È stata indubbiamente notata l'assenza del maestro Beppe Vessicchio all'ultima edizione del Festival di Sanremo! Amato da tutte le generazioni di telespettatori e richiestissimo, il direttore d'orchestra ha per tantissimi anni rappresentato una presenza fissa nella kermesse canora più celebre d'Italia, come ha raccontato lui stesso ieri, ospite di Verissimo:
Io ho fatto 24 festival e penso che quest'immagine reiterata, data con costanza, come se fosse un vaccino, alla fine finisce per lasciare anche un segno mediatico. Poi mi rendo conto anche che ho una faccia particolare, mi mettono anche sulle 1000 lire.
Nell'intervista a Silvia Toffanin Vessicchio ha esordito parlando del suo segno caratteristico, la folta barba bianca, curata dalla moglie Enrica:
Mia moglie Enrica ogni 15 giorni una spuntatina me la dà! (...) Sono 40 anni che stiamo insieme e mia moglie non mi ha mai visto senza barba!
Barba che il maestro non ha mai voluto tagliare, nemmeno per beneficenza:
Fiorello una volta mi disse "Facciamolo per beneficenza! Mettiamo 'Il Barbiere di Siviglia', io mi diverto lì a schiumarti tutto e poi facciamo una bella tagliata di barba in diretta per il pubblico!". E io gli dissi "No, ti prego, è traumatico per me l'idea in questo momento di perdere questa cosa!".
Ma che taglierebbe per un fine particolare:
Per una cosa importante! Una cosa comunitaria, nella quale non c'è un ritorno personale.
Vessicchio ha raccontato quanto è stato significativo quest'anno, rispetto alle precedenti volte, non prendere parte alla manifestazione canora:
Tutte le volte che non sono stata a Sanremo, le tre volte precedenti, non c'ero: due volte ero a casa e una addirittura all'estero. Questa volta invece c'ero, eccome se c'ero: non ero nel Festival, ma ero nella cittadina. Ho addirittura avuto l'opportunità di andare nel teatro del casinò, dove si faceva Sanremo un tempo, dove hanno cantato Stevie Wonder, Claudio Villa, Louis Armstrong, Domenico Modugno (...) e ho avuto l'opportunità di presentare un libro e un cd collegato al libro.
E di come la musica sia stata rilevante nella sua vita, anche in amore:
Anche mia moglie l'ho conquistata con la musica. In quel periodo c'era una canzone che mi piaceva tantissimo, era in inglese ed era una canzone di James Taylor scritta da Carole King e si chiamava 'You've Got a Friend'. (...) Mia moglie è stata importantissima nella mia vita, tutte le volte che io stavo per cedere. (...) La musica prima di riuscire a far sì che diventi il tuo lavoro anche agli occhi degli altri è complicato: tu puoi continuare tutta la vita a fare musica per te stesso, però è difficile che gli altri accettino che tu possa stare anche a 25 anni, a 26 anni con la chitarra a correre... Poi ti fanno sempre i conti, vogliono sapere quanto guadagni...
Di seguito il video completo dell'intervista al maestro Vessicchio, in cui racconta anche del suo rapporto con il grande Gino Paoli e del talento di Mia Martini che nelle sue performance trascinava l'orchestra: