo faccio da qua.

La reazione del conduttore, Alfonso Signorini, è stata piuttosto fredda, chiedendo semplicemente: “Come si chiamava?”, seguito da un breve “Ciao Laura” e applausi.

Questo gesto ha scatenato critiche feroci da parte di opinionisti e giornalisti. In particolare, Francesco Merlo, firma del quotidiano La Repubblica, aveva attaccato duramente la Luzzi, Signorini e il programma nel suo complesso.

Francesco Merlo aveva descritto l’episodio come un esempio di “idiozia macabra”, criticando la spettacolarizzazione della sofferenza e del lutto. Nel suo articolo su La Repubblica, Merlo aveva parlato del Grande Fratello come di un “modello di grottesco televisivo”, accusando Signorini di trasformare persino la morte in una pantomima per audience:

Nello sfatto melodramma del Grande Fratello, persino la morte altrui è una patacca, una pantomima da sciacalletti dell’audience.

Merlo nel suo articolo aveva evidenziato come la TV abbia sempre più superato i limiti del pudore, facendo leva su momenti intimi e personali per guadagnare visibilità e ascolti.

Dopo l’attacco di Francesco Merlo, Beatrice Luzzi ha deciso di rispondere poco sui social, difendendo il suo gesto e rispondendo alle critiche. In un post su X (ex Twitter), la Luzzi ha spiegato di aver voluto rendere omaggio alla sua ex suocera in un momento di difficoltà, consapevole che la sua coscienza la stava già lasciando. La Luzzi ha poi ammesso di aver sfruttato la diretta nazionale per farlo, ribattendo alle accuse:

Ho approfittato della diretta nazionale? Ebbene sì… Ma penso di potermelo permettere, date le volte che la ‘diretta nazionale’ ha approfittato di me.

L’opinionista ha inoltre accusato i media di creare un clamore eccessivo intorno a un gesto che, secondo lei, non meritava una reazione così esagerata. Ha concluso il suo messaggio esprimendo il proprio rammarico per il disagio causato alla sua famiglia. Ecco le sue parole:

Non ho potuto rispondere prima a causa di prioritarie complessità familiari, ma adesso sento proprio la necessità di dire la mia a Francesco Merlo, in primis, e a molti altri. Ebbene sì, mi sono permessa di omaggiare la mia ex suocera, che mi ha sempre seguita con affetto e attenzione, con un ultimo saluto, prima che la sua coscienza, e poco dopo il suo corpo, ci lasciasse. Ho approfittato della diretta nazionale? Ebbene sì (anche perché non potevo raggiungerla); ma penso di potermelo permettere (come molti altri prima di me) date le volte che la “diretta nazionale” ha approfittato di me. È così scandaloso? … concetto relativo.

Ha poi proseguito Beatrice:

Rispetto alla pornografia del dolore così diffusa tra i nostri media nazionali (e ben tollerata dai nostri “attenti intellettuali”) beh, direi di no, non così tanto scandaloso da suscitare il clamore che ci avete creato intorno: un semplice ultimo saluto ad una persona in fin di vita. Clamore e cattiverie che hanno chiaramente creato imbarazzo alla mia meravigliosa famiglia di Trieste in un momento così doloroso: ed è questo che non mi/vi posso perdonare. L’unica cosa che mi consola (e che mi ha spinta a farlo) è che Laura ne sia stata felice. E adesso un saluto a voi tutti (non ultimo, si intende) che vi mostrate sempre più sensibili al Chi e molto poco oggettivi sul Cosa e Come, tradendo alla radice il vostro ruolo di “opinionisti”.

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